Oggi Froda interrogalo a Rebibbia Si cerca un commerciante torinese

Oggi Froda interrogalo a Rebibbia Si cerca un commerciante torinese Dal giudice istruttore di Catanzaro Ledonne e dal pm Vecchio Oggi Froda interrogalo a Rebibbia Si cerca un commerciante torinese Si tratta di Giovanni Sulliotti, di 45 anni, nei cui confronti è stato emesso un mandato di comparizione - Scomparso anche l'uomo che avrebbe fornito il passaporto al neonazista DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Freda affronta oggi i magistrati di Catanzaro: l'appuntamento è fissato per le undici di mattina nel. carcere di Rebibbia dove il neofascista veneto è stato portato appena sceso dall'Hercules che lo ricondusse inltalia. •Per sentire quello che Freda ha da dire sulla fuga da Catanzaro e sugli aiuti ricevuti in America Latina sono arrivati il giudice istruttore Ledonne e il pm Vecchio. E' molto difficile che Freda risponda alle contestazioni che gli verranno fatte. Certo è che per evitare che l'interrogato¬ rio resti sul generico i magistrati hanno lavorato fino a tardi nello spoglio del materiale contenuto nelle valigie di Freda. Un mandato di comparizione è stato emesso dal giudice Ledonne, per il commerciante di prodotti farmaceutici Giovanni Sulliotti, di 45 anni, di Torino. Il commerciante sarebbe la persona che, su incarico di Marco Barnabò, avrebbe presentato Franco Freda come l'avv. Mario Vernaci Sacca, ad alcuni facoltosi personaggi italiani residenti in Costa Rica, i quali avrebbero poi aiutato il fuggiasco a farlo inserire nella vita del Paese del Centroamerlca. Sulliotti il quale, a quanto pare, attualmente si trova all'estero, subito dopo la cattura di Preda avrebbe dichiarato, com'è noto, di non conoscere la vera identità del neonazista quando lo presentò ai suoi amici del Costa Rica. Da Catanzaro si apprende intanto che Mario Vernaci, 31 anni, il giovane che avrebbe fornito il passaporto a Franco Freda per espatriare (e per questo motivo è stato colpito da mandato di cattura) sarebbe partito l'altro giorno per le vacanze con due ragazze per destinazione ignota. Lo ha riferito il padre del giovane, Francesco, pensionato del1 ' amministrazione postale. Mario Vernaci, perito chimico, si era iscritto all'università senza però conseguire la laurea. Secondo gli accertamenti fatti dalla questura di Roma, Vernaci risulta iscritto all'anagrafe di Marino, un comune a circa 30 chilometri da Roma. Il giovane, infatti, poco meno di un anno fa chiese ed ottenne la residenza nel paese, dicendo che, per motivi di studio, aveva preso domicilio presso un parente. Agenti di polizia hanno rintracciato questo parente, il quale ha detto che Vernaci è andato nella sua casa solo una volta e che poi non l'ha più visto. Questa è l'unica traccia di Vernaci trovata nel Lazio. Vernaci ha un fratello, Giuseppe, che attualmente si trova in carcere per aver preso parte tempo fa ad un clamoroso furto nell'agenzia della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania il cui bottino, tra denaro liquido e preziosi delle cassette di sicurezza, fu di cinque miliardi. Il processo ancora si deve celebrare. Mario Vernaci, il 10 ottobre del 1969, quando militava in -Avanguardia nazionale- in occasione di un comizio tenuto a Reggio Calabria dal principe Julio Valerio Borghese, fu arrestato per adunata sediziosa ed oltraggio a pubblico ufficiale. Il reato gli venne successivamente amnistiato tanto che egli risulta oggi incensurato.