Protesta in Procura per il sequestro delle 11 auto usate nel picchettaggio

Protesta in Procura per il sequestro delle 11 auto usate nel picchettaggio Protesta in Procura per il sequestro delle 11 auto usate nel picchettaggio Delegazione di sindacalisti ieri mattina in procura per protestare contro il provvedimento di sequestro deciso dal magistrato per undici auto che sarebbero state usate nel picchettaggio davanti alla fabbrica «GiodaSiv» di Vinovo in occasione di uno sciopero per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del legno il 17 luglio scorso. Undici sindacalisti della Flc (federazione lavoratori costruzioni) si sono rivolti al sostituto procuratore di turno per chiedere una spiegazione al provvedimento del magistrato che ha deciso il sequestro dell'auto. Nella tarda mattinata un gruppo di legali (Mittone, Giordano, Masselli, Guidetti Serra, Zancan), che difende i sindacalisti, ha presentato istanza di formalizzazione dell'inchiesta, affinché gli atti del processo passino al giudice Istruttore. Il fatto che ha dato origine alla vicenda giudiziaria è noto. Il 17 luglio scorso, durante uno sciopero generale del settore legno al quale avevano aderito i lavoratori della «Gioda-Siv» di Vinovo, vi fu un'azione di picchettaggio ai cancelli dell'azienda. Secondo 1 sindacalisti le auto, che sono poi state sequestrate dal magistrato come «corpi di reato», erano posteggiate sul piazzale antistante la «GiodaSiv». Inoltre, aggiungono i rappresentanti dei lavoratori, nella mattinata del 17 luglio un autotreno con un carico di legname entrò in fabbrica e quindi non vi fu nessun blocco delle merci. Il sostituto procuratore che ha deciso di far sequestrare le auto dei dimostranti, ha aperto un procedimento «contro ignoti» e ha dato incarico alla polizia giudiziaria di identificare i proprietari delle auto le cui targhe furono segnalate quel giorno davanti ai cancelli della fabbrica. Due sindacalisti hanno già ricevuto la comunicazione giudiziaria per «violenza privata aggravata» e la loro auto è stata sequestrata. Altri nove sindacalisti dovrebbero essere colpiti dallo stesso provvedimento nei prossimi giorni. Secondo i legali degli indiziati lo scopo del provvedimento di sequestro è di -inibire la disponibilità delle cose per fini di prova. Esclusa la necessità di indagini peritali o scientifiche, — affermano i legali — è evidente che il possesso del numero di targa del veicolo consente di identificarne il proprietario-. L'accusa ribatte che è facoltà discrezionale provvedere al sequestro di cose (in questo caso le auto) che possono essere servite a commettere un reato.

Persone citate: Gioda, Guidetti Serra, Mittone, Zancan

Luoghi citati: Vinovo