Graziani, gol e applausi

Graziani, gol e applausi Graziani, gol e applausi TORINO — Dal «gioco totale» degli olandesi dell'AZ '76 al «calcio corto» all'italiana del Catanzaro: il Torino si è rituffato ieri sera nel clima di Coppa Italia, che è poi il clima che incontrerà anche nel campionato, incrociando i bulloni con un'altra squadra meridionale dopo la duplice vittoriosa trasferta nel Sud, a Palermo e a Lecce. C'è voluto un quarto d'ora per sbloccare il risultato, con un gran gol di Graziani, l'unico frutto di una superiorità a tratti schiacciante, esercitata per tutto il primo tempo, offrendo anche scampoli di gioco ad alto effetto spettacolare e numerosi occasioni da gol, che più per sfortuna che per imprecisione non sono state concretizzate. Il pubblico, circa 30 mila spettatori, con una folta rappresentanza calabrese, ha applaudito a scena aperta alcune pregevoli combinazioni dei granata orchestrate da uno Zaccarelli in gran forma, dai frequenti inserimenti offensivi di un Salvadori già tirato a lucido, dagli intelligenti suggerimenti di Pecci e di un Graziani che, oltre a rendersi pericolosissimo, ha anche fornito un paio di preziosi «assist». Pur dovendo cercare di vincere, per sperare nella qualificazione, il Catanzaro impostava la partita sulla difensiva. Mazzone aveva recuperato in extremis Ranieri che seguiva Greco, mentre Graziani era preso in consegna da Groppi, protetto alle spalle dal libero Menichini. con Sabadini su Sala. A centrocampo questi gli accoppiamenti: Nicolini-P. Sala, Majo-Pecci, Orazi-Zaccarelli. mentre in avanti, per cercare di sfruttare il contropiede, c'erano Palanca (inizialmente preso in consegna da Volpati) appoggiato da Chimenti, seguito da Danova. Poiché Palanca spesso si accentrava, ha finito per essere marcato da Danova con Volpati su Chimenti. Ancora privi di Pulici (il cui rientro potrebbe avvenire domenica prossima con il Parma) i granata aggredivano per linee esterne il Catanzaro e Mattolini correva il primo pericolo al 6', su una triangolazione Zaccarelli-Patrizio Sala-Zaccarelli stroncata da Braglia. Gli animi si scaldavano un minuto dopo, quando Ranieri «stoppava» il lanciato P. Sala che commetteva fallo. Interveniva Menichini rudemente e sul libero si scagliava Graziani. C'era qualche spinta che l'arbitro, con non poca fatica, stroncava ammonendo Graziani e Ranieri. Si tornava al calcio giocato e il Torino raccoglieva ap¬ plausi per una velocissima azione «di prima» imbastita da Pecci che toccava in profondità a Carrera, riceveva il passaggio di ritorno e traversava sul centro dove, sulla respinta di Ranieri, Zaccarelli da circa 25 metri folgorava in porta obbligando Mattolini ad una difficilissima parata in angolo. Al quarto d'ora il Torino sbloccava il risultato. Per un fallo di Nicolini su Greco ì granata beneficiavano di una punizione. La batteva Pecci di interno destro d'effetto e Graziani si catapultava sul pallone di testa bruciando sul tempo Groppi e Menichini insaccando accanto al palo lontano dalla porta del lungo Mattolini. Gol da manuale. Perso per perso il Catanzaro abbozzava un'offensiva e una discesa di Sabadini (16') sorprendeva la difesa granata: il cross del terzino trovava smarcato Chimenti il cui tiro sfiorava il montante sulla destra di Terraneo. Era l'unico sbandamento nel primo tempo della retroguardia granata, peraltro molto attenta e con un Carrera puntuale a chiudere i varchi e a sganciarsi in avanti. Sullo scampato pericolo il Torino si riportava all'attacco e si registrava una serie di combinazioni. Ispirati da Pecci e Zaccarelli i granata mettevano al muro il Catanzaro. Al 33' Zaccarelli scambiava col bravissimo Salvadori e staffilava a pelo d'erba trovando, però, Mattolini pronto alla parata. Ancora una splendida iniziativa di Salvadori che resisteva alla carica di un avversario e poi toccava indietro al libero Graziani il cui tiro sibilava di pochi centimetri accanto al palo perdendosi sul fondo. Ancora Graziani (40') propiziava una palla-gol per Greco il cui tiro di destro era neutralizzato da Mattolini in uscita con il corpo. Poi lo stesso Greco, con un pallonetto, sfiorava il «sette» ma l'arbitro non avrebbe comunque convalidato il punto avendo già fischiato un precedente fallo. Nella ripresa il Catanzaro presentava Borelli, un centrocampista, al posto dello stopper Groppi. Era Sabadini a prendere in consegna Graziani. Il Catanzaro abbozzava il forcing e su un affondo dì Orazi, stroncato da Carrera (in modo che a molti è parso corretto) l'arbitro ravvisava gli estremi del calcio di rigore (47'). Una decisione assai discutibile, per non dire cervellotica. Batteva Palanca di sinistro, un po' centralmente e Terraneo intuiva e respingeva ab¬ brancando poi la replica di Ranieri. Il portiere si meritava gli abbracci dei compagni. Il gioco proseguiva con il Torino che invertiva nuovamente le marcature fra Danova e Volpati che controllavano rispettivamente Chimenti e Palanca. Al 59' però Mazzone decideva di sostituire lo spento e demoralizzato Palanca con Bresciani. Al 61' il Torino sciupava la più facile delle occasioni, un calcio di rigore concesso (giustamente) per un fallo di Ranieri in area ai danni di Greco. Dagli undici metri Graziani batteva di destro in modo non troppo forte e angolato e Mattolini respingeva ripetendo la prodezza di Terraneo. Il Torino rischiava di essere castigato, come sempre succede quando non si sfruttano le palle gol, al 65': Terraneo evitava il pareggio uscendo dai pali e respingendo un tiro ravvicinato di Maio lanciato a rete. Due minuti dopo un bolide di Nicolini, da 30 metri, si schiantava sul montante sinistro. À gioco lungo il Torino accusava lo sforzo prodotto in precedenza, ma il Catanzaro non ne sapeva approfittare. Dopo l'uscita (tra gli applausi) di Pecci contuso al '72, sostituito con Pileggi, i calabresi insidiavano la porta di Terraneo che al '76 bloccava con sicurezza un colpo di testa di Bresciani. A11'85' grosso acuto di Graziani che si liberava elegantemente di Menichini e fiondava in porta, trovando Mattolini pronto alla respinta. Poco dopo Zaccarelli e Majo, in un contrasto aereo, s'inzuccavano: aveva la peggio il calabrese che, «k. o.», si accasciava ai bordi del campo e veniva trasportato in barella negli spogliatoi. Con il Catanzaro in dieci, il Torino mancava, per l'ennesima volta, il raddoppio all'89' con P. Sala, ben imbeccato da Zaccarelli. Era però anche merito di Mattolini che si opponeva alla botta violenta del mediano granata. L'arbitro ammoniva Orazi ed era l'ultimo episodio di una gara che il Torino avrebbe potuto stravincere e che si è conclusa con un sofferto 1-0, indispensabile per passare il turno. Bruno Bernardi Torino: Terraneo; Volpati, Salvadori; P. Sala, Danova, Carrera; C. Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Greco. Catanzaro: Mattolini; Sabadini, Ranieri; Menichini, Groppi (46' Borelli), Nicolini; Braglia, Orazi. Chimenti, Majo, Palanca (59' Bresciani). Arbitro: Menicucci. Reti: 15' Graziani.

Luoghi citati: Catanzaro, Italia, Lecce, Palermo, Torino