I 5 «super-grandi» d'accordo sulla strategia antinflazione

I 5 «super-grandi» d'accordo sulla strategia antinflazione L'incontro di Parigi per la prossima riunione del Fmi I 5 «super-grandi» d'accordo sulla strategia antinflazione PARIGI — Definita evasivamente «una riunione informale, senza un preciso ordine del giorno», l'appuntamento dei ministri finanziari dei «cinque super-grandi- conclusasi domenica sera nella sede della Banca di Francia a Parigi è risultato invece più interessante del previsto, almeno secondo le indiscrezioni lasciate filtrare attraverso la barriera di semi-segre tessa ufficiale che ha circondato l'incontro. In base a indicasioni provenienti da diverse fonti «una convergenza di vedute si sarebbe delineata tra i ministri dei cinque Paesi (Usa. Germania. Giappone. Gran Bretagna e Francia) sulla lotta contro l'inflazione e sul principio di creazione di un "conto di sostituzione" al Fondo monetario inter- i nazionale». Quest'ultimo punto figurava | quasi ufficialmente all'ordine del giorno della riunione, dedicata formalmente alla preparazione della conferenza annuale del Fondo monetario internazionale che si svolgerà fra un paio di settimane a Belgrado. Più importante appare comunque il secondo tema trattato a Parigi, ossia l'esame della congiuntura internazionale e delle politiche economiche messe in atto dai cinque super-grandi per farvi fronte. Secondo le poche infonnasioni trapelate, il tono generale degli interventi dei ministri delle Finanze (assistiti dai Governatori delle bancìie centrali) ha riflesso le difficoltà obiettive della situasione internasionale. Ma dopo un raffronto delle rispettive posizioni, i rappresentanti dei cinque maggiori Paesi d'Occidente sarebbero pervenuti alla conclusione che le politiche fin qui seguite (e incentrate principalmente sulla lotta contro l'inflazione) sono «compatibili- fra di loro e conformi agli orientamenti definiti in occasione dell'ultimo «vertice- di Tokyo. Ancora in tema di «convergenze delle politiche economiche», i ministri avrebbero anche notato con soddisfasione che nel 1980 le bilance dei pagamenti correnti dei cinque super-grandi industrialissati saranno vicine all'equilibrio. Infine, si è appreso che i rappresentanti americani (il segretario al Tesoro William Miller e Paul Volcker della Riserva federale) hanno ribadito il punto di vista dell'amministrasione Carter sulle proporzioni della «mini-recessione- in corso, che secondo loro sarebbe «moderata- e dovrebbe finire nei primi mesi del 1980. E ancora nel quadro di un esame della situasione internasionale, il ministro tedesco Hans Matthoefer e il giapponese Ippei Kaneko hanno definito lo stato di crescita economica nei rispettivi paesi come «forte-, inquietandosi però (e specialmente il ministro nipponico) per le tensioni inflazionistiche. Le indiscrezioni lasciate trapelare farebbero intravedere quindi un accordo di facciata fra i cinque super-grandi sulla strategia globale anti-crisi. Ma la realtà non sembra stare tutta in questi termini confortanti. I ministri finanziari hanno parlato anche della «guerra- dei tassi di sconto, che aggiunge un fattore di tensione al mercato monetario internazionale. Ufficiosamente da Parigi si nega un «conflitto- su questo punto, ma significativamente è stato riconosciuto che «bisogna stare attenti a non andar troppo lontani» nel rialzo dei tassi di sconto. Questa ammissione pare indicare che le posizioni americane e tedesche non si sono avvicinate su questo punto di frizione, malgrado a Parigi si siano evitati gli accenti polemici che affiorano oltre Atlantico. Germania e Giappone temono le fiammate inflasionistiche, e gli appelli diretti a Bonn e a Tokyo in nome della «solidarietà internazionale» perché adottino una politica di maggiore espansione sembrano destinati a rimanere per il momento solo un desiderio. Tanto che a conclusione dellincontro parigino (Herald Tribune ammette laconicamente come «i maggiori problemi restino ancora irrisolti ». Paolo Patinino -

Persone citate: Hans Matthoefer, Kaneko, Paolo Patinino, Paul Volcker, William Miller