Appello (solo per detenzione di armi) ai 4 presunti terroristi di via Industria

Appello (solo per detenzione di armi) ai 4 presunti terroristi di via Industria Appello (solo per detenzione di armi) ai 4 presunti terroristi di via Industria Gli imputali ricusano i difensori, la Corte non trova altri legali e il processo salta Sono Rosaria Biondi, Nicola Valentino, Ingeborg Kitzler e Andrea Coi, condannati in primo grado a due anni e mezzo - I primi due sono accusati anche della strage di Panica, il quarto dell'omicidio di Carlo Casalegno Salta il processo perché non si trovano ì difensori d'ufficio. E' accaduto ieri alla prima udienza dell'appello contro Maria Rosaria Biondi, Nicola Valentino, Ingeborg Kitzler e Andrea Coi, i quattro giovani arrestati il 26 gennaio scorso dagli uomini del generale Dalla Chiesa nella «base» di via Industria 20. Il gruppo deve rispondere di detenzione d'armi (nel covo furono trovate due pistole, una Colt 38 e una 7,65). In primo grado, a febbraio, furono condannati tutti alla stessa pena: due anni e mezzo di reclusione e 400 mila lire di multa. Sui quattro pesano altre imputazioni, ben più pesanti. Devono rispondere infatti di partecipazione a banda armata assieme alle sorelle Claudia e Carmela Cadeddu, arrestate sempre il 26 gennaio scorso nel covo di via Legnano 7. La Biondi e il Valentino sono stati rinviati a giudizio assieme a Paolo Ceriani Segrebondi (quest'ultimo accusato solo di favoreggiamento) per la strage di Patrica in cui furono uccisi il procuratore della Repubblica di Frosinone, Fedele Calvosa e la sua scorta. Nell'attentato, che avvenne l'8 novembre '78, mori anche uno dei terroristi, Roberto Capone, fidanzato di Maria Rosaria Biondi, ucciso per errore dai suoi compagni. E veniamo a ieri. Presenti in aula la Biondi, 23 anni, Nicola Valentino, di 25, entrambi di Avellino (difesi dagli avvocati Place Ila, di Avellino e Pisani di Roma) e la tedesca Kitzler, di Francoforte, 32 anni, assistita dagli avvocati Sergio Spazzali di Milano, e Perla. Assente il Coi (accusato dell'omicidio del vice direttore della Stampa Carlo Casalegno, ucciso il 16 novembre '77) che ha preferito restare nel carcere di Termini Imerese. In apertura d'udienza Nicola Valentino si è alzato in piedi e ha letto, anche a nome della Biondi, un breve comunicato. « Ri badiamo la nostra identità di combattenti comunisti*, ha esordito, poi ha continuato con le solite frasi sulla guerra di classe, sull'organizzazione delle masse, sull'attacco al cuore dello Stato. Ha concluso: •Revochiamo il mandato agli avvocati di fiducia e li diffidiamo ad accettare la difesa d'ufficio*. Imperturbabile il presidente Sacchi ha nominato d'ufficio i legali Placella e Pisani. Entrambi gli avvocati hanno però rifiutato l'incarico. «£' venuto meno il rapporto fiduciario con gli imputati, non possiamo accettare* hanno sostenuto. E' intervenuto il sostituto procuratore generale Silvestro: «17 giudizio d'appello, a differenza di quello di primo grado che è necessario, é soltanto eventuale. Gli imputati, tramite i difensori, hanno presentato i motivi di impugnazione. Se ora revocano gli avvo¬ cati, contestano il processo, vuol dire che hanno cambiato idea, che rinunciano al processo di secondo grado. Chiedo quindi che venga dichiarato inammissibile l'appello degli imputati*. Una tesi suggestiva sulla quale perù la corte si è riservata di rispondere. Dopo mezz'ora di camera di consiglio 11 presidente Sacchi ha letto l'ordinanza con la quale ha riconfermato l'incarico di legali d'ufficio a Placella e Pisani. Nuovo rifiuto del due avvocati. *C'é un chiaro rapporto di sfiducia degli imputati nei iieiiisiiti ii i iiiiMMiiiiiiiii nostri confronti. E poi non siamo tenuti ad accettare Hricarico, visto che non slamo del foro di Torino: invitiamo, pertanto, la corte a revocare l'ordinanza. Siamo disposti comunque a subire le conseguenze disciplinari di questo nostro comportamento*. Il braccio di ferro tra giudici e avvocati è continuato. Esclusi dalla mischia, la Kitzler (che si è sempre dichiarata innocente: •Non so niente delle armi. Conoscevo Biondi e Valentino, ma con un altro nome* sostenne in primo grado) e l'avv. Spazzali (difensore anche del Coi assente) che non è stato ricusato. Nuova camera di consiglio in un'atmosfera diventata ormai rovente. Gli unici a sorridere, quasi indifferenti, la Biondi e il Valentino. Angosciati, con le lacrime agli occhi, dietro le transenne, i loro genitori. Alle 12,15 la decisione della Corte. Viene accolto 11 rifiuto degli avvocati Placella e Pisani. In aula non si trovano però altri legali, quindi 11 processo salta e viene rinviato a nuovo ruolo Resta in sospeso la questione posta dal pg Silvestro, una tesi interessante che probabilmente sarà ripresa nei processi d'appello ad altri terroristi. Escono dall'aula d'appello Ingeborg Kitzler e Maria Rosaria Biondi - Nicola Valentino

Luoghi citati: Avellino, Francoforte, Frosinone, Milano, Patrica, Roma, Termini Imerese, Torino