A Genova un centro per l'arte moderna di Paolo Lingua

A Genova un centro per l'arte moderna Allo studio delFassessore alla Cultura A Genova un centro per l'arte moderna Il progetto prevede di collegare l'attuale museo di Villa Gropallo con l'ex Villa Fassio dove potrebbero essere sistemate quelle opere che sino ad ora sono rimaste nei magazzini DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GENOVA — Il quartiere di Nervi e più precisamente la celebre zona del grande parco di villa Gropallo, diventeranno, forse, entro un paio d'anni, un centro culturale dedicato soprattutto all'arte moderna, con possibilità di potenziare anche il settore dell'arte contemporanea, da sempre carente nei musei cittadini. Un progetto è attualmente allo studio dell'assessore alla cultura e alle belle arti del comune di Genova, prof. Attilio Sartori. Il museo d'arte moderna che appunto si trova a Nervi, nel parco Gropallo, contiene circa 2 mila pezzi, quasi tutti dipinti dell'Ottocento italiano, ma ha anche un cospicuo deposito di opere non catalogate e soprattutto di «lasciti». Dice Sartori: «Il Comune di Genova si trascina dietro da più di quarant'anni il problema delle due "donazioni Frugone". Ora forse s'è trovato il modo di sistemarle in modo definitivo». Le «donazioni Frugone» sono una storia genovese abbastanza singolare: la prima venne fatta nel 1935 al Comune di Genova da Lazzaro G. B. Frugone, ricco signore, mecenate e collezionista, e comprendeva circa 400 pezzi. La seconda, invece, venne effettuata da un suo discendente. Luigi Frugone, nel 1953, e consta d'un centinaio di pezzi. «Sono rappresentati — dice l'assessore Sartori — quasi tutti i maestri dell'Ottocento: Mose Bianchi, Bistolfi, Boldini, Ciardi, Cremona, De Nittis, Fattori, Mancini, Tallone e cosi via. Una collesione che testimonia l'intelligenza e il gusto sicuro di chi l'ha realizzata, ma che costituisce anche un ritratto d'epoca e di cultura». La sistemazione della collezione Frugone dovrebbe trovare accoglienza in due padiglioni nel giardino della ex villa Fassio, recentemente acquistata dal Comune per circa un miliardo. La villa, di pianta cinquecentesca è stata ristrutturata in diverse epoche, soprattutto nel secolo scorso. Inoltre sono stati costruiti due padiglioni, che sono appunto gli edifici sui quali Sartori ha posto il suo interesse. E' già stato deciso, spiega l'assessore, che il parco della villa Fassio sia collegato, al parco Gropallo. Cosi, ab¬ battuti i muri di cinta, l'attuale museo si troverebbe a pochi passi dai due edifici succursali e si avrebbe un centro culturale immerso nel verde. «Penso di poter dar vita — aggiunge Sartori — con una spesa abbastanza relativa, a "mostre monografiche" dedicate a singoli autori o a periodi o a scuole figurative. Soprattutto conto di allestire un paio di sale dedicate agli autori contemporanei, con un 'attenzione specifica sui genovesi o liguri in generale. I musei e le gallerie hanno il compito anche di acquistare e di documentare l'arte del loro tempo. Per realizzare questo progetto, che poi non è neppure così ambizioso, ovviamente occorrerà del personale preparato». L'organico del personale di custodia dei nove musei genovesi è ora di 91 addetti. «Se si calcolano le ferie, le malattie e un certo assenteismo — commenta Sartori con una punta d'amarezza — la media di presenze per museo non supera le Ire-quattro unità al giorno». Paolo Lingua

Luoghi citati: Comune Di Genova, Genova