Folla a Londra, moltitudini in India hanno dato l'addio a Mountbatten

Folla a Londra, moltitudini in India hanno dato l'addio a Mountbatten All'abbazia di Westminster i funerali del Lord assassinato Folla a Londra, moltitudini in India hanno dato l'addio a Mountbatten La messa celebrata dall'arcivescovo di Canterbury - La salma sepolta nel duomo di Romsey, nello Hampshire - Modesti risultati dell'incontro fra il premier inglese Thatcher e quello irlandese Lynch DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Lord Mountbatten dorme adesso nei duomo di Romsey, una cittadina di 10 mila anime, nello Hampshire, dove sorge la grande residenza della sua famiglia. Ieri, tutta l'Inghilterra gli aveva dato l'estremo saluto con un rito maestoso ma commovente. Intensa e sincera era l'ammirazione di tutti gli inglesi per lo scomparso, e intenso e sincero è stato il lutto. I funerali sono stati seguiti per televisione in quasi tutti i Paesi del Commonwealth: in India, le moltitudini sono rimaste per ore davanti allo schermo; in ambedue le Irlande, del Nord e del Sud, si sono osservati due minuti di silenzio. La regina ha pianto e, come lei, hanno pianto quei marinai e soldati che servirono in guerra sotto Mountbatten. Le esequie si sono svolte tra poderose misure di sicurezza, quasi tutto il centro di Londra era sbarrato dalla polizia. Questo contrasto tra la mesta solennità del rito funebre e le rigorose precauzioni rivelavano le ansie accese e alimentate dagli sviluppi in Irlanda. Questa nuova Ira, più aggressiva, più astuta, più agguerrita, sembra decisa a lanciare nuovi attacchi in Ulster, nella Repubblica irlandese, in Inghilterra e forse anche sul continente europeo, attacchi che avrebbero per obiettivi alte personalità politiche e militari e i servizi di sicurezza. Nella scia di questa campagna, sono riprese a Belfast le rappresaglie degli estremisti protestanti e le controrappresaglie cattoliche. Tre uomini sono morti in pochi giorni. Dopo i funerali, Margaret' Thatcher ha discusso ieri se- ra con il premier irlandese Jack Lynch «i recenti tragici fatti e il loro significato-. Non ci si attendeva molto da questo vertice a Downing Street, e modesto sembra essere stato l'esito. I due premier avrebbero concordato di accrescere la cooperazione (soprattutto lo scambio di informazioni) tra i loro Security Services e avrebbero fissato un nuovo appuntamento (si rivedranno comunque al vertice europeo che si terrà a Dublino alla fi¬ ne di novembre). Dopo il primo momento di collera, nelle ore che seguirono le due stragi, nella baia di Donegal e a Warren Point, il governo di Londra mostrò scarsa comprensione per le difficoltà di Dublino, ma la tempesta fu passeggera. Molte tensioni rimangono, ma Margaret Thatcher si è mostrata più accorta del suo ministro per l'Irlanda del Nord, Humphrey Atkins. Lynch non può permettere al- la polizia dell'Ulster, composta per il 95 per cento da protestanti, di interrogare troppo alla luce del sole uomini fermati dalla polizìa dell'Eire. Lynch non può permettere ai soldati inglesi di irrompere in territorio irlandese: e, allo stesso tempo, non ha le risorse finanziarie e umane per stabilire un «cordone sanitario» lungo tutta la frontiera. Infine, non può estradare cittadini dell'Eire. i cui crimini possono essere considerati «reati politici». Un sole mediterraneo inondava ieri le strade, Londra era un arcobaleno di colori. Una giornata rara, tanto bella che perfino il funerale, con le sue uniformi, i suoi vessilli, le sue musiche, è sembrato meno triste. E' quanto voleva Lord Mountbatten che, nelle disposizioni lasciate tempo fa, aveva precisato che avrebbe gradito una cerimonia solenne si, ma non deprimente. Da St. James's Palace la bara, coperta dalla Union Jack, la bandiera britannica, è giunta su un affusto di cannone a Westminster Abbey. La lunga processione attraverso il centro di Londra ha destato ricordi di Lord Mountbatten e della guerra. Veterani di tutte le armi, ma soprattutto della Marina, hanno seguito il feretro. Soltanto l'Inghilterra, con la sua lunghissima storia, con le sue tradizioni, con la sua straordinaria capacità di fon dere quaicosa di intensamen ccvaLnbd«lste umano anche nel rito più solenne, offre questi «spettacoli», siano essi funerali, matrimoni, celebrazioni. All'abbazia di Westminster, l'intera famiglia reale attendeva Lord Mountbatten. Il principe Filippo e il figlio Carlo apparivano oppressi da una pena profonda, erano entrambi attaccatissimi al «vecchio Dickie». Erano rappresentate anche quasi tutte le famiglie reali d'Europa (pare vi fosse Umberto di Savoia), erano rappresentati tutti i Paesi. Alle 11,25 il feretro è giunto alla chiesa, accolto dall'arcivescovo di Canterbury. Era l'arcivescovo a celebrare la Messa, ma partecipavano alla funzione i massimi sacerdoti di tutte le fedi religiose. Il principe Carlo leggeva un salmo e pareva un racconto della vita del defunto, perché comincia cosi: "Coloro che navigano su vascelli e svolgono il loro lavoro sui grandi oceani-. Alla fine, un trombettiere dei Royal Marines ha lanciato tra le navate gotiche le struggenti note del Tattoo. il silenzio. Era forse il momento più bello. Poi. la salma ha cominciato il suo viaggio verso Romsey, prima su una Land-Rover, fino alla stazione di Waterloo, poi in treno. E' stata sepolta nel duomo, sotto un'antica cappella. Pochi i testimoni di quest'ultimo rito: Filippo, Carlo, la regina, i familiari più stretti, qualche vecchio amico e commilitone. Mari0 ciriello La stessa rivista sostiene che in Vaticano si vanno facendo più insistenti talune voci secondo cui il Pontefice avrebbe elevato monsignor Lefebvre alla porpora cardinalizia. Proprio il vescovo «ribelle» sarebbe — cioè — il cardinale il cui nome, mantenuto «in pectore-, non è stato rivelato in occasione del Concistoro del 30 giugno. Londra. Il cavallo di Lord Mountbatten, condotto senza cavaliere in segno di lutto ai funerali