Rischia di compromettere i rapporti Usa-Urss il Tupolev fermo con la ballerina del Bolscioi

Rischia di compromettere i rapporti Usa-Urss il Tupolev fermo con la ballerina del Bolscioi Bloccato ormai da più di due giorni nell'aeroporto di New York Rischia di compromettere i rapporti Usa-Urss il Tupolev fermo con la ballerina del Bolscioi NEW YORK — Continua, dopo due giorni, senza apparente possibilità di sblocco immediato, il braccio di ferro fra le autorità statunitensi e i rappresentanti sovietici per l'aereo dell'Aeroflot bloccato all'aeroporto internazionale Kennedy. A bordo si trovano 68 passeggeri, fra cui la moglie del ballerino sovietico Alexander Godunov che ha chiesto ed avuto asilo politico in Usa. Le autorità statunitensi intendo-, no accertare se la donna, anch'ella ballerina del Bolshoi. voglia ritornare in patria di sua spontanea volontà o se invece in stato di costrizione. Da parte sua la Tass parla di azione «provocatoria». A 48 ore dall'orario dì parlenza, l'aereo è sempre fer¬ mo presso la zona d'imbarco. I passeggeri e i componenti dell'equipaggio vengono riforniti di viveri freschi dai servizi aeroportuali. La vicenda rischia di avere serie ripercussioni sul piano dei rapporti Usa-Urss. Le autorità sovietiche hanno protestato e continuano a protestare energicamente per l'intervento «arbitrario». Da parte loro, dopo aver presentato una contro-protesta, i funzionari Usa non intendono recedere dal proposito di ascoltare dalla vìva voce di Ludmilla Vlasova le ragioni che la inducono a ritornare in Urss. Il rappresentante sovietico Evgeny Makeyev aveva affermato che la signora Godunov non scende dall'aereo «perchè non le l'anno a genio» le maniere dei funzionari dell'immigrazione Di diverso tenore le testi-1 monianze rilasciate dai passeggeri statunitensi — sul velivolo avevano preso posto anche 44 cittadini americani cui è stato concesso di sbarcare 10 ore e mezza dopo il mancato decollo — i quali hanno lasciato intendere che la signora Godunov è tenuta a bordo. « Una delle cose che mi ha dato fastidio — ha commentato una passeggera statunitense — è che ella fosse tenuta d'occhio mentre discuteva con noi». «Posso soltanto supporre — ha proseguito — che sia indecisa e che in realtà a questo punto non sappia veramente quello die vuole, senza poter convincere gli americani che vuole tornare in patria». In effetti, durante i colloqui avuti coi rappresentanti dell'immigrazione statunitense a bordo dell'aereo, la signora Godunov ha sempre espresso il desiderio di lasciare gli Stati Uniti, nonostante la «fuga» del marito. A Washington, i funzionari dell'amministrazione Carter hanno confermato che il governo sovietico ha presentato, nella serata di venerdì, una nota ufficiale di protesta chiedendo che l'aereo fosse autorizzato a decollare. Al dipartimento di Stato, la portavoce Mary Ann Bader Debeusscher ha affermato in maniera recisa: «L'apparecchio rimarrà a terra fino a quando non sarà trovata una soluzione soddisf aceri te alla vicenda ».

Persone citate: Alexander Godunov, Godunov, Kennedy, Ludmilla Vlasova, Mary Ann Bader Debeusscher

Luoghi citati: New York, Stati Uniti, Urss, Usa, Washington