Aveva debiti a Londra per 6 miliardi l'inglese rapite a Olbia con la famiglia

Aveva debiti a Londra per 6 miliardi l'inglese rapite a Olbia con la famiglia Su Rolf Schild sconcertanti rivelazioni della stampa britannica Aveva debiti a Londra per 6 miliardi l'inglese rapite a Olbia con la famiglia Un giornale scrive: «Chiunque lo ha sequestrato, sbaglia 8e spera di ottenere un riscatto» LONDRA — Rolf Schild, l'ingegnere londinese rapito in Sardegna con la famiglia, direttore generale della società elettronica inglese «Huntleigh Group.., aveva un debito di più di tre milioni di sterline (quasi sei miliardi di lire) con una banca della «City.. La notizia, rivelata dal settimanale satirico «Private Eye», è stata ripresa e ampliata dalla stampa inglese. In particolare, il corrispondente economico della «City» di Londra del filo-conservatore «Daily Telegraph» precisa che Rolf Schild è debitore di 3 milioni 250 mila sterline nei confronti della banca d'affari «Keyser Ullman», di cui era presidente il deputato conservatore per Taunton. Edward Du Cann. Il prestito venne concesso in seguito a una trattativa con un'altra banca d'affari londinese, la «London and County Securities», che falli nel 1973, dando inizio a una grossa crisi finanziaria nella City. La «London and County» aveva acquistato una grossa partecipazione in una società privata proprietaria di beni immobili, la «Fortress Trust», di cui era direttore generale Gerald Caplan. Quest'ultimo, presidente della «London and County», si trova ora a Los Angeles e sta cercando di evitare con ogni mezzo l'ordine di estradizione giunto da Londra. Il 23 ottobre 1973. l'ing. Schild chiese in prestito 2 milioni 600 mila sterline a una consociata della «London and County» allo scopo di acquistare titoli della «Fortress Trust», per un valore di 3 milioni 400 mila sterline. Nel corso dell'inchiesta effettuata dal ministero del Commercio in seguito al fallimento della «London and County», anche Schild venne chiamato a testimoniare. In quell'occasione, egli disse di avere acquistato i titoli solo per «immagazzinarli» per conto di Caplan, il quale gli aveva promesso di_yersargli 25 mila sterline (quasi 50 milioni di lire) per il «servizio» reso. Caplan smentì successivamente quanto Schild aveva affermato e cioè di aver acquistato i titoli solo per «tenerli in caldo» per conto di Caplan. La tecnica dell'«immagazzinamento» (in inglese «warehousing») prevede l'acquisto di titoli da parte di un individuo o società attraverso un altro individuo o società (chiamati a fare la funzione di «uomo di paglia») che trattengono i titoli per conto dell'acquirente effettivo ma sotto «falso» nome. Questa pratica viene molto criticata dalle istituzioni della «City». Il prestito concesso a Schild, secondo quanto rivela la stampa britannica, venne rilevato dalla banca «Keyser Ullman» nel novembre 1973, alla quale Schild s'impegnò di restituire la somma di un milione di sterline entro la fine dello stesso mese. Ma il debito non venne mai onorato da Schild. Il debito complessivo, che con gli interessi aveva raggiunto più di 3 milioni di sterline, venne cancellato dalla «Keyser Ullman» nel 1975. La banca cercò tuttavia di recuperare in seguito almeno parte della somma. Nel suo «pezzetto» satirico dell'ultimo numero, «Private Eye» afferma: «Chiunque abbia rapito Rolf Schild in Sardegna potrebbe aver compiuto un errore se lo scopo del rapimento è una richiesta di riscatto. La "Banca Keyser Ullman" aveva prestato a Schild la somma di 3 milioni 250 mila sterline all'inizio degli Anni 70, ma cancellò tutto il debito nel 1975, cercando di recuperare il possibile dalle proprietà del miliardario esperto in elettronica». «Non si sa —precisa il settimanale satìrico londinese — quanto la banca sia riuscita a recuperare». La banca «Keyser Ullman» non ha voluto fare nessun commento in merito alla vicenda Schild. Palau - La villa dei coniugi inglesi Schild, rapiti con la figlia Annebelle lunedi della scorsa settimana {Telefoto Associated

Luoghi citati: Londra, Los Angeles, Olbia, Palau, Sardegna