Nel carcere di Lucca prima di esibirsi a Bussoladomani

Nel carcere di Lucca prima di esibirsi a Bussoladomani Nel carcere di Lucca prima di esibirsi a Bussoladomani Merola, core 'e Napule (trionfo anche fra i detenuti) L'Amleto in musica si sposa con Ofelia An VERSILIA — Fuori dal carcere di San Giorgio a Lucca, c'è una strana folla in attesa. Da qualche minuto giungono dall'interno rumori inusitati: si tratta di musica, di una voce possente che canta a gola spiegata e di applausi. Applausi a non finire. Si applaude anche in strada. Mezz'ora dopo il mistero è svelato: dal grande portone esce Mario Merola accompagnato dai trenta attori della sua compagnia. Avevamo cercato di Merola a Bussoladomani. dove era in programma il suo ultimo spettacolo di sceneggiata, il classico 'O zappatore, di Raffaele Mallozzi, tratto dalla bella canzone di Bovio; abbiamo scoperto che aveva rinunciato alle prove per esaudire le richieste di alcuni amici: rappresentare il suo spettacolo nelle carceri di San Giorgio in favore dei detenuti. Richiesta fatta e subito esaudita. Merola e i suoi attori hanno cantato e recitato per i detenuti, hanno offerto loro anche un bicchiere di champagne. Alla sera, spettacolo di gala a Bussoladomani, l'ultimo di una bella serie tenuta dal re della sceneggiata sotto il tendone di Bernardini. «Un successo strepitoso — dice Merola —. un successo che mi ha entusiasmato. Con tanti e tanti locali di grido aperti, con spettacoli di ogni genere programmati, con dancing, night club e teatri, 10.30 13 — 13,30 18,15 18,20 18.25 19.20 19,45 20.40 22.20 13 — 13.15 18,15 18.45 18,50 19,10 19.45 20.40 22.40 19,10 19.15 19.40 20.05 20.15 20.40 21.10 21.45 22.15 0.20 20 — 20.50 21 — 21,15 21,30 22,20 23.15 19.15 19,30 19.50 20,20 20,30 21,30 23 — 23,05 23,20 drà a Brooklyn e sarà protagoni Mario Merola con la classicsono venuti ad ascoltare la sceneggiata napoletana. E che applausi!". Non esagera. Pubblico eterogeneo, con pochi fedelissimi del «grande Mario» e tanti curiosi di tante altre città. E Mario Merola, con i suoi bravissimi collaboratori, ha ripagato questo pubblico rappresentando 'O zappatore come forse non aveva mai fatto. Risultato: sta di «Assunta Spina» con Angela Luce «La fanciulla del West» a Torre del Lago e «Nabucco» a Ravenna ce, robusta e svettante, e il cui vibrante temperamento ci hanno finalmente ripagato di troppe sopranni adulterazioni verdiane. Dunque un eccellente Nabucco — senza disturbanti' intrusioni divistiche di alcun genere, ma tutto puntato sui puri valori musicali della trascinante partitura — che ha premiato gli sforzi degli organizzatori e lascia bene a sperare per il futuro della simpatica manifestazione ravennate. Giorgio Guaterai Le «Settimane musicali» Mozart a Stresa STRESA — Sarà Mozart ad aprire e chiudere quest'anno la diciottesima edizione delle «Settimane musicali» di Stresa, in calendario dal 21 agosto al 22 settembre. Il programma di questo che è ormai considerato uno dei più prestigiosi festival musicali europei, è già stato fissato dagli organizzatori e si articolerà ancora, com'è ormai consolidata tradizione, in rassegne di «Grandi nomi» e nella presentazione di giovani concertisti vincitori di premi internazionali. Un totale di 17 concerti, di cui alcuni saranno eseguiti negli incantevoli scenari naturali delle Isole Borromee: nel salone degli arazzi all'Isola Bella e nella loggia dei giardini all'Isola Madre. L'inaugurazione è affidata alla celeberrima orchestra tedesca della Staatskapelle di Dresda, che ha inserito Stresa come unica tappe italiana nella sua tournée europea. CINEMATOGRAFI PRIME VISIONI Tre avvenimenti musicali hanno caratterizzato il fine settimana: L'Amleto di Gasparini rappresentato a Marlia, La Fanciulla del West al festival pucciniano di Torre del Lago e Nabucco alla Rocca Brancaleone di Ravenna. Mettiamo da parte la successione rigorosamente cronologica e parliamo subito dello spettacolo nella villa Reale di Marlia, una di quelle splendide ville sei-settecentesche die arricchiscono i dolci declivi della Lucchesia, proponendosi come mèta turistica e insieme di alto richiamo spettacolare. Ottima quindi l'idea di ospitarvi la prima rappresentazione mo-derna dcH'Amleto (piii propriamente Ambleto, secondo il titolo originale) di un musicista toscano (anzi genius loci essendo nato a Carnaiore), Francesco Gasparini, vissuto a cavallo tra il '600 e il 700. ■ Si tratta infatti del primo tentativo di portare nel teatro lirico l'antieroe shakespeariano. La differenza fondamentale rispetto alla tragedia originaria sta nel lieto fine che sanziona il trionfo dell'amore e della virtù, con le nozze di Amleto e Ofelia, qui chiamata Veremonda, e la punizione della fellonia impersonata da Fengone, alias Claudio. E' ovvio che operazioni del genere, a sfondo musicologico, comportino quel tanto di snobismo destinato più ad accontentare un'elite che a soddisfare bisogni realmente popolari. Né d'altra parte ci si può sempre attendere la rivelazione di capolavori nascosti. Questo Amleto non lo è, sema dubbio neppure nelle intenzioni degli audaci promotori del festival; è invece un evento culturale, che da un lato serve ad approfondire le vicende del pionierismo melodrammaturgico con specifico riferimento alla figura del Gasparini inteso come precursore di Haendel, e dall'altro offre il pretesto per esaminare il personaggio di Amleto in rapporto alla musica. L'esecuzione, affidata a un appassionato studioso come Herbert Handt e alla solida esperienza registica di Franco Enriquez, ha cercato, nel miglior modo possibile e compatibilmente con le attuali disponibilità, di soddisfare le esigenze di tecnica e di stile belcantistico, e di riprodurre il clima dell'epoca. Non tutto è filato per il verso giusto, né in orchestxa, né sul palcoscenico, ma l'insieme è sembrato decoroso, ricevendo i calorosi consensi del pubblico. Le cose migliori sono venute da Elena Zilio, brillante travesti nella parte di Amleto originariamente prevista per un ^castrato-; Carmen Lavani, deliziosa Veremonda, ed Ernesto Palacio, un Valdemaro di vibrante slancio tenorile. Cettina Cadelo, Giorgio Tadeo, Mariella Adani e il recitante Donato Castellaneta completavano la compagnia di canto. — Certo che si è avvertito un forte divario, sotto tutti gli aspetti, arrivando da Torre del Lago. Qui l'annuale rito pucciniano, sia pure travagliato da incidenti di vario genere, è stato regolarmente consumato da migliaia di appassionati convenuti da ogni parte della Toscana. A una Tosca alquanto scombiccherata che puntava sulla divistica presenza di una Scotto grintosa ma vocalmente malandata, è seguita un'assai più equilibrata Fanciulla del West, solo parzialmente guastata da un dispettoso acquazzone che pochi minuti prima dell'inizio ha messo in precipitosa fuga qualche centinaio di spettatorìinfradiciatì. Luigi Gelmetti ha diretto con una sensibilità capace di restituire, compatibilmente con la scarsa resa acustica del luogo (questo è un problema prioritario che richiede una radicale soluzione), il complesso ordito armonico di questa magistrale partitura che notoriamente manda in visibilio tecnici e musicologi. Sylvano Bussotti, dal quale ci si attende un ulteriore balzo qualitativo della manifestazione, ha adattato la sua eccellente regìa fiorentina di qualche anno fa. A buon livello di omogeneità il rendimento del palcoscenico, caratterizzato dalla presenza, nelle principali parti maschili, di un esuberante Silvano Cairoli (Rance) e di un generoso Giuseppe Giacomini (Johnson), ma dominato, alla distanza, da quella singolare figura di cantante-attrice ricca di talento che si è confermata Olivia Stapp. — Da Torre del Lago Puccini alla quattrocentesca Rocca Brancaleone di Ravenna, tramutata per l'occasione in un accogliente e acustico luogo capace di ospitare tremila spettatori, quanti cioè ne hanno visto le due recite di Nabucco, diretto con acuta sensibilità verdiana da Bruno Rigacci e inscenato da Pasquale D'Ascola su precedente disegno registico di Filippo Crivelli. Palcoscenico di prim'ordine con un acclamatissimo terzetto di protagonisti: Bonaldo Gìaìotti, costantemente attestato su posizioni di solida professionalità; Renato Bruson, sempre ammirevole nei momenti di più distesa cantabilità; la bulgara Ghena Dimitrova, la cui vo- ssica sceneggiata napoletana è stato festeggiato anche dai toscani una bella coppia di spontaneità e di genuinità napoletana". Infatti può sembrare un passo lungo, lunghissimo, passare di colpo da 'O zappatore ad Assunta Spina, ma la popolarità di Mario Merola e la simpatia di Angela Luce sono fattori estremamente positivi per un successo commerciale. pubblico in piedi ad applaudire, Merola e gli attori napoletani increduli a salutare. La sceneggiata ha vinto un'altra battaglia. Mario Merola parla sorridendo, soddisfatto di questa tournée versiliese. Soddisfatto anche di avere reso felici i detenuti del carcere di San Giorgio. «E' stato un bel pomeriggio. Per qualche ora siamo riusciti a rendere lieta la vita dei reclusi. Tutte le crìtiche che possono muovere al mio spettacolo cadono qui. Lo sento. Se basta cantare e recitare in questi luoghi per fare un po' di bene, significa che in queste sceneggiate c'è una forza, un certo valore umano-. In pochi anni, quello che a Napoli era solamente un cantante dalla voce possente, grazie alle sceneggiate è diventato un autentico signore dello spettacolo. Mario Merola ha girato sette film in brevissimo tempo: ora si appresta a qualche cosa di più impegnativo. E' stato chiamato per fare il protagonista di una «Pie-, digrotta» a Brooklyn e andrà quindi a New York nei prossimi mesi. Ma il fatto più importante è che proprio per lui, per Mario Merola. si sta allestendo la sceneggiatura di Assunta Spina in cui avrà al fianco Angela Luce. Le riprese del film inizieranno a settembre. Merola ne è incantato e orgoglioso: -E' proprio così. Io ed Angela Luce insieme nel più forte dei drammi di Di Giacomo. Merola ed Angela Luce sono Al Festival di Locarno Vince un film turco davanti all'italiano GINEVRA — Il Leopardo d'oro, il premio principale assegnato dalla giuria internazionale del 32° Festival internazionale del film di Locarno, che si è concluso oggi, è andato a II gregge del turco Zeki Okten. Il Leopardo d'argento è stato assegnato al film italiano Immacolata e Concetta di Salvatore Piscitelli, mentre il Leopardo di bronzo ha premiato il film ungherese Le haras. La giuria internazionale ha inoltre assegnato una menzione speciale allo sceneggiatore de II gregge, il regista turco Yilmaz Guney, che sta scontando 19 anni di carcere per motivi politici. • Sedici film italiani parteciperanno al prossimo Festival du Monde a Montreal, in Canada, dal 30 agosto al 9 settembre. Ecco l'elenco dei film che il delegato per l'Italia Mario Natale ha reso noto: in concorso: Corleone di Pasquale Squitieri, Dramma borghese di Florestano Vancini, La promessa di Alberto Negrin. Fuori concorso: La giacca verde di Franco Giraldo Prova d'orchestra di Federico Fellini; e II prato dei fratelli Taviani. • E' cominciata ad Erice la quinta rassegna dei film a disegni animati. Aldo Valleronl Un'idea per Paolo Grassi AMBROSIO: Il furor* della Cina colpisce ancora, Bruce Lee. ARLECCHINO: visite a domicilio, con W. Matthau, G. Jackson, col. non viet. Or,: 15,30; 17,15; 19; 20,45; 22.30. ARTISTI EROTIC CENTER: Morbosità di una orientalo, A. Charlon Viet. 18. Or.: 15; 16,30; 18; 19,30; 21; 22,30. ASTOR: Rosso nel buio, Donald Sutherland. CAPITOL: Il pianeta dell* scimmie, Charlton Heston. CENTRALE d'Essai: Mariti di J. Cassavetes. con P. Falk. B. Gazzara. Or.: 15.40:17,20; 19; 20.45; 22.30. CORSO: California 438. David Carradine. CRISTALLO: Scacco matto a Scollane! Yard, Peter Falk, Richard Basehart, Honor Blackman. Col. Non viet. Or.: 15,15; 16.55; 18,50; 20.35; 22.30. DORIA: Paura. IDEAL: Elvio II re del rock. Non viet. Or.: 15;16,55;18.45;20,35;22,30. MILANO - DOPPIA LUCE ROSSA: Le amorose notti di Ad Babà, Juda Barkan. V. 18. Apertura ore 10 del mattino. NAZIONALE: Barracuda, Crawford. Leighton. Non viet. Or.: 15; 16.45; 18.40; 20,35,22.30. OLIMPIA: Amici miei. Or 15; 17,25; 19.50; 22,15. PRINCIPE: Deep Throat, regia Gerard Damiano. Or.: 15; 16.30; 18; 19,30; 21; 22,30. ROMANO: Ultimo handicap, Matthau. Non viet. Or.: 15; 17; 18,50; 20,40; 22,30. TORINO: Odissea erotica. Viet. 18. Or 14,30; 16; 17.45; 19,10; 20.50; 22,30. VITTORIA: Attenti a quel due... ancora Insieme. PROSEGUIMENTI PRIME VISIONI SECONDE VISIONI CONTINENTAL: riposo ERBA RAGAZZI: dal 15 settembre. GIANDUJA: riapertura il 15/9. KELLER STUDIO (vie Madonna di Campagna 1, tel. 215.613): Sulle all dell'arcobaleno, regia F. Coppola, con Fred Astaire Segnalato Fac. Film arte cultura. Proiezione unica ore 20.45 al termine '-ora X: La guerra privata tra Adamo e la sete. ZONA CENTRO CABARET VOLTAIRE: -La boite del Cinema»: ore 18 (spettacoli continuati). Cinema e pornografia a grande richiesta Estasi e Telepomo lllm americani. Ingr. soci. CINE CLUB (Calandra 15, tel. 447.2868): Hard-Core n. 18. V. 18. Ingresso riservato soci L. 2000. Or.: 16,30; 18,30; 20.30; 22,30. MOVIE CLUB: chiusura estiva. REGINA: L'ammucchiata. Col. Viet. 18. VITT. VENETO - Doppia luce roesa: I peccati di una giovane moglie di campagna. Viet. 18. ZONA CROCETTA -S. RITA MIRAFIORI ADRIANO: Mash.Viet.14. VINZAQLIO: I migliori film di guerra: La regione del dannati, Jack Palance. Curd Jurgens. Or.: 20,30; 22,30. ZONA S. PAOLO AMERICA: La banda dal gobbo. T. Miliari. Vie!. 14. SAN PAOLO: La chiamavano Bilbao, Martin. Viet. 18. Nel carcere di Lucca prima di esibirsi a Bussoladomani Nel carcere di Lucca prima di esibirsi a Bussoladomani Merola, core 'e Napule (trionfo anche fra i detenuti) L'Amleto in musica si sposa con Ofelia An VERSILIA — Fuori dal carcere di San Giorgio a Lucca, c'è una strana folla in attesa. Da qualche minuto giungono dall'interno rumori inusitati: si tratta di musica, di una voce possente che canta a gola spiegata e di applausi. Applausi a non finire. Si applaude anche in strada. Mezz'ora dopo il mistero è svelato: dal grande portone esce Mario Merola accompagnato dai trenta attori della sua compagnia. Avevamo cercato di Merola a Bussoladomani. dove era in programma il suo ultimo spettacolo di sceneggiata, il classico 'O zappatore, di Raffaele Mallozzi, tratto dalla bella canzone di Bovio; abbiamo scoperto che aveva rinunciato alle prove per esaudire le richieste di alcuni amici: rappresentare il suo spettacolo nelle carceri di San Giorgio in favore dei detenuti. Richiesta fatta e subito esaudita. Merola e i suoi attori hanno cantato e recitato per i detenuti, hanno offerto loro anche un bicchiere di champagne. Alla sera, spettacolo di gala a Bussoladomani, l'ultimo di una bella serie tenuta dal re della sceneggiata sotto il tendone di Bernardini. «Un successo strepitoso — dice Merola —. un successo che mi ha entusiasmato. Con tanti e tanti locali di grido aperti, con spettacoli di ogni genere programmati, con dancing, night club e teatri, 10.30 13 — 13,30 18,15 18,20 18.25 19.20 19,45 20.40 22.20 13 — 13.15 18,15 18.45 18,50 19,10 19.45 20.40 22.40 19,10 19.15 19.40 20.05 20.15 20.40 21.10 21.45 22.15 0.20 20 — 20.50 21 — 21,15 21,30 22,20 23.15 19.15 19,30 19.50 20,20 20,30 21,30 23 — 23,05 23,20 drà a Brooklyn e sarà protagoni Mario Merola con la classicsono venuti ad ascoltare la sceneggiata napoletana. E che applausi!". Non esagera. Pubblico eterogeneo, con pochi fedelissimi del «grande Mario» e tanti curiosi di tante altre città. E Mario Merola, con i suoi bravissimi collaboratori, ha ripagato questo pubblico rappresentando 'O zappatore come forse non aveva mai fatto. Risultato: sta di «Assunta Spina» con Angela Luce «La fanciulla del West» a Torre del Lago e «Nabucco» a Ravenna ce, robusta e svettante, e il cui vibrante temperamento ci hanno finalmente ripagato di troppe sopranni adulterazioni verdiane. Dunque un eccellente Nabucco — senza disturbanti' intrusioni divistiche di alcun genere, ma tutto puntato sui puri valori musicali della trascinante partitura — che ha premiato gli sforzi degli organizzatori e lascia bene a sperare per il futuro della simpatica manifestazione ravennate. Giorgio Guaterai Le «Settimane musicali» Mozart a Stresa STRESA — Sarà Mozart ad aprire e chiudere quest'anno la diciottesima edizione delle «Settimane musicali» di Stresa, in calendario dal 21 agosto al 22 settembre. Il programma di questo che è ormai considerato uno dei più prestigiosi festival musicali europei, è già stato fissato dagli organizzatori e si articolerà ancora, com'è ormai consolidata tradizione, in rassegne di «Grandi nomi» e nella presentazione di giovani concertisti vincitori di premi internazionali. Un totale di 17 concerti, di cui alcuni saranno eseguiti negli incantevoli scenari naturali delle Isole Borromee: nel salone degli arazzi all'Isola Bella e nella loggia dei giardini all'Isola Madre. L'inaugurazione è affidata alla celeberrima orchestra tedesca della Staatskapelle di Dresda, che ha inserito Stresa come unica tappe italiana nella sua tournée europea. CINEMATOGRAFI PRIME VISIONI Tre avvenimenti musicali hanno caratterizzato il fine settimana: L'Amleto di Gasparini rappresentato a Marlia, La Fanciulla del West al festival pucciniano di Torre del Lago e Nabucco alla Rocca Brancaleone di Ravenna. Mettiamo da parte la successione rigorosamente cronologica e parliamo subito dello spettacolo nella villa Reale di Marlia, una di quelle splendide ville sei-settecentesche die arricchiscono i dolci declivi della Lucchesia, proponendosi come mèta turistica e insieme di alto richiamo spettacolare. Ottima quindi l'idea di ospitarvi la prima rappresentazione mo-derna dcH'Amleto (piii propriamente Ambleto, secondo il titolo originale) di un musicista toscano (anzi genius loci essendo nato a Carnaiore), Francesco Gasparini, vissuto a cavallo tra il '600 e il 700. ■ Si tratta infatti del primo tentativo di portare nel teatro lirico l'antieroe shakespeariano. La differenza fondamentale rispetto alla tragedia originaria sta nel lieto fine che sanziona il trionfo dell'amore e della virtù, con le nozze di Amleto e Ofelia, qui chiamata Veremonda, e la punizione della fellonia impersonata da Fengone, alias Claudio. E' ovvio che operazioni del genere, a sfondo musicologico, comportino quel tanto di snobismo destinato più ad accontentare un'elite che a soddisfare bisogni realmente popolari. Né d'altra parte ci si può sempre attendere la rivelazione di capolavori nascosti. Questo Amleto non lo è, sema dubbio neppure nelle intenzioni degli audaci promotori del festival; è invece un evento culturale, che da un lato serve ad approfondire le vicende del pionierismo melodrammaturgico con specifico riferimento alla figura del Gasparini inteso come precursore di Haendel, e dall'altro offre il pretesto per esaminare il personaggio di Amleto in rapporto alla musica. L'esecuzione, affidata a un appassionato studioso come Herbert Handt e alla solida esperienza registica di Franco Enriquez, ha cercato, nel miglior modo possibile e compatibilmente con le attuali disponibilità, di soddisfare le esigenze di tecnica e di stile belcantistico, e di riprodurre il clima dell'epoca. Non tutto è filato per il verso giusto, né in orchestxa, né sul palcoscenico, ma l'insieme è sembrato decoroso, ricevendo i calorosi consensi del pubblico. Le cose migliori sono venute da Elena Zilio, brillante travesti nella parte di Amleto originariamente prevista per un ^castrato-; Carmen Lavani, deliziosa Veremonda, ed Ernesto Palacio, un Valdemaro di vibrante slancio tenorile. Cettina Cadelo, Giorgio Tadeo, Mariella Adani e il recitante Donato Castellaneta completavano la compagnia di canto. — Certo che si è avvertito un forte divario, sotto tutti gli aspetti, arrivando da Torre del Lago. Qui l'annuale rito pucciniano, sia pure travagliato da incidenti di vario genere, è stato regolarmente consumato da migliaia di appassionati convenuti da ogni parte della Toscana. A una Tosca alquanto scombiccherata che puntava sulla divistica presenza di una Scotto grintosa ma vocalmente malandata, è seguita un'assai più equilibrata Fanciulla del West, solo parzialmente guastata da un dispettoso acquazzone che pochi minuti prima dell'inizio ha messo in precipitosa fuga qualche centinaio di spettatorìinfradiciatì. Luigi Gelmetti ha diretto con una sensibilità capace di restituire, compatibilmente con la scarsa resa acustica del luogo (questo è un problema prioritario che richiede una radicale soluzione), il complesso ordito armonico di questa magistrale partitura che notoriamente manda in visibilio tecnici e musicologi. Sylvano Bussotti, dal quale ci si attende un ulteriore balzo qualitativo della manifestazione, ha adattato la sua eccellente regìa fiorentina di qualche anno fa. A buon livello di omogeneità il rendimento del palcoscenico, caratterizzato dalla presenza, nelle principali parti maschili, di un esuberante Silvano Cairoli (Rance) e di un generoso Giuseppe Giacomini (Johnson), ma dominato, alla distanza, da quella singolare figura di cantante-attrice ricca di talento che si è confermata Olivia Stapp. — Da Torre del Lago Puccini alla quattrocentesca Rocca Brancaleone di Ravenna, tramutata per l'occasione in un accogliente e acustico luogo capace di ospitare tremila spettatori, quanti cioè ne hanno visto le due recite di Nabucco, diretto con acuta sensibilità verdiana da Bruno Rigacci e inscenato da Pasquale D'Ascola su precedente disegno registico di Filippo Crivelli. Palcoscenico di prim'ordine con un acclamatissimo terzetto di protagonisti: Bonaldo Gìaìotti, costantemente attestato su posizioni di solida professionalità; Renato Bruson, sempre ammirevole nei momenti di più distesa cantabilità; la bulgara Ghena Dimitrova, la cui vo- ssica sceneggiata napoletana è stato festeggiato anche dai toscani una bella coppia di spontaneità e di genuinità napoletana". Infatti può sembrare un passo lungo, lunghissimo, passare di colpo da 'O zappatore ad Assunta Spina, ma la popolarità di Mario Merola e la simpatia di Angela Luce sono fattori estremamente positivi per un successo commerciale. pubblico in piedi ad applaudire, Merola e gli attori napoletani increduli a salutare. La sceneggiata ha vinto un'altra battaglia. Mario Merola parla sorridendo, soddisfatto di questa tournée versiliese. Soddisfatto anche di avere reso felici i detenuti del carcere di San Giorgio. «E' stato un bel pomeriggio. Per qualche ora siamo riusciti a rendere lieta la vita dei reclusi. Tutte le crìtiche che possono muovere al mio spettacolo cadono qui. Lo sento. Se basta cantare e recitare in questi luoghi per fare un po' di bene, significa che in queste sceneggiate c'è una forza, un certo valore umano-. In pochi anni, quello che a Napoli era solamente un cantante dalla voce possente, grazie alle sceneggiate è diventato un autentico signore dello spettacolo. Mario Merola ha girato sette film in brevissimo tempo: ora si appresta a qualche cosa di più impegnativo. E' stato chiamato per fare il protagonista di una «Pie-, digrotta» a Brooklyn e andrà quindi a New York nei prossimi mesi. Ma il fatto più importante è che proprio per lui, per Mario Merola. si sta allestendo la sceneggiatura di Assunta Spina in cui avrà al fianco Angela Luce. Le riprese del film inizieranno a settembre. Merola ne è incantato e orgoglioso: -E' proprio così. Io ed Angela Luce insieme nel più forte dei drammi di Di Giacomo. Merola ed Angela Luce sono Al Festival di Locarno Vince un film turco davanti all'italiano GINEVRA — Il Leopardo d'oro, il premio principale assegnato dalla giuria internazionale del 32° Festival internazionale del film di Locarno, che si è concluso oggi, è andato a II gregge del turco Zeki Okten. Il Leopardo d'argento è stato assegnato al film italiano Immacolata e Concetta di Salvatore Piscitelli, mentre il Leopardo di bronzo ha premiato il film ungherese Le haras. La giuria internazionale ha inoltre assegnato una menzione speciale allo sceneggiatore de II gregge, il regista turco Yilmaz Guney, che sta scontando 19 anni di carcere per motivi politici. • Sedici film italiani parteciperanno al prossimo Festival du Monde a Montreal, in Canada, dal 30 agosto al 9 settembre. Ecco l'elenco dei film che il delegato per l'Italia Mario Natale ha reso noto: in concorso: Corleone di Pasquale Squitieri, Dramma borghese di Florestano Vancini, La promessa di Alberto Negrin. Fuori concorso: La giacca verde di Franco Giraldo Prova d'orchestra di Federico Fellini; e II prato dei fratelli Taviani. • E' cominciata ad Erice la quinta rassegna dei film a disegni animati. Aldo Valleronl Un'idea per Paolo Grassi AMBROSIO: Il furor* della Cina colpisce ancora, Bruce Lee. ARLECCHINO: visite a domicilio, con W. Matthau, G. Jackson, col. non viet. Or,: 15,30; 17,15; 19; 20,45; 22.30. ARTISTI EROTIC CENTER: Morbosità di una orientalo, A. Charlon Viet. 18. Or.: 15; 16,30; 18; 19,30; 21; 22,30. ASTOR: Rosso nel buio, Donald Sutherland. CAPITOL: Il pianeta dell* scimmie, Charlton Heston. CENTRALE d'Essai: Mariti di J. Cassavetes. con P. Falk. B. Gazzara. Or.: 15.40:17,20; 19; 20.45; 22.30. CORSO: California 438. David Carradine. CRISTALLO: Scacco matto a Scollane! Yard, Peter Falk, Richard Basehart, Honor Blackman. Col. Non viet. Or.: 15,15; 16.55; 18,50; 20.35; 22.30. DORIA: Paura. IDEAL: Elvio II re del rock. Non viet. Or.: 15;16,55;18.45;20,35;22,30. MILANO - DOPPIA LUCE ROSSA: Le amorose notti di Ad Babà, Juda Barkan. V. 18. Apertura ore 10 del mattino. NAZIONALE: Barracuda, Crawford. Leighton. Non viet. Or.: 15; 16.45; 18.40; 20,35,22.30. OLIMPIA: Amici miei. Or 15; 17,25; 19.50; 22,15. PRINCIPE: Deep Throat, regia Gerard Damiano. Or.: 15; 16.30; 18; 19,30; 21; 22,30. ROMANO: Ultimo handicap, Matthau. Non viet. Or.: 15; 17; 18,50; 20,40; 22,30. TORINO: Odissea erotica. Viet. 18. Or 14,30; 16; 17.45; 19,10; 20.50; 22,30. VITTORIA: Attenti a quel due... ancora Insieme. PROSEGUIMENTI PRIME VISIONI SECONDE VISIONI CONTINENTAL: riposo ERBA RAGAZZI: dal 15 settembre. GIANDUJA: riapertura il 15/9. KELLER STUDIO (vie Madonna di Campagna 1, tel. 215.613): Sulle all dell'arcobaleno, regia F. Coppola, con Fred Astaire Segnalato Fac. Film arte cultura. Proiezione unica ore 20.45 al termine '-ora X: La guerra privata tra Adamo e la sete. ZONA CENTRO CABARET VOLTAIRE: -La boite del Cinema»: ore 18 (spettacoli continuati). Cinema e pornografia a grande richiesta Estasi e Telepomo lllm americani. Ingr. soci. CINE CLUB (Calandra 15, tel. 447.2868): Hard-Core n. 18. V. 18. Ingresso riservato soci L. 2000. Or.: 16,30; 18,30; 20.30; 22,30. MOVIE CLUB: chiusura estiva. REGINA: L'ammucchiata. Col. Viet. 18. VITT. VENETO - Doppia luce roesa: I peccati di una giovane moglie di campagna. Viet. 18. ZONA CROCETTA -S. RITA MIRAFIORI ADRIANO: Mash.Viet.14. VINZAQLIO: I migliori film di guerra: La regione del dannati, Jack Palance. Curd Jurgens. Or.: 20,30; 22,30. ZONA S. PAOLO AMERICA: La banda dal gobbo. T. Miliari. Vie!. 14. SAN PAOLO: La chiamavano Bilbao, Martin. Viet. 18.