Le genovesi negano il passato «Adesso pensiamo solo alla B»

Le genovesi negano il passato «Adesso pensiamo solo alla B» Genoa e Sampdoria hanno già scordato la Coppa Italia Le genovesi negano il passato «Adesso pensiamo solo alla B» GENOVA — Terminata, bene o male, la Coppa Italia, le due squadre genovesi, accomunate nel limbo della Serie B, pensano ormai soltanto al campionato. Con problemi ovviamente diversi, ma con un uguale scopo. Accontentare i propri tifosi ormai da troppo tempo delusi. E tn questo gli stati d'animo delle due tifoserie sono diversi. I genoani, che hanno giocato con buone possibilità di qualificazione un'entusiasmante Coppa Italia, testa a testa con il Mtlan, sono alle stelle e senza fare tesoro delle esperienze passate, prevedono un campionato trionfante. I sampdorianl, che Invece in Coppa sono riusciti a vincere una sola gara, a Marassi con II Bari, sono più cauti. Qualcuno si dice apertamente deluso. I due tecnici, Invece, fanno nella sostanza, discorsi simtll. Dice Infatti Gianni Di Marzio, costretto a gettare acqua sul fuoco: «Signori miei il campionato è tutta un'altra cosa dalla Coppa Italia e da oggi in avanti non voglio più sentir parlare di questo torneo. E' andata come è andata, abbiamo sfiorato la qualificazione in un girone dove figuravano i campioni d'Italia. Accontentiamoci dell'esperienza maturata, di certe annotazioni che abbiamo ricevuto positive e non, della soddisfazione, e pensiamo al domani lasciandoci alle spalle quello che è stato». «Non vorrei — prosegue Dt Marzio, infervorandosi nel discorso — che i nostri appassionali tifosi si montassero la testa pensando che per noi 11 eampio, nato di B sarà una passeggiata. Niente di tutto questo. Dobbiamo metterci in testa che, per un certo verso, il clima della Serie B è notevolmente più... pericoloso di quello della Serie A e soprattutto di Coppa. Fra i cadetti nessuno è disposto a darti spazio. Vedrete il Matera domenica prossima che cosa farà a Maras¬ si. Si piazzerà nella sua metà campo aspettando le nostre iniziative. Se non saremo più che concentrati e consci delle difficoltà che ci aspettano sarà molto duro centrare il bersaglio. Ovvio, comunque, che sono convinto di un nostro successo ma non senza guadagnarcelo fino in fondo». Di Marzio, Inoltre, non vuol sentire parlare di promozione. Lo dice apertamente: «L'ho detto una decina di volte noi puntiamo a un campionato di assestamento per partire poi nella stagione '80/81 con l'obiettivo della promozione. E' chiaro, però, che se dovessimo trovarci a competere per qualcosa di importante non ci tireremo indietro». Sull'altro fronte, Giorgts ha altri problemi ma ti discorso di fondo è lo stesso: «Coppa Italia e campionato sono due cose completamente differenti — dice —, il clima è diverso, molte squadre hanno raggiunto un certo grado di preparazione, il gioco in Serie B è differente dalla A. Sapete tutti come è andata per noi in Coppa Italia ma tutto quello che è successo in quelle partite ci è stato e ci sarà utilissimo in campionato. Slamo arrivati all'inizio del torneo in condizioni buone: ovvio che non siamo al 100 per cento né lo pretendo e né lo vorrei. Dobbiamo entrare nel clima del campionato ma sono fiducioso che i ragazzi si abitueranno presto con la volontà di far bene che si ritrovano». Anche Giorgls non fa proclami di facili galoppate. «Non voglio creare illusioni per nessuno —precisa—la 8erie B è un campionato del massimo impegno dove tracciare programmi fin dall'inizio è terribilmente pericoloso. E' ovvio che la Sampdoria ha un suo traguardo'e non andrà avanti alla giornata. All'inizio dovremmo cercare di correggere anche qualche difetto affiorato in queste gare di Coppa; ad esempio dobbiamo portare meno la palla, agire meno per linee orizzontali . g. b.

Persone citate: Di Marzio, Dt Marzio, Gianni Di Marzio, Maras

Luoghi citati: Genova, Italia