I violenti scontri nel Paese basco a un mese del voto per l'autonomia

I violenti scontri nel Paese basco a un mese del voto per l'autonomia I violenti scontri nel Paese basco a un mese del voto per l'autonomia NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE SAN SEBASTIAN — Allo sciopero di 24 ore dichiarato dalla sinistra nazionalista basca per protestare contro l'uccisione di un giovane di 18 anni durante una manifestazione nella stessa città sabato scorso ha partecipato lunedì la stragrande maggioranza dei lavoratori delle province basche. L'attività è stata interrotta a San Sebastian, capitale del Guipuzcoa, il «punto caldo» dell'Euzkadi, a Bilbao, capitale della Vizcaya industriale, e a Pamplona, capitale della Navarra. Alla frontiera i francesi si accorgono di non essere benvenuti; impossibile ottenere un'informazione; e a San Sebastian e Bilbao case distrutte e calcinate dagli incendi testimoniano ancora la violenza con la quale gli autonomisti baschi rimproverano al gover¬ no di Parigi l'atteggiamento nei confronti dei loro compagni rifugiati politici in Francia. Tutti, impiegati dei caselli autostradali e scioperanti del vecchio quartiere di San Sebastian, sospettano i francesi di passaggio di essere «poliziotti mandati da Bayonne» per «ficcare il naso». In ottobre il Paese basco spagnolo sarà chiamato al referendum sull'autonomia. Dopo le violenze della scorsa estate, che hanno colpito alla cieca all'interno e all'esterno delle quattro province, il braccio militare dell'Età, trova minor appoggio fra la popolazione. Durante lo sciopero di lunedì, /"Età non si è mostrata a volto scoperto, ma, come sempre, contro la polizia ha preferito servirsi di commando di simpatizzanti e erigere barricate che sino a notte inoltrata separavano la Guardia Civil da migliaia di manifestanti inquieti e nervosi. Leon Palacio Copyright Le Monde e per l'Italia La Stampa

Persone citate: Leon Palacio, Navarra

Luoghi citati: Bayonne, Bilbao, Francia, Italia, Parigi, San Sebastian