La Guinea equatoriale cerca aiuti dalla Cee spalle agli alleati russi e cinesi

La Guinea equatoriale cerca aiuti dalla Cee spalle agli alleati russi e cinesi La Guinea equatoriale cerca aiuti dalla Cee spalle agli alleati russi e cinesi MALABO — Con l'arresto e l'imminente processo del dittatore Francisco Macias Nguema, forse il tiranno più sanguinario che abbia imperversato in un paese africano nell'ultimo decennio, la Reppubblica della Guinea Equatoriale cambia completamente rotta politica. Alle dubbie alleanze con i Paesi socialisti (Urss. Cina, Corea del Nord) la nuova giunta militare che dal 3 agosto governa questa ex colonia spagnola ha subito adottato un orientamento pro-occidentale auspicando una più stretta cooperazione economica con la Spagna e con gli altri paesi della Comunità europea. I militari che hanno preso il potere a Malabo sanno che senza il beneplacito di Madrid non sarebbero riusciti ad abbattere Macias Nguema che aveva sistematicamente fatto assassinare in maniera spesso atroce qualsiasi elemento civile o militare sospettato di voler tentare un colpo distato. La situazione economica in cui versa la Guinea Equatoriale è disastrosa, allorquando all'epoca del regime coloniale spagnolo (terminato nel 1968) era un territorio fertile e ridente, con un livello di vita per la popolazione fra i più alti del Continente africano. La produzione di cacao, principale risorsa dell'isola di Fer¬ nando Po. è caduta dalle 45 mila tonnellate antecedenti all'indipendenza a meno di 5000 tonnellate nel 1976. Nei negozi non c'7 più nulla da comperre. La carestia è generale da ormai tre anni. I Paesi socialisti con i quali il dittatore aveva firmato vari accordi di cooperazione non hanno fatto nulla o quasi per salvare l'economia dal crollo totale. I cinesi sono gli unici ad aver realizzato opere pubbliche e ad aver fornito un'efficiente assistenza sanitaria. I cubani si interessavano alla formazione militare dei giovani arruolati nella famigerata milizia del partito unico, resasi colpevole di innumerevoli esazioni, omicidi e atrocità. L'Urss Ita invaso il mare guineano con le sue moderne flot¬ te pescherecce portando via per anni enormi quantità di pesce. Le casse dello Stato sono rimaste completamente vuote anche perché Macias Nguema aveva fatto man bassa di tutta la valuta depositata nelle banche e al tesoro e l'aveva rinchiusa nei suoi forzieri personali. Si calcola che nei tre giorni seguiti al colpo di Stato, l'ex dittatore sia riuscito a far 'scomparire* circa 60 milioni di dollari. Di fronte a una tale tragedia economica, il colonnello Teodoro Obiang Nguema nuovo leader della Guinea Equatoriale, ha chiesto agli occidentali di aiutarlo, «non avendo più fiducia nei russi che hanno distrutto le risorse ittiche del Paese con la com pncità di Macias Nguema», e alla Comunità europea di inviare d'urgenza a Malabo esperti per trovare rapidamente una via d'uscita. Il commissario europeo allo sviluppo, Claude Cheysson, ha già risposto favorevolmente assicurando inoltre la giunta attualmente al governo in Guinea che Bruxelles invierà anche aiuti per nove milioni di dollari. D'accordo con la Spagna che intende fare subito qualcosa di concreto per la Guinea Equatoriale, la Cee costituirà una missione per rimettere in piedi l'amministrazione pubblica inesistente da oltre cinque anni e per rilanciare le attività industriali e commerciali completamente paralizzate negli ultimi anni della dittatura. Le iniziative comunitarie saranno agevolate dal fatto che la Guinea Equatoriale è associata alla Cee attraverso la convenzione di Lamé. Politicamente le cose vanno invece a rilento. Teodoro Obiang non ha ancora aperto le prigioni per liberare le vittime di Macias Nguema e i diversi movimenti di esiliati guineani; tra cui il «fronte di liberazione di Fernando Po» 1'«alleanza nazionale per la restaurazione democratica», e chiedono una nuova costituzione, libere elezioni e il ritorno di tuttii fuorusciti.

Persone citate: Claude Cheysson, Francisco Macias Nguema, Macias, Macias Nguema, Teodoro Obiang Nguema