Raas domani alla Milano-Torino mentre continuano le polemiche di Maurizio Caravella

Raas domani alla Milano-Torino mentre continuano le polemiche Raas domani alla Milano-Torino mentre continuano le polemiche Certi campionati del mondo sono limpidi, o almeno cosi sembrano: vince il più forte (della stagione, o anche soltanto di «quel» giorno) e gli altri devono inchinarsi, e se proprio vogliono accusare qualcuno possono solo prendersela con se stessi. Altri campionati del mondo, invece, sono sospetti. A Valkenhurg ci sono stati patteggiamenti? Qualcuno ha offerto soldi e qualcun altro ha accettato? Le polemiche continuano e continueranno fino al congresso dell'Uci, che si terrà a Ginevra in novembre. L'avv. Maisto, presidente dell'Ucip, ha detto che in quell'occasione si farà sentire, perché «é tempo di far finire un malcostume che non giova al ciclismo*. E pare che non si riferisse soltanto alle volate banditesche, tipo quella che ha fatto perdere a Battaglin una medaglia, non importa se d'oro o d'argento. Si riferiva anche ad altro. Ad Amsterdam, dove si trova per seguire i «mondiali» su pista. Renato Di Rocco, segretario dell'Ucip, ha dichiarato: «E'forse vietato immaginare che Thurau, per come si è comportato nella volata, abbia lavorato deliberatamente a vantaggio di Raas? E' credibile che un corri¬ dore impegnato nello sprint che decide il campionato del mondo anziché spingere a fondo si giri quasi per aspettare qualcuno, come appare da certe foto nelle quali Thurau è ancora al comando?*. E ancora: «Non mi sembra neppure un'assurdità esclamare: Raas ha tolto di mezzo molto brutalmente, facendoli finire sull'asfalto, quegli avversari che non avevano accettato le sue proposte*. Sono impressioni ricavate da certe dichiarazioni che hanno fatto i corridori, anche se in via confidenziale. Lo stesso Battaglin ha ammesso che Raas avrebbe cercato, durante la corsa, di «comperare» anche lui. Thurau a Francoforte ha negato tutto: «Quanto mi avrebbe dovuto pagare Raas per farmi perdere un titolo che per me sarebbe valso un miliardo di lire?*. Abbiamo avuto conferma che Thurau. quasi sicuramente, la prossima stagione correrà su biciclette di fabbricazione giapponese ed il titolo mondiale gli avrebbe fruttato parecchi yen. Anche se i loro materiali in campo ciclistico per ora non sono competitivi dal punto di vista della qualità, le industrie del Sol Levante (una delle quali si legherebbe l'anno prossimo alla Jisboerke per fare la squadra) sarebbero disposte ad investire molti quattrini per invadere il mercato tedesco, e non solo quello. Quindi sarebbe stato più logico, in teoria, che Thurau cercasse alleati, cioè facesse offerte anziché accettarne. A Ginevra, in novembre, sarà anche opportuno parlare di calendario, perché ormai si è giunti ad un vero e proprio autolesionismo: domani si disputa la Milano-Torino (valevole per la Coppa del Mondo a squadre ed anche per il «Superprestige». mondiale a punti) e contemporaneamente vanno avanti ad Amsterdam le gare per le maglie iridate della pista. Chi è in un posto non può essere nell'altro. E Moser, che non può sdoppiarsi, alla Milano-Torino non verrà. Domani sarà in lizza Saronni e, quasi certamente, ci saranno anche Battaglin ed il neo campione del mondo Raas. Domenica, poi, con partenza da Torino ed arrivo a Novara, sì disputerà il Giro del Piemonte. Un bel weekend ciclistico, ma nel momento sbagliato. Non basta che i dirigenti del ciclismo siano sempre tutti presenti per le foto ricordo quando si vince. Maurizio Caravella _ LA STAMPA