Simonov, scrittore di guerra è morto a 64 anni nell' Urss di Lia Wainstein

Simonov, scrittore di guerra è morto a 64 anni nell' Urss Simonov, scrittore di guerra è morto a 64 anni nell' Urss MOSCA — Il romanziere. I poeta e drammaturgo, KonI stantin Simonov è morto ieri, a 64 anni. Simonov. nato nel 1915 a Pietrogrado. da ragazzo aveva fatto il tornitore nei laboratori della Mosfilm. Nel 1938 si era laureato nell'Istituto letterario Gorky di Mosca e durante la guerra era stato corrispondente al fronte del quotidiano dell'esercito. StelI la Rossa. La sua fama di scrittore è legata alle opere sulla guerra, j come / giorni e le notti, ispira! ta alla difesa di Stalingrado. [Era stato direttore di Novyj | Mir prima e dopo di Tvardovsky e direttore della Gazzetta Letteraria per quattro ! anni. Negli ultimi anni Simonov aveva commentato spesso alI la televisione i documentari ; sulla lotta agli invasori nazi- isti. Konstantin Simonov fu un rappresentante moderato dell'establishment sovietico. Cominciò a pubblicare i suoi primi poemi negli Anni Trenta, poi, all'inizio della guerra, uscirono alcuni drammi — Storia di un amore, Un ragazzo della nostra città — in cui Simonov descriveva un personaggio positivo, coraggioso e virile Mentre era corrispondente al fronte del giornale Krasnaja Zvezda, seppe conquistarsi una larghissima popolarità tra le masse con alcune raccolte di versi, Diario lirico. Con te e senza di te. Versi dal fronte, tutti composti nel 1942, anno in cui Simonov diventò membro del pcus. I Al pubblico piacque sopratI tutto la lirica Zdi menja, I (Aspettami!) rivolta alla doni na amata, che il poeta suppli\ca di restargli fedele: gli acj centi intimisti e sentimentali \in mezzo agli orrori della guerra commossero milioni di lettori. Il tema bellico diventò per Simonov una specie di leit-motiv, cui continuò a ispirarsi in molte altre opere, in primo luogo nel dramma Gente russa, scritto sempre nel 1942 e insignito del Premio statale Urss. Nel dramma successivo, Coki sarà, è affrontato il problema del reinserimento del soldato nella vita pacifica. Ma Simonov, la cui attività letteraria sembrava piuttosto stimolata che intralciata dalla guerra, subito dopo scrisse Giorni e notti, un romanzo cupo e documentario sui fatti di Stalingrado, anch'esso premiato. Lo scrittore intanto seguiva l'esercito sovietico in Romania, in Bulgaria, in Jugoslavia (dove partecipò persino alla lotta partigiana) e anaora in Polonia e in Germania, dove potè assistere alla battaglia di Berlino, tutte esperienze tosto formulate in una serie di saggi e di racconti. Un viaggio in America nel 1946 forni a Simonov l'argomento per il dram-ì ma La questione russa, in cui critica i dirigenti americani. La sua opera forse più im-\ portante, la serie di romanzi I morti e i vivi (1959), Soldati non si nasce (1963-1964) e L'ultima estate (1970-71), riprende il tema della guerra, vissuta questa volta attraverso dei personaggi attentamente caratterizzati, quali il generale Serpilin, una figura positiva, il disertore colonnello Baranov e molti eroici soldati. Benché il pubblico italiano conosca solo tre o quattro opere in prosa e una raccolta di versi di Simonov, la sua esuberante produzione include anche diversi scenari cinematografici e va tenuto presente che egli rivestì la carica di vicesegretario dell'Unione degli scrittori, che diresse la rivista Novyj Mir dal 1946 al 1950 e di nuovo dal 1954 al 1958 e inoltre, per alcuni anni, la Literaturnaja Gazeta. Nell'insieme, si può forse affermare che in questo caso lo scrittore e il personaggio ufficiale coincisero, e che ne risultò una figura ugualmente gradita alle autorità e al pubblico sovietico. Segno tangibile di tale successo è per esempio il fatto che Simonov abbia un proprio posto tra la quarantina di scrittori cui la Storia della letteratura sovietica russa abbia ritenuto opportuno di dedicare un apposito saggio, come a Erenburg, Paustovskij o Tvardovskij. Il riconoscimento è probabilmente dovuto a delle qualità peculiari dello scrittore, così definite dal critico G. Belaja: «Simonov fa parte degli scrittori capaci sia di afferrare subito l'apparizione di nuovi problemi sociali, sia di reagire in modo attivo. In Simonov forse meglio che in ogni altro il sentimento del tempo si manifesta nella tendenza a catturare la storia nei suoi aspetti quotidiani, nel suo rapido fluire. I suoi versi e drammi, i saggi e i racconti ,jer lo più seguono da vicino gli avvenimenti, talvolta li precedono e, come succede di rado, ripetono dei tratti osservati da altri». Lia Wainstein