Usa, si punta sui giovani

Usa, si punta sui giovani Usa, si punta sui giovani DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CITTA' DEL MESSICO — Dopo il suggestivo prologo di sabato sera a Teotihuacan. la decima Universiade è stata inaugurata dal presidente della Repubblica messicana, Jose Lopez Portillo, al termine di una pittoresca cerimonia in cui sono sfilate anche le delegazioni dei Paesi accreditati: ben 89. per oltre quattromila atleti, in attesa che ancora qualcuno se ne aggiunga (ad esempio il Portogallo) per partecipare unicamente alle gare di atletica che inizieranno sabato. Proprio a proposito dell'atletica i giornali locali si sono lasciati andare in questi giorni a considerazioni piuttosto sconcertanti, come quella di presentare gli africani come candidati a stabilire nuovi record del mondo, proprio qui allo stadio olimpico, nelle gare di mezzofondo. Il che fa per lo meno sorridere, visti i problemi che genera l'altura per le distanze prolungate. Ed altrettanto inutile è sembrato il cercare di «montare» la manifestazione con grandi foto di Nehemiah visto che il primatista mondiale dei 110 ostacoli neppure si sogna di venire all'Uni versiade: al proposito una delle spiegazioni che si offre all'assenza dei bigs dell'atletica statunitense è che questi sono giorni di sistemazione nei colleges per il nuovo anno: e tutti cercano dunque di esserci per sistemarsi il meglio possibile. L'assenza dei vari Nehemiah. Moses. Sanforci non deve comunque trarre in inganno sulla formazione Usa in quanto proprio le Universiadi del passato insegnano a non fidarsi delle apparenze: al proposito è esemplare il ricordo di Torino '70 di Pat Matzdorf (che l'anno successivo sarebbe stato il primo atleta ad andare oltre al 2,28 con cui Valéry Brumel ha regnato per 8 anni come primatista mondiale del salto in alto) e Dave Wottle — l'uomo dal cappellino — poi vincitore degli 800 all'Olimpiade di Monaco. Gli statunitensi presentano dei giovani molto interessanti, schierando una formazione che. salvo pochissime eccezioni, può essere considerata Under 22. Fanno spicco i nomi dell'ostacolista Walker. del saltatore in alto di colore Page, dell'astista Pilla, dell'altro ostacolista dei 110 Cooper (che a Zurigo ha battuto anche Nehemiah) e del discobolo Stadel, un «veterano» visto che ha 27 anni. Poi c'è anche Glance, mentre Mapare correrà soltanto nella staffetta. Certo ben più qualificata è la squadra della Germania Est con dieci atleti da vittoria, qualcuno anche da record: in campo maschile i primatisti mondiali di peso e disco, Beyer e Schmìdt. l'ostacolista Munkelt ed il martellista Steuk, e tra le donne ben quattro le primatiste del mondo: la Gohr (100), la Koch (200 e 400), la Jahl (disco) e la Brehmer (4x100 e 4x400) oltre alla pesista Slupianek. Per completare il quadro dei «colossi, dell'atletica c'è infine l'Unione Sovietica forte della squadra che ha gareggiato in Coppa del mondo con la sola eccezione della velocista Kon Dratjeva che si è infortunata ed è tornata a casa. Frattanto ieri sono iniziate le gare di nuoto di cui a causa del differente fuso orario potremo dirvi più diffusamente domani. Nel clan azzurro c'è fiducia di ottenere qualcosa di lucente con Guarducci, visto l'ottimo risultato ottenuto dallo stileliberista in Coppa del mondo. E questo potrebbe tornar utile per «salvare» una spedizione non troppo convincente ed organizzata in maniera approssimativa visto che soltanto due giorni fa si è scoperto che Bollati non era iscritto a nessuna gara (si è rimediato sostituendolo a Revelli nei 200 s.l. che Luis neppure gradisce troppo). Un altro atleta, Bellon, si è lasciato sfuggire una frase davvero infelice: «Per quello che ne so io, siamo qui per preparare i Giochidel Mediterraneo*. La squadra di pallavolo, invece, che stanotte ha esordito contro il Togo, lamenta il modo con cui sono state fatte le teste di serie, preferendo dare quella numero due a Cuba (con tre soli giocatori della formazione terza ai mondiali di Roma) anziché alla Corea (al gran completo): e questo nonostante il sistema adottato per decidere in merito dicesse il contrario. Cosi gli azzurri, che non dovrebbero faticare più di tanto per superare il turno, si ritroveranno ad affrontare gli asiatici nel terzo girone di semifinale. E poiché soltanto la prima di ciascuno di questi gruppi verrà ammessa alla poule finale a tre squadre con medaglia sicura, si rischia quindi di restare fuori e di doversi accontentare di giocare per il quarto posto. Per di più i pallavolisti lamentano le cattive condizioni fisiche di Piva e di Bertoli, quest'ultimo infortunatosi alla schiena in allenamento. Anche Zuliani, che domani avrebbe dovuto correre i 100 nella seconda delle due riunioni extra di atletica, non è granché a posto per una leggera forma di influenza. Infine il programma odierno vedrà in gara nel nuoto Bollati (200 s.l.), Nagni (1500 s.l.) e la Rampazzo (200 farfalla), nella scherma gli sciabolatori Dalla Barba. Tommaso Montano e Romano e la squadra di pallavolo che affronterà quella israeliana. . g.bar.