L'Italia rimborsa ultimo prestito Fmi

L'Italia rimborsa ultimo prestito Fmi Si tratta di 342 milioni di dollari L'Italia rimborsa ultimo prestito Fmi Annuncio di Pandolfi, in visita negli Usa - È ottimista sull'economia italiana WASHINGTON — Il governo italiano ha perfezionato gli accordi per il rimborso dell'ultimo prestito, pari a 342 milioni di dollari, ottenuto dal Fondo monetario internazionale; era stato accordato all'Italia per il finanziamento delle importazioni petroliere. La notizia è stata confermata da fonti ufficiali durante la visita del ministro del Tesoro Pandolfi a Washington. Nella capitale statunitense Pandolfi ha avuto un colloquio con Jacques de Larosière. direttore del Fmi. Prima di far ritorno a Roma, il ministro del Tesoro si incontrerà, insieme al Governatore della Banca d'Italia, Baffi, con vari esponenti del go- verno statunitense tra cui il presidente della Federai Reserve (l'Istituto di emissione statunitense) Volcker e il segretario al Tesoro Miller. Pandolfi ha dichiarato nel corso di un'intervista che l'economia italiana ha registrato miglioramenti e che il Paese può contare quest'anno su un attivo corrente di circa 5 miliardi di dollari. La produzione industriale, ha sottolineato il ministro del Te soro, si mantiene a «livelli positivi», grazie anche «alla vitalità delle piccole e medie industrie: Il tasso d'inflazione rimane invece a livelli preoccupanti, in torno al 15-16%. Pandolfi si è tuttavia rifiutato di anticipare i provvedimenti che intende pre sentare in materia di bilancio verso la fine del mese. Quanto invece alla situazione monetaria internazionale, il mi nlstro ha dichiarato di atten dersi dei .progressi» dalla riunione annuale del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale a Belgrado per i primi di ottobre, soprattutto per quanto riguarda la proposta di creazione del «conto di sostituzione». Il nuovo «conto» servirebbe ad assorbire dollari oppure altre valute in cambio di attività del Fmi conteggiate in diritti speciali di prelievo. Secondo Pandolfi il «conto di sostituzione» potrebbe costituire «una terza soluzione» al problema della diversificazione valutaria, in quanto offrirebbe ai detentori di dollari e di altre valute un'alternativa: mantenere alcune loro riserve in dollari oppure in una combinazione di valute. Pandolfi si è anche soffermato sulla situazione dei prezzi petroliferi sui mercati mondiali sottolineando l'esigenza, valida per ì Paesi industrializzati come per quelli emergenti, di cercare «risposte diverse» rispetto a quelle con cui fu affrontata la crisi petrolifera del 1973-74. Secondo Pandolfi, si deve ora porre l'accento sul risparmio energetico e sull'attuazione di difficili adeguamenti strutturali dell'economia, cosi da ridurre la dipendenza dall'Import petrolifero. Ha inoltre affermato che 1 Paesi emergenti sprovvisti di petrolio stanno probabilmente aumentando le pressioni sui principali Paesi produttori di greggio perché adottino una politica più moderata in materia di prezzi. E ciò in quanto stanno crescendo le difficoltà per 1 Paesi in via di sviluppo nel far fron te ai pagamenti internazionali.

Persone citate: Baffi, Jacques De Larosière, Pandolfi, Volcker

Luoghi citati: Belgrado, Italia, Roma, Usa, Washington