La Seveso tedesca in preda al panico di Tito Sansa
La Seveso tedesca in preda al panico Tracce di tallio nelle persone La Seveso tedesca in preda al panico DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Lo scandalo del tallio, il veleno emesso dalle ciminiere di alcuni cementifici della Germania federale, si sta allargando. Non soltanto le piante e gli animali nei dintorni della fabbrica di Lengerich, in Vestfalia, sono stati intossicati: tracce del metallo sono state trovate anche nei capelli e nell'urina di diversi abitanti della zona, in cui si è diffuso il panico ed è stato costituito un Comitato di salute pubblica. Le autorità regionali hanno già preso i primi provvedimenti urgenti, mentre gli specialisti nei laboratori chimici continuano gli esami su campioni di 300 diversi tipi di piante e animali per accertare la presenza del tossico. E' stata vietata la vendita di tutti i prodotti agricoli coltivati in un territorio di 12 chilometri quadrati intorno al cementificio, è stata ordinata la macellazione di tutti gli animali e la cremazione delle loro carni, gli abitanti sono stati invitati a distruggere tutti i cibi conservati e congelati. Sei persone che negli ultimi mesi avevano constatato un'improvvisa perdita dei capelli sono state visitate, nel loro sangue sono state trovate tracce di tallio, ma in quantità non pericolosa. Alla popolazione allarmata, i medici hanno ripetuto che il tallio non si propaga per le vie respiratorie, ma soltanto attraverso l'apparato digerente, per cui l'unico rischio sono i cibi prodotti sul posto. Quanto a un pericolo genetico, che cioè il veleno faccia nascere bimbi malformati (come anni fa il talidomide), i medici non hanno saputo dare una risposta chiara. A scopo profilattico, tutte le donne incinte sono state invitate a farsi visitare. Lengerich non è l'unica «Seveso tedesca». Tracce di tallio sono state trovate anche vicino ad altri quattro cementifici in Renania e in Baviera, esami chimici sono in corso intorno ad altre dodici fabbriche che impiegano residuati di ossido di ferro, provenienti da un deposito di Duisburg contenenti scorie di tallio. Le autorità hanno invitato la popolazione a mantenere la calma, e agli allevatori e agli agricoltori hanno assicurato che otterranno risarcimenti per i danni subiti, valutati per il momento a circa due miliardi di lire. Tito Sansa
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