Sahara, una polveriera contesa da troppi Paesi
Sahara, una polveriera contesa da troppi Paesi Recrudescenza di una guerra dimenticata Sahara, una polveriera contesa da troppi Paesi Un compito ingrato, quello che Hassan II ha assegnato al suo primo ministro Bouabid e al suo ministro degli Esteri Boucetta. Dovranno convincere la più riluttante delle assemblee, quella degli ottantanove Paesi non allineati, del «buon diritto- marocchino al territorio ex spagnolo del Sahara. Una missione che chiamerà in causa, verosimilmente invano, tutte le risorse dialettiche e diplomatiche dei due inviati di Hassan. Il precedente più immediato è poco incoraggiante: al vertice recente dell'Organizzazione per l'unità africana, la diplomazia marocchina, su questo medesimo tema, fu sconfitta e isolata. La stessa Mauritania, che pure nel '76 era accorsa a dividere le spoglie dell'antico Sahara spagnolo, mutò di centottanta gradi la sua politica per concludere una pace separata con il Polisario, il combattivo «fronte» sahariano. Il Marocco reagì mandando le sue truppe ad occupare anche la parte meridionale dei territorio, quella appunto che i mauritani avevano «riconsegnato- al Polisario. Risultato: un incrudirsi della lotta per l'indipendenza, la resistenza sahariana che si permette il lusso di contrattaccare entro i confini marocchini, castigando le forze di Hassan con una sanguinosa incursione, una posizione occupata e tenuta a lungo, ottocento nemici uccisi, una quantità di materiale catturato. Adesso a Rabat si preparano le elezioni nel territorio conteso: ma anche ammesso che i guerriglieri sahariani non impediscano il voto, quale significato avranno mai i suoi risultati, in un Paese occupato da quarantamila soldati marocchini? I nodi della «missione impossibile- di Bouabid e Boucetta sono giuridici e politici. Giuridici, perché buona parte dei non allineati ha già riconosciuto la «Repubblica araba saharia- na democratica-, fondata dal Polisario nel deserto. Politici perché il grande raduno dei non allineati si svolge a Cuba, e Cuba è in questi giorni fra i bersagli polemici del re marocchino. Intervistato da Neivsweek,, Hassan ha detto che attorno all'affare sahariano ruotano tre Paesi: l'Algeria, che per prima favori l'affermarsi del Polisario, la Libia che fornisce la maggior quantità di armi. Cuba che si è preparata, afferma il re, ad una nuova spedizione africana proprio fra le sabbie del Sahara! Fra i fumi verbali della propaganda è tradizionalmente difficile scorgere i dati efettivi del problema. Eccoli, semplificati il più possibile. 1) L'ex territorio spagnolo è ricchissimo di fosfati, e questo spiega tanti premurosi interessamenti. 2) L'Algeria sogna da anni uno sbocco sull'Atlantico, e questo spiega il suo desiderio di avere fra sé e l'Oceano un Paese fidato. 3) Il Marocco ricorda, nostalgico, l'espansione meridionale delle sue antiche dinastie, e rivendica «storicamente» perfino pezzi di Mauritania. 4) Il Marocco conosce una cronica crisi economica e sociale, e si sa che le avventure guerresche oltre confine servono spesso per narcotizzare gli scontenti interni. 5) Il continente africano è da anni la posta di un gioco planetario fra Est ed Ovest, e tutti i suoi problemi, il sahariano compreso, vengono brutalmente ricondotti aquesto schema. 6) Non c'è dubbio che esista una identità sahariana, e che essa aspiri a realizzarsi come Stato: ma basta guardare i confini dell'ex colonia spagnola, cosi rettilinei, così «cartografici» per intuire che si trattò di una spartizione a tavolino, e che oggi l'identità di quel popolo, per di più tradizionalmente nomade, è costretta a riconoscersi in un quadrò fisico determinato in un altro tempo e in un altro mondo. Un ennesimo pasticcio africano, insomma, come gli altri, ben più contraddittorio delle sue semplificazioni propagandistiche. Alfredo Venturi UH HO— - I.K.I V/l/ IMI- . , —-OB<i Lahloi on' 1 ni;t.llAMH .ili Ti«»riji,„<" »^?BÌ7l MOGHHCIN /'!>,/(/, ili I Cali SAHARA Zoueroto f'DERICK MAURITANIA LA—^rNouadhibou ÒATAF1 •J— STRADE - ASFALTATE - PISTE -FERROVIE 100 200
Persone citate: Alfredo Venturi
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- La Missione reduce dal Giappone ricevuta dal Capo del Governo
- I reduci: «Non dimenticate i dispersi»
- L'autostop finisce con uno stupro
- Quanti altri Gian Sciutto?
- Ipotesi e progetti per la scienza dell'avvenire
- Un libro per ricordare quell'inverno sul Don
- Savona vuole un monumento per gli alpini caduti in Russia
- Un uomo e una donna uccisi nello stesso modo Ritrovati l'uno a frana e l'altra a Revigliasco
- L'astuto armeno Anastasio Mikoyan il solo dirigente scampato a tutte le bufere
- Dramma nella gara con la Jave
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- L'on. Amendola nuovamente ferito in un'aggressione tra Montecatini e Pistoia
- STAMPA SERA
- Auto salta la corsia Muoiono 2 fratelli
- Rubano un'auto per rincasare 4 arrestati
- Due morti e 5 feriti per un frontale
- 21 aerei nemici abbattuti nei periodo di otto giorni
- Le sorli del patrimonio artistico italiano dopo le perdite dell'alluvione di Firenze
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Annientato da Monzon abbandona la boxe
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Il giovane uxoricida e nascosto nei boschi che circondano Druent?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- Grace Kelly ha pagalo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy