Panatta spiega il ko

Panatta spiega il ko Panatta spiega il ko Adriano Panatta è tornato a casa dopo la sfortunata tournée in America che lo ha visto quasi sempre rapidamente sconfitto in tutti i tornei cui ha partecipato. L'ultimo episodio è di tre giorni fa, a Flushing Meadows, presso New York: una eliminazione al primo turno contro il giovane Curren, che in Italia è stata accolta con critiche. Il «numero uno» azzurro, rientrato a casa a Forte dei Marmi (dove si tratterrà una decina di giorni) non accampa scuse: «Contro Curren — dice per telefono — ho giocato male, una giornataccia delle peggiori. E' vero, a Flushing Meadows c'è la vicinanza dell'aeroporto che infastidisce, ma questo handicap valeva anche per gli altri. Debbo dire tuttavia che si sbaglia a considerare Curren come un avversario da poco. Ha vinto i campionati universitari americani, quelli che aveva vinto McEnroe l'anno scorso. Ciò significa che è, almeno, una grossa promessa». — Ma lei, in America, ha perso un po' dovunque... «E' vero, ma non ho mai potuto allenarmi come avrei voluto, perché è quasi sempre piovuto. Incominciavo bene, ma poi mi mancava il fondo. Spero di poter rimediare ora». — Pensa che il suo precario rendimento attuale possa influire anche sulla sua prestazione in Coppa Davis contro la Gran Bretagna? «Penso di no. Ora resterò qui per una decina di giorni, poi andrò a Roma agli ordini di Bergamo. Gli ho già parlato appena arrivato e so che sta cercando un buon mancino, utile per preparare lo scontro con Derck Lloyd. Ritengo di poter solo migliorare, tanto più che da ora alla Davis ci sono 15 giorni». Anche Bitti Bergamo, capi¬ lo non giocatore della Nazionale di tennis, condivide la ragionata tranquillità di Panatta. «Mi dispiace, sul plano dell'amicizia personale — ha detto «Bitti» da Genova dove lavora — che Adriano abbia perso una grossa occasione a Flushing Meadows, su campi dove pensavo che potesse fare ottime cose. Ma a parte ogni recriminazione di questo tipo, tutto finisce 1). Per la Davis non mi preoccupo assolutamente, perché c'è tutto il tempo di recuperare». •Sotto questo profilo — ha aggiunto — debbo dire, egoisticamente, che mi fa abbastanza piacere che Panatta sia stato eliminato al primo turno negli open americani. E' tornato a casa subito ed ha più tempo di allenarsi in modo razionale. Gli ho parlato appena arrivato e ci sentiremo ancora per concordare un programma preciso!». Gianni Pigliata

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