La squadra per Valkenburg è nata all'insegna delle polemiche di Maurizio Caravella

La squadra per Valkenburg è nata all'insegna delle polemiche La squadra per Valkenburg è nata all'insegna delle polemiche Moser protesta, Saronni non è contento (però non è una «nazionale» sbagliata) Martini ha coraggio: se Baronchelli e Beccia non gli d non sarà tutta mia». Insomma, secondo Moser questa è una •nazionale* da buttare, o quasi. E anche Saronni non è del tutto soddisfatto. E' soprattutto la presenza di Baronchelli a renderlo nervoso. Non voleva Gibi in azzurro, l'aveva detto e ripetuto: «Intanto, non mi sembra che vada forte. E poi siamo sicuri che in "nazionale" rispetterebbe i compiti assegnati? Anche sul circuito del Nuerburgring aveva dei compiti precisi, invece non si è mosso». Sabato, ad Imola, quando Baronchelli scattava Saronni era pronto a riportare il gruppo su di lui. Quando invece è scattato Battaglili è parso a molti che Saronni non si sia dannato l'anima per andarlo a riacciuftare. Viene II sospetto (ma è più di un sospetto) che Saronni ad Imola abbia corso soprattutto contro Baronchelli: per impedirgli di mettersi in evidenza. Così, pensava Saronni, Martini sarà costretto a lasciarlo a casa. Evidentemente anche Gibì si è accorto ben presto di quanto stava succedendo: e infatti tra i due, in corsa, c'è stato uno scontro, pare non soltanto verbale, a quanto raccontano due testimoni oculari. E' possibile, viste le premesse, che Saronni e Baronchelli a Valkenburg diventino improvvisamente amici? Tutto è possibile, ma questa eventualità, oggi come oggi, appare poco probabile. Insomma, Martini ha sbagliato tutto? Secondo noi, chi lo accusa è in torto. Moser, andando a correre in Germania, aveva raggiunto il duplice obbiettivo di mettere in tasca valuta pregiata e togliersi dalla inevitabile «bagarre» erre accompagna la scelta degli azzurri. «Martini decida come vuole, è compito suo», aveva detto. E aveva aggiunto: «lo, casc_mai. parlerò dopo». Si sperava che fossero sussurri e non grida. Sono state grida. A Dortmund, appena ha avuto sottomano la lista degli azzurri, Moser è entrato in aperta polemica con il c. t. Martini: «Perché chiamare in 'nazionale" corridori come Beccia, Gavazzi e Baronchelli? Che cosa hanno fatto per meritarsi la promozione? Il fatto è che si è voluto accontentare il maggior numero possibile di gruppi sportivi: e allora, a che cosa sono servite le gare di selezione?». C'è la possibilità che uno dei tre (o magari anche due), venga retrocesso a riserva dopo II «frittico » che precederà la partenza per l'Olanda: Martini, in proposito, è stato chiaro. Moser invece é scettico: «Saranno confermati: perché tutti e tre verranno aiutati dai rispettivi gregari». In altre parole: verranno aiutati a far bella figura e restare titolari, ma poi a Valkenburg dovrebbero essere loro ad alutare i •capitani». E' a questo, In particolare, che evidentemente Moser non crede. E intatti ha aggiunto: «Vuol dire che io i miei gregari andrò a cercarmeli all'estero. E in caso di sconfitta la colpa Una piccola parentesi: c'è anche chi ha fatto rilevare che Moser avrà al suo fianco un solo gregario della Sanson (Masciarelli) e che Saronni ne avrà uno solo della Scic (Landoni). Ma non è colpa di Martini se Moser ha voluto portare con sè in Germania Bortolotto e Panizza, impedendo ad entrambi di disputare le gare di selezione: Martini non poteva certo promuoverli a scatola chiusa (inoltre aveva capito, come tutti, che Bortolotto e Panizza, in procinto di cambiare maglia, a Moser non erano più graditi). E anche Saronni non deve lamentarsi: se i suoi gregari abituali vanno piano — ed è dimostrato che vadano piano —, meglio scegliere gli •aiutanti* in altre squadre. Ammesso, è chiaro, che questi •aiutanti di giornata » facciano il loro dovere. E qui si innesta il discorso principale, quello più complesso. Secondo Moser questa è una "nazionale" con troppi potenziali "capitani": e i dubbi, come si è detto, riguardano soprattutto Gavazzi, Beccia e Baronchelli, perché Battaglia il posto se lo è conquistato a suon di vittorie e sulla sua convocazione non può nascere la minima polemica (in questo momento sta andando più forte di Saronni). Per quanto riguarda Gavazzi, velocista di valore ed anche in forma, secondo noi Moser non dovrebbe protestare: anche perché il bresciano sa bene che in Olanda non potrà vincere ed ha già detto che si metterà a completa disposizione della squadra. E' un corridore onesto, bisogna daranno garanzie, resteranno fuori credergli. Non è abituato a fare il gregario, ma è una garanzia. Se Martini lo avesse lasciato fuori, sarebbe stata un 'ingiustizia. Beccia e Baronchelli: Il discorso è diverso. Dice Martini: «Beccia ha caratteristiche che si adattano perfettamente a quelle del circuito di Valkenburg. Non è ancora al massimo della forma, potrebbe arrivarci durante il "trittico": se non ci arriverà, una delle riserve sarà lui». E sarà riserva, è chiaro, anche se non darà piena fiducia dal lato disciplinare. In quanto a Baronchelli, per ora più che essere stato promosso è stato rimandato: anche lui potrebbe essere •bocciato* prima della partenza. Dice Martini: «Chiamerò Moser, Saronni e Baronchelli: parlerò francamente a tutti e tre e chiederò a Gibl di mettere da parte le sue velleità personali. Se non ci saranno problemi e Baronchelli dimostrerà di essere in progresso di forma, surà confermato. In caso contrario, a Valkenburg non correrà». Alfredo Martini merita di essere creduto. L'anno scorso retrocesse nel ruolo di riserva, oltre a Bitossi che aveva problemi fisici, addirittura Felice Glmondi, 'padre nobile* del nostro ciclismo. Fu una decisione impopolare, molto coraggiosa. Perché il coraggio dovrebbe mancargli adesso? Pensarlo vuol dire mancargli di rispetto. Mii Caravella Maurizio Caravella La squadra per Valkenburg è nata all'insegna delle polemiche La squadra per Valkenburg è nata all'insegna delle polemiche Moser protesta, Saronni non è contento (però non è una «nazionale» sbagliata) Martini ha coraggio: se Baronchelli e Beccia non gli d non sarà tutta mia». Insomma, secondo Moser questa è una •nazionale* da buttare, o quasi. E anche Saronni non è del tutto soddisfatto. E' soprattutto la presenza di Baronchelli a renderlo nervoso. Non voleva Gibi in azzurro, l'aveva detto e ripetuto: «Intanto, non mi sembra che vada forte. E poi siamo sicuri che in "nazionale" rispetterebbe i compiti assegnati? Anche sul circuito del Nuerburgring aveva dei compiti precisi, invece non si è mosso». Sabato, ad Imola, quando Baronchelli scattava Saronni era pronto a riportare il gruppo su di lui. Quando invece è scattato Battaglili è parso a molti che Saronni non si sia dannato l'anima per andarlo a riacciuftare. Viene II sospetto (ma è più di un sospetto) che Saronni ad Imola abbia corso soprattutto contro Baronchelli: per impedirgli di mettersi in evidenza. Così, pensava Saronni, Martini sarà costretto a lasciarlo a casa. Evidentemente anche Gibì si è accorto ben presto di quanto stava succedendo: e infatti tra i due, in corsa, c'è stato uno scontro, pare non soltanto verbale, a quanto raccontano due testimoni oculari. E' possibile, viste le premesse, che Saronni e Baronchelli a Valkenburg diventino improvvisamente amici? Tutto è possibile, ma questa eventualità, oggi come oggi, appare poco probabile. Insomma, Martini ha sbagliato tutto? Secondo noi, chi lo accusa è in torto. Moser, andando a correre in Germania, aveva raggiunto il duplice obbiettivo di mettere in tasca valuta pregiata e togliersi dalla inevitabile «bagarre» erre accompagna la scelta degli azzurri. «Martini decida come vuole, è compito suo», aveva detto. E aveva aggiunto: «lo, casc_mai. parlerò dopo». Si sperava che fossero sussurri e non grida. Sono state grida. A Dortmund, appena ha avuto sottomano la lista degli azzurri, Moser è entrato in aperta polemica con il c. t. Martini: «Perché chiamare in 'nazionale" corridori come Beccia, Gavazzi e Baronchelli? Che cosa hanno fatto per meritarsi la promozione? Il fatto è che si è voluto accontentare il maggior numero possibile di gruppi sportivi: e allora, a che cosa sono servite le gare di selezione?». C'è la possibilità che uno dei tre (o magari anche due), venga retrocesso a riserva dopo II «frittico » che precederà la partenza per l'Olanda: Martini, in proposito, è stato chiaro. Moser invece é scettico: «Saranno confermati: perché tutti e tre verranno aiutati dai rispettivi gregari». In altre parole: verranno aiutati a far bella figura e restare titolari, ma poi a Valkenburg dovrebbero essere loro ad alutare i •capitani». E' a questo, In particolare, che evidentemente Moser non crede. E intatti ha aggiunto: «Vuol dire che io i miei gregari andrò a cercarmeli all'estero. E in caso di sconfitta la colpa Una piccola parentesi: c'è anche chi ha fatto rilevare che Moser avrà al suo fianco un solo gregario della Sanson (Masciarelli) e che Saronni ne avrà uno solo della Scic (Landoni). Ma non è colpa di Martini se Moser ha voluto portare con sè in Germania Bortolotto e Panizza, impedendo ad entrambi di disputare le gare di selezione: Martini non poteva certo promuoverli a scatola chiusa (inoltre aveva capito, come tutti, che Bortolotto e Panizza, in procinto di cambiare maglia, a Moser non erano più graditi). E anche Saronni non deve lamentarsi: se i suoi gregari abituali vanno piano — ed è dimostrato che vadano piano —, meglio scegliere gli •aiutanti* in altre squadre. Ammesso, è chiaro, che questi •aiutanti di giornata » facciano il loro dovere. E qui si innesta il discorso principale, quello più complesso. Secondo Moser questa è una "nazionale" con troppi potenziali "capitani": e i dubbi, come si è detto, riguardano soprattutto Gavazzi, Beccia e Baronchelli, perché Battaglia il posto se lo è conquistato a suon di vittorie e sulla sua convocazione non può nascere la minima polemica (in questo momento sta andando più forte di Saronni). Per quanto riguarda Gavazzi, velocista di valore ed anche in forma, secondo noi Moser non dovrebbe protestare: anche perché il bresciano sa bene che in Olanda non potrà vincere ed ha già detto che si metterà a completa disposizione della squadra. E' un corridore onesto, bisogna daranno garanzie, resteranno fuori credergli. Non è abituato a fare il gregario, ma è una garanzia. Se Martini lo avesse lasciato fuori, sarebbe stata un 'ingiustizia. Beccia e Baronchelli: Il discorso è diverso. Dice Martini: «Beccia ha caratteristiche che si adattano perfettamente a quelle del circuito di Valkenburg. Non è ancora al massimo della forma, potrebbe arrivarci durante il "trittico": se non ci arriverà, una delle riserve sarà lui». E sarà riserva, è chiaro, anche se non darà piena fiducia dal lato disciplinare. In quanto a Baronchelli, per ora più che essere stato promosso è stato rimandato: anche lui potrebbe essere •bocciato* prima della partenza. Dice Martini: «Chiamerò Moser, Saronni e Baronchelli: parlerò francamente a tutti e tre e chiederò a Gibl di mettere da parte le sue velleità personali. Se non ci saranno problemi e Baronchelli dimostrerà di essere in progresso di forma, surà confermato. In caso contrario, a Valkenburg non correrà». Alfredo Martini merita di essere creduto. L'anno scorso retrocesse nel ruolo di riserva, oltre a Bitossi che aveva problemi fisici, addirittura Felice Glmondi, 'padre nobile* del nostro ciclismo. Fu una decisione impopolare, molto coraggiosa. Perché il coraggio dovrebbe mancargli adesso? Pensarlo vuol dire mancargli di rispetto. Mii Caravella Maurizio Caravella

Luoghi citati: Dortmund, Germania, Imola, Olanda