Si assottiglia il grande esercito degli studenti

Si assottiglia il grande esercito degli studenti Si assottiglia il grande esercito degli studenti Tremila in meno a scuola A causa del calo della natalità - Fosche nubi all'orizzonte dell'anno di studi che oggi si apre: gravi ritardi nella copertura delle cattedre, agitazioni degli insegnanti - Giovedì sciopero - Un'unica novità positiva: i giornali nelle classi La lunga parentesi delle vacanze estive è finita: stamane, in città e provincia. 338.616 studenti di elementari, medie e superiori si presentano, quaderni sotto il braccio e tanti ricordi nello sguardo, all'appuntamento con il nuovo anno scolastico. Vediamo com'è suddiviso l'esercito degli studenti che diminuiscono quest'anno in totale di oltre tremila unità. ELEMENTARI — Gli iscritti sono 162.900. Nell'anno 78-79 erano 164.000. La diminuzione di 1100 bimbi è dovuta, analogamente a quanto si riscontra negli altri gradi dell'istruzione dell'obbligo, al calo della natalità verificatosi negli ultimi anni. Questo è l'ordine di scuola più tranquillo: i maestri sono praticamente tutti nominati e le lezioni potranno iniziarsi regolarmente. MEDIE INFERIORI — Iscritti 105.026 cioè 994 in meno rispetto allo scorso anno. Sono cosi suddivisi nelle tre classi (tra parentesi il dato del 78-79): Prima media 36.484 (36.766); seconda, 34.988 (35.865); tersa, 33.554(33.389). Nelle scuole medie si hanno quest'anno i maggiori cambiamenti. Sono stati mutati, infatti, i programmi di studio, introducendo una nuova materia (l'educazione sanitaria); riunificando l'insegnamento delle applicazioni tecniche (è stata superata la divisione tra maschi e femmine); ampliando lo studio dell'educazione civica. Il latino è visto più che altro come preparazione storica all'apprendimento dell'italiano. In questo ordine di scuola i docenti sono stati nominati al 70-80 per cento, ma si prevedono ritardi e complicazioni legati all'applicazione di una legge del'68. MEDIE SUPERIORI — Iscritti 70.690, lo scorso anno erano 71.664. Pur non potendo ancora fornire i raffronti con l'anno precedente, ecco il numero di ragazzi per ogni tipo d'indirizzo: Licei classici: 4.203. Scientifici: 11.700. Magistrali: 4.513. Ragionieri: 14.686. Periti aziendali: 5.600. Geometri: 3.516. Tecnico femminile: 650. Agrario: 850. Tecnico industriale: 10.900. Artistico: 1.580. Professionali: 12.404 (di cui 4.639 al commerciale; 5.350 all'industriale; 1.300 all'alberghiero e 1.115 al femminile). Tecnico arte bianca: 88. Sulle superiori si scaricheranno, come sempre, le maggiori tensioni. I docenti saranno al loro posto più tardi rispetto ai maestri e ai colleghi delle medie inferiori. Ma soprattutto peserà la sempre promessa e mai realizzata riforma sia del tipo di studio, sia dell'esame di maturità. Ai vecchi problemi della scuola se ne aggiungono, quest'anno, altri. Tra i primi che governo e provveditorati dovranno affrontare c'è quello delle agitazioni sindacali. Confederali Cgil. Cisl. Uil e «autonomi» hanno deciso di tenere assemblee oggi e domani, in preparazione dello sciopero di giovedì e dell'incontro con il dott. Pisani, provveditore agli studi. I temi al centro della vertenza sono quelli di tutto il pubblico impiego: contratto, trimestralizzazione dello contingenza, una tantum di 250 mila lire, legge quadro. Temi sui quali la categoria è mobilitata da mesi e a cui altri si aggiungono di carattere locale. I confederali vogliono discutere dei problemi del tempo pieno e dell'inserimento degli handicappati. Chiedono inoltre che si affrontino rapidamente le questioni che derivano dalla legge del '68. Applicata con ben undici anni di ritardo, questa legge prevede lo spostamento di parecchi docenti dalle inferiori alle superiori, con relative carenze nella media d'obbligo e sovrabbondanza nelle secondarie. L'anno scolastico si inizia, quindi, con pesanti nubi all'orizzonte. Ritardi più sensibili del solito nell'assegnazione delle cattedre, vertenza dei docenti, problemi irrisolti in campo nazionale. Qualche buona notizia viene, per il momento, soltanto dal versante dell'edilizia scolastica: le scuole nuove o recuperate consentiranno la quasi completa abolizione dei doppi turni, favorita oltre tutto dalla diminuzione degli iscritti. Per le opere nuove il Comune ha speso 13 miliardi, la Provincia, per il settore di sua competenza, circa tre. Parlando di vecchio e di nuovo nel panorama della nostra scuola ricordiamo che quest'anno i ragazzi troveranno una grossa novità: giornali in classe. L'esperi mento, che si inizierà nei prossimi giorni, è stato citato dal presidente della giunta regionale, Viglione, nel suo messaggio a studenti e docen ti. «E' un passo coraggioso il nostro — dice il presidente sulla strada che conduce ad una feconda integrazione scuola-società-. Marina Cassi Nuove realizzazioni e ampliamenti SCUOLE ELEMENTARI: «De Amicis», via Collegno (12 aule): in via Panis (600 posti); in via Torrazza (600 posti); in via Cecchi (600 posti); corso Svizzera (500 posti). SCUOLE MEDIE: in via Giolitti (5 aule); in via Cecchi (450 posti); in corso Svizzera (250 posti). SCUOLE MATERNE: in via Torrazza (240 posti); in corso Svizzera (90 posti). ISTITUTI PROFESSIONALI: Alberghiero, in via Collegno (15 aule); Istituto d'Arte. in via della Rocca (5 aule). ISTITUTI COMMERCIALI: alle Vallette, succursale: a Settimo nuovo edificio con 32 aule; a Orbassano una sezione. LICEI SCIENTIFICI: «Cattaneo», ampliamento: ad Ivrea nuovo complesso con 40 classi. ISTITUTI AZIENDALI: a Orbassano. una sezione.

Persone citate: Cattaneo, De Amicis, Marina Cassi, Pisani, Rocca, Viglione

Luoghi citati: Ivrea, Orbassano