Iran: Bazargan lascia Khomeini

Iran: Bazargan lascia Khomeini Ha presentato le dimissioni Iran: Bazargan lascia Khomeini È stanco delle critiche: «Se essere rivoluzionario significa violare le norme internazionali, allora non sono rivoluzionario» TEHERAN — In una dichiarazione fatta alla televisione l'altra notte, il primo ministro iraniano Mehdi Bazargan ha detto di aver offerto le dimissioni all'ayatollah Khomeini e di aver proposto al leader religioso di assumere personalmente la direzione della nazione o di nominare al suo posto un'altra persona. Il premier ha spiegato che la sua proposta è contenuta In una lettera inviata a Khomeini, nella quale spiega che «te critiche di cui continua ad essere oggetto» l'hanno deciso a dimettersi. Ha deplorato che «la chiusura di una parte dei giornali non abbia posto fine alle critiche formulate contro di me e il mio governo», e che «alcuni dei nostri amici» l'accusino di «non essere abbastanza rivoluzionario e all'altezza del compito affidatogli». Bazargan, ricordando i provvedimenti che il suo governo ha preso in campo amministrativo ed economico, si è chiesto in particolare se «l'approvazione di un decreto legge sullo sviluppo dell'industria e dell'occupazione non costituisca una misura rivolu- ■zionaria», e ha commentato: *Se azione rivoluzionaria significa violare le norme internazionali, ferire, uccidere e sabotare, allora noi non siamo rivoluzionari». n premier ha precisato che «i compiti del governo quali erano stati precisati dall'imam e menzionati nel suo decreto prevedevano l'assunzione del controllo delle amministrazioni, la loro gestione, l'organizzazione d'un referendum per la Costituzione dopo la riunione d'una Costituente, l'elezione di una Camera dei deputati e d'un presidente della Repubblica, e infine la formazione d'un governo». Infine ha respinto le accuse di «mollezza» rivoltegli, affermando che il suo gabinetto ha «dato prova di grande attività». La dichiarazione del primo ministro, diffusa dopo la fine dei programmi normali della televisione iraniana, non è stata ripresa né dalla radio, né dall'agenzia ufficiale di stampa Pars. E' la seconda volta che Bazargan propone le sue dimissioni all'ayatollah Khomeini: l'aveva già fatto all'inizio di luglio, dopo che undici ministri gli avevano Inviato una lettera di dimissioni, che egli respinse. Pochi giorni dopo radicali, modifiche furono apportate nell'organizzazione del potere-: il 19 luglio molti ayatollah furono nominati a cariche ministeriali, e alcuni ministri entrarono nel Consiglio della rivoluzione, come disse lo stesso Bazargan, per «far fronte ad una situazione vicina all'anarchia» ed assicurare maggiore collaborazione tra i due poteri, quello (Continua a pagina 2 . in ottava colonna)

Persone citate: Khomeini, Mehdi Bazargan, Pars

Luoghi citati: Iran