La Rai ha chiesto un aumento per il canone tv dal gennaio '80

La Rai ha chiesto un aumento per il canone tv dal gennaio '80 La Rai ha chiesto un aumento per il canone tv dal gennaio '80 ROMA — Fra i principali problemi di cui si dovrà occupare la Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai alla ripresa dei lavori, ai primi di settembre, c'è l'aumento del canone sulla televisione. In proposito è stato interpellato il presidente Mauro Bubbico. «E'evidente — ha detto Bubbico — che la Rai avverte la necessità di un aumento del canone. Chiedere in che misura è assolutamente prematuro. D'altra parte la Commissione di vigilanza esprime solo un parere; per far questo, occorrerà esaminare i bilanci dell'azienda, avere incontri con il Consiglio di amministrazione della Rai e con il ministro delle Poste. Per parte nostra cercheremo di fornire in tempi utili il nostroparere». Il canone aumenterebbe a partire dal prossimo gennaio. La Commissione di vigilanza dovrà stabilire anche il limite massimo degli introiti pubblicitari radiote- a Roma levisivi per il 1980. Questo limite deve essere stabilito ogni anno entro il mese di giugno. La Commissione di vigilanza, alla ripresa dei lavori in settembre, sarà chiamata a una serie di importanti scadenze: oltre al parere sull'aumento del canone, vi sono le dimissioni del Consiglio di amministrazione e la designazione dei nuovi membri (il mandato dei consiglieri in carica scade in dicembre), poi il varo della terza rete televisiva che inizierà le trasmissioni a metà dicembre. Bubbico ha fatto presente che è in preparazione da parte del psi una mozione sulla durata in carica del Consiglio di amministrazione: «Ce ne occuperemo in settembre, visto che siamo in carica da pochissimi giorni e abbiamo potuto convocare solo una riunione. Questo, come altri problemi, fa parte del programma che la Commissione dovrà affrontare alla ripresa dell'attività. Quanto alla terza rete — ha aggiunto Bubbico — è sicuramente uno dei punti fondamentali del servizio pubblico e in essa il rapporto con le Regioni va garantito anche attraverso la Commissione che Ita già previsto di costituire un apposito gruppo di studio». Il presidente della Commissione di vigilanza ha aggiunto che «7io7t si può più ragionare in termini di monopolio ma di servizio pubblico nazionale che convive con le emittenti private e, in un domani assai vicino, con le tras-missioni che giungeranno dai satelliti. Il servizio pubblico non è un universo a sé stante. Non possiamo guardare solo al pianeta Rai. lo spirito di sacrificio dei marinai che hanno reso possibile la lunga e faticosa missione con rinunce personali». Lo ha dichiarato l'on. Falco Accame, socialista, nel commentare un'intervista al quotidiano «Nazione» dell'on. Zamberletti. Nell'intervista, Zamberletti aveva tenuto a sottolineare che le difficoltà iniziali erano da attribuirsi alla diffidenza del governo di Hanoi, La Rai ha chiesto un aumento per il canone tv dal gennaio '80 La Rai ha chiesto un aumento per il canone tv dal gennaio '80 ROMA — Fra i principali problemi di cui si dovrà occupare la Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai alla ripresa dei lavori, ai primi di settembre, c'è l'aumento del canone sulla televisione. In proposito è stato interpellato il presidente Mauro Bubbico. «E'evidente — ha detto Bubbico — che la Rai avverte la necessità di un aumento del canone. Chiedere in che misura è assolutamente prematuro. D'altra parte la Commissione di vigilanza esprime solo un parere; per far questo, occorrerà esaminare i bilanci dell'azienda, avere incontri con il Consiglio di amministrazione della Rai e con il ministro delle Poste. Per parte nostra cercheremo di fornire in tempi utili il nostroparere». Il canone aumenterebbe a partire dal prossimo gennaio. La Commissione di vigilanza dovrà stabilire anche il limite massimo degli introiti pubblicitari radiote- a Roma levisivi per il 1980. Questo limite deve essere stabilito ogni anno entro il mese di giugno. La Commissione di vigilanza, alla ripresa dei lavori in settembre, sarà chiamata a una serie di importanti scadenze: oltre al parere sull'aumento del canone, vi sono le dimissioni del Consiglio di amministrazione e la designazione dei nuovi membri (il mandato dei consiglieri in carica scade in dicembre), poi il varo della terza rete televisiva che inizierà le trasmissioni a metà dicembre. Bubbico ha fatto presente che è in preparazione da parte del psi una mozione sulla durata in carica del Consiglio di amministrazione: «Ce ne occuperemo in settembre, visto che siamo in carica da pochissimi giorni e abbiamo potuto convocare solo una riunione. Questo, come altri problemi, fa parte del programma che la Commissione dovrà affrontare alla ripresa dell'attività. Quanto alla terza rete — ha aggiunto Bubbico — è sicuramente uno dei punti fondamentali del servizio pubblico e in essa il rapporto con le Regioni va garantito anche attraverso la Commissione che Ita già previsto di costituire un apposito gruppo di studio». Il presidente della Commissione di vigilanza ha aggiunto che «7io7t si può più ragionare in termini di monopolio ma di servizio pubblico nazionale che convive con le emittenti private e, in un domani assai vicino, con le tras-missioni che giungeranno dai satelliti. Il servizio pubblico non è un universo a sé stante. Non possiamo guardare solo al pianeta Rai. lo spirito di sacrificio dei marinai che hanno reso possibile la lunga e faticosa missione con rinunce personali». Lo ha dichiarato l'on. Falco Accame, socialista, nel commentare un'intervista al quotidiano «Nazione» dell'on. Zamberletti. Nell'intervista, Zamberletti aveva tenuto a sottolineare che le difficoltà iniziali erano da attribuirsi alla diffidenza del governo di Hanoi,

Persone citate: Bubbico, Falco Accame, Mauro Bubbico, Zamberletti

Luoghi citati: Hanoi, Roma