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Lenzuola della Bassetti nei letti degli americani Prossimo un accordo commerciale Lenzuola della Bassetti nei letti degli americani MILANO — Il Gruppo Bassetti dopo aver conquistato il primo posto in Europa aspira ora a «mondializzare- la sua marca. Lo ha affermato la stessa Bassetti, annunciando che alla fine del prossimo novembre il gruppo tessile milanese firmerà a New York un accordo commerciale con la Sprìngmaid (trecento miliardi di lire di fatturato), la quale venderà nel mercato statunitense prodotti con licenza Bassetti, fabbricati in America, con assistenza stilistica della stessa Bassetti. La Springmaid (seconda azienda americana nel settore della biancheria per la casa) pagherà al gruppo milanese il cinque per cento di «royalty» (diritti di marchio) sul fatturato. L'azienda americana prevede un fatturato minimo annuo di 10-15 milioni di dollari. I particolari dell'accordo sono stati comunicati ieri dall'on. Piero Bassetti in occasione di un incontro con la stampa sull'andamento del gruppo omonimo. Gli interessi del gruppo — ha aggiunto — sono anche indirizzati ai mercati giapponesi e del Sud America. Per quanto ri¬ guarda il Giappone si è appreso, che esistono già da tempo accordi simili a quelli che saranno perfezionati in novembre in America. «Tali accordi però — è stato precisato — sono destinali ad ampliarsi perche i giapponesi hanno cominciato a "dormire all'europea". Da qui l'ulteriore bisogno di biancheria per la casa-. E' stato inoltre comunicato che esistono contatti, per quanto riguarda il mercato sudamericano, con l'azienda Santista. la più grande azienda tessile brasiliana. Altre proiezioni sono allo studio per l'Argentina. Anticipando i conti economici della Bassetti S.p.A.. la maggiore del gruppo, l'on. Bassetti ha detto che il bilancio del 1979 chiuderà con un incremento del 43% circa rispetto a quello dell'anno precedente. Le maggiori vendite sono state operate all'estero, circa il 70%. Il bilancio del 1978 della «S.p.A.» si chiuse con un fatturato di 63 miliardi di lire. L'on. Bassetti ha infine rilevato che la politica mondiale del gruppo sarà caratterizzata da una «politica di nuove alleanze <■ di ricapitalizzazione-.