In Coppo Davis subito Panatta-Mottram

In Coppo Davis subito Panatta-Mottram S'inizia oggi a Roma al Foro Italico la finale del gruppo A della zona europea In Coppo Davis subito Panatta-Mottram Di fronte i due «numeri uno» di Italia e Gran Bretagna - Questa volta il sorteggio non è stato guidato - Gli azzurri, malgrado la non perfetta forma, dovrebbero superare i rivali - Nel secondo incontro, Barazzutti giocherà contro John Lloyd DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ROMA — Questa volta non c'è stato il gioco delle tre tavolette al momento del sorteggio della finale del gruppo A della zona europea di Coppa Davis in programma da oggi a domenica al Foro Italico di Roma fra azzurri e Gran Bretagna. Per un match in programma In Italia, se non è un record poco ci manca. L'artefice, che ci affranca da un lungo periodo di maneggiamenti e trucchetti vari, è un distinto signore svedese, Matte Hasselquist. ex capitano di Coppa Davis ai tempi di Pietrangeli e Gardini, e già perfetto giudice arbitro di Polonia-Italia quando salvaguardò gli interessi azzurri con grande coraggio di fronte ai tentativi di furto dei linesmen di Varsavia. A conoscenza che i giudici romani da un paio d'anni a questa parte sono diventati di primissima qualità, almeno sul piano dell'onestà, ha voluto cancellare anche l'ultima pecca che restava nei match casalinghi di Coppa Davis: il manipolamento del sorteggio. Cosi ha fatto tutto da solo una volta conosciuti dai due capitani i nomi dei prescelti, ha compilato i bigliettini e li ha ripiegati personalmente, li ha inseriti in due coppe, li ha ben ben rimescolati e poi li ha estratti sempre da sé, senza ricorrere a mani altrui, più o meno vergini. Gli «strateghi» parlano ora di sorteggio estremamente negativo per gli azzurri, dato che Panatta affronterà subito il numero uno avversario Mottram e dovrà, anche nell'ultima giornata, aprire le ostilità sotto l'ancora caldo sole romano che potrebbe minarne le ormai limitate risorse di fiato e tenuta. Ma non credo sia un gran dramma. L'avversario va rispettato, ma anche non al meglio della forma i tennisti italiani dovrebbero es¬ sere nettamente in grado di superare gli avversari spianandosi il cammino verso la semifinale della prova che quest'anno equivarrà ad una vera e propria finale europea. Panatta, Barazzutti e Berto- lucci non sono al vertice della condizione, d'accordo, ma il dottor Santilli, sanitario della squadra, che conosce bene i soggetti, è pronto a giurare che le loro condizioni sul piano fisico sono nettamente migliori che non al momento della vittoria sull'Ungheria. Che poi vi sia un pizzico di tensione, che scappi qualche improperio di troppo e voli qualche racchetta in allenamento, meglio cosi, vuole dire che l'appuntamento è sentito nella maniera giusta. Un Panatta incavolato è foriero di match carichi di concentrazione, un Panatta scherzoso ed eccessivamente rilassato è frutto di un atteggiamento esteriore che dovrebbe servire a nascondere timori e problemi interiori. Proprio per questo, senza badare al sorteggio che oppone subito Panatta a Mottram e lo costringe a giocare 1 due singolari sempre sotto il sole di mezzogiorno, non vedo possibilità per gli inglesi di capovolgere il risultato, anche se i finalisti della passata edizione hanno preparato l'appuntamento con grande rigore ed un insolito spiegamento di forze (ben nove persone compongono lo staff di Paul Hutchins. un capitano che ha badato soprattutto a cementare il clima di amicizia della squadra). Mottram, figlio d'arte, tennista di buone possibilità ma dal risultati alterni, ha dimostrato di sapere giocare anche sui campi in terra rossa, ma sia Panatta che Barazzutti hanno i mezzi per batterlo e John Lloyd. da quando è diventato il «signor Evert», ha fatto un tuffo a precipizio nelle classifiche mondiali e solo da pochi giorni è rientrato fra le prime cento racchette. Sono motivi questi che inducono ad un giustificato ottimismo più del responso degli allenamenti, invero poco lusinghieri, degli azzurri che nella eventuale qualificazione per la finalissima di Coppa Davis cercano il riscatto di un'annata non proprio esaltante. Nulla di nuovo per quanto riguarda l'Ira, ma le precauzioni permangono. Rino Cacioppo

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Roma, Ungheria, Varsavia