Tesori d'arte a Parma dai Farnese ai Borboni

Tesori d'arte a Parma dai Farnese ai Borboni DIPINTI, MOBILI, PORCELLANE, TESSUTI Tesori d'arte a Parma dai Farnese ai Borboni e o r a e o o a a o e n PARMA — «L'arte a Parma ; dai Farnese ai Borbone»: questo il tema di una manifestazione che si preannuncia di notevole rilievo artistico e culturale anche per la cornice nella quale si svolgerà: il seiI centesco teatro Farnese nel Palazzo della Pilotta complej tamente in legno, distrutto ! dai bombardamenti e ricostruito com'era, e le ali Nord e Ovest del palazzo destinate a divenire sede definitiva della Galleria Nazionale. Quattrocento metri quaj drati di area espositiva in cui ! saranno sistemate oltre settecento opere riunite grazie ad eccezionali concessioni. Ad esempio, per la prima volta dall'unità d'Italia usciranno dal Quirinale, dove sono at-1 tualmente conservati, mobili i ! e porcellane che in origine ar a n redavano i saloni di rappresentanza e gli appartamenti privati di Don Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta figlia di Luigi XV. a Parma e a e j Colorno e-1 Altri importanti prestiti son no stati assicurati da Vienna, e dal Louvre, dagli Uffizi, da Palazzo Pitti e da numerosi collezionisti privati. La mostra, che sarà inaugurata il 22 settembre e resterà aperta per 3 mesi, registrerà un momento di particolare rilievo il giorno 14 allorché verrà visitata in anteprima dai critici d'arte partecipanti al Congresso mondiale in programma per quel periodo a Bologna. Divisa in quattordici sezioni curate da studiosi altamente qualificati, la rassegna si aprirà con le tele dello Spolverini per i festeggiamenti delle nozze di Elisabetta Farnese e Filippo V di Spagna, per continuare con i numero-: si artisti operanti a Parma nella prima metà del secolo (da Pittoni a Tiepolo, Stern, Benefial e altri) fino ai francesi che lavoravano per la Corte borbonica. La mostra dedicherà particolare attenzione anche all'urbanistica illuministica, all'attività architettonica e decorativa del Petitot. alla ri- strutturazione urbana, allaZecca e alle arti applicate. Ac- canto a circa duecento dipin- ti. per la maggior parte inedi- ì ti, figurano mobili ecclesiastici e profani, oreficerie, argenterie, tessuti, sculture lignee, 1 incisioni, progetti. Nelle manifestazioni dedicate al '700 parmense si inserisce anche una mostra intitolata «La Reggia di Colorno nel '700» e sarà inaugurata il I primo settembre nel Palazzo Ducale della cittadina posta .quasi in riva al Po. già residenza estiva dei Duchi di Parma. La rassegna prevede vari temi che investono non soltanto la produzione artistica dell'epoca, ma anche il costu- i me. la vita sociale, i sistemi di ' produzione, frutti di lunghi studi condotti da una équipe di giovani ricercatori del posto su documenti e iconografie, alla riscoperta di una storia e di una cultura. ! La scelta di Colorno come. J abituale luogo di villeggiatura della Corte ducale parmense portò a operare sul posto arti- Isti e architetti famosi e. con essi, artigiani esperti coinvol gendo anche la manodopera locale forgiatasi in tal modo in eccellenti scuole, g. c.

Persone citate: Borboni, Duchi, Elisabetta Farnese, Filippo Di Borbone, Luigi Xv, Luisa Elisabetta, Petitot, Pittoni, Stern, Tiepolo