L'eterna magia dei burattini
L'eterna magia dei burattini L'eterna magia dei burattini La storia è esile, giocata ed improvvisata su un canovaccio dai toni popolareschi: Pulcinella, la guardia, il «guappo» rissoso che vuole «ferire di spada» e, invece, «di spada perisce». Il tutto ritmato da una tarantella accennata alla buona dal burattinaio mentre i pupi si agitano e si bastonano davanti ad un fondale con il Vesuvio fumante ed il famoso pino in primo piano come nella migliore tradizione iconografica del golfo di Napoli. Anche l'altra mattina, come ogni giorno da lunedi scorso, in una delle scuole elementari di Torino (questa volta è toccato alla Dogliotti di via Bossoli) si è rinnovata la magia immutabile del teatro dei burattini: uno dei momenti della stagione estiva di teatro per ragazzi organizzata dal Comune in collaborazione con il settore scuola dello Stabile. «Incontro culturale tra istituzioni educative e teatro» è stata definita l'iniziativa che comprende, oltre alle gesta dei pupi, una sessantina di rappresentazioni teatrali rivolte alla vasta platea (1S mila spettatori) di ragazzi ed insegnanti dei Centri Estivi. Davanti al teatruccio montato in una vasta aula della Dogliotti, una trentina di scolari. A dar vita ai burattinai (Pulcinella è bellissimo ed antico, «Del '700 — spiega il puparo — uno dei primi costruiti, tramandato di padre in figlio»; è Antonio Battiloro, forse il più rappresentativo esponente della tradizione dei burattini napoletani che l'anno scorso s'è distinto alla Festa internazionale di teatro per Ragazzi. Dal chiuso del suo box muove i pupi infilati come guanti nelle mani, i bimbi osservano rapiti, ridono, applaudono quegli ometti colorati dai costumi un po' lisi che si bastonano di santa ragione. La favola è chiara, i buoni sono buoni ed i cattivi senza sfumature. Si sa subito per chi fare il tifo. Tre quarti d'ora di spettacolo poi si accendono le luci e si ripete il rito d'ogni rappresentazione: i bambini corrono a vedere chi c'è dietro «l'armadio», chi dava vita ai personaggi, chi prestava loro la voce. Curiosità ingenue che né Goldrake né Heidi. sofisticati pronipoti di questo Pulcinella di legno e stoffa, hanno ancora soP»°- re. ri.
Persone citate: Antonio Battiloro, Dogliotti
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