Gioie d'una villeggiatura con l'acqua calda a turno di Carlo Moriondo

Gioie d'una villeggiatura con l'acqua calda a turno La Val d'Aosta subisce la crisi del gasolio Gioie d'una villeggiatura con l'acqua calda a turno LA THUILE — Gli sceicchi hanno colpito ancora. Hanno colpito anche qui tra seggiovie e pinete, tra ghiacciai e camosci, al fondo della Valle d'Aosta, a La Thuile. in uno dei più grandi condomini, gremito in tutti gli alloggi. Appiccicato alla parete di fondo dell'ascensore è apparso un foglietto di carta che a molti sfugge: «Si avvertono i Sigg. Condomini die l'erogazione dell'acqua calda si attua dal venerdì pomeriggio alla domenica pomeriggio». Si sono sparse notizie strane. Tutto il condominio ha saputo in un attimo che la signora bionda del terzo piano faceva la doccia bollente tre o quattro volte al giorno (almeno cosi ha detto). E' quindi la maggiore responsabile dell'attuale carenza. E tutti hanno scoperto che l'acqua calda non è un dono della natura, ma è strettamente collegata alla presenza del gasolio e delle cisterne che lo portano. «Ho visto una dozzina di cisterne che venivano su da Prè Saint Didier — sostiene un ingegnere esperto in piastrelle —. Dove sono finite? Adesso l'amministratore mi sentirà!-. Sembra — a sentirlo — che l'amministratore si sia messo in tasca tutte le autocisterne della Valle e poi sia scomparso. In realtà l'amministratore attua una polìtica a vasto raggio: tiene il gasolio per l'inverno prossimo, quando la temperatura sarà a meno quindici gradi e se cessasse per una sola notte il riscaldamento le tubature si spaccherebbero tutte come stuzzicadenti. Cosi i Sigg. Condomini si arrendono al-, la realtà, imprecano agli sceicchi e si arrangiano. Torna all'onore delle scene il pentolino dell'acqua riscaldata sul gas, per farsi la barba. (Nelle botteghe non si trova più un rasoio elettrico). Si rivede la tinozza messa a scaldare al sole di mezzogiorno, si scende a patti con la gente del condominio di fronte, che ha l'acqua calda il mercoledì e il giovedì: ci sì scambiano docce e bagni. Altri temerari affrontano l'acqua gelata che sgorga dai rubinetti. Guance scarnificate, simili in tutto a bistecche al sangue, rivelano che si è fatta la barba con il rasoio immerso nell'acqua ghiacciata. L'ingegnere esperto in piastrelle ha detto: «Me ne infischio, io, del gasolio. Io sono un fondatore del Cai: sono abituato a fare il bagno nei torrenti». E' piuttosto improbabile che egli sia davvero uno dei fondatori del Cai, il quale è sorto nel 1862, però deve essersi immerso davvero nel bagno pieno di acqua fredda: infatti da un paio di giorni non lo vediamo più e la moglie ha chiamato d'urgenza il medico. Pare die si tratti di bronchite allo stadio acuto. Naturalmente si riparla di pannelli solari. Il professore di storia che abita al primo piano è stato visto puntare il dito verso il Sole esclaman-, do: «Energia, energia sprecata! Qualche pannello riscalderebbe tutto l'edificio». Un costruttore edile gli ha rimbeccato che occorrerebbero trecento milioni: il professore lia risposto che di milioni ne basterebbero trenta: hanno litigato e ora non si parlanopiù. Alla sera intere famiglie rientrano dai boschi dei din-1' torni dove sono andate a fare razzia di legna: arrivano tutti curvi sotto ramaglie di pino, che accese nei camini provocano un fumo infernale. I ragazzi sono sporchissimi, da capo a piedi, ci vorrebbe una doccia gigante per renderli presentabili, ma ncn si può: cosi sono gli unici felici di siffatta penuria. Ma poi viene il venerdì sera, l'erogazione riprende, le caldaie si arroventano, fiumi di acqua bollente prorompono dai rubinetti. Da ogni alloggio escono scrosci e fumi: l'intero condominio, pacificato ed unito, si immerge, si insapona, si risciacqua, si strofina, si bea nel miracolo rinnovato dell'acqua calda. In una giornata probabilmente si consuma quanto si era risparmiato in cinque giorni. Chi vuol esser lieto sia. L'amministratore è stato visto con le mani nei pochi capelli. Gli sceicchi sono dimenticati: com'è facile rendere felice l'uomo, basta un po'di acqua calda. Carlo Moriondo

Luoghi citati: La Thuile, Prè Saint Didier, Val D'aosta, Valle D'aosta