Battaglin accusa Thurau «Era d'accordo con Raas» di Maurizio Caravella

Battaglin accusa Thurau «Era d'accordo con Raas» Olanda: delusioni e sospetti per i nostri ciclisti, buone prospettive per la Ferrari in Formula 1 Battaglin accusa Thurau «Era d'accordo con Raas» «In pratica gli ha tirato lo sprint» - Martini polemico con la giuria - Malumore dei dirigenti azzurri nei confronti di Moser DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VALKENBURG — Raas si fa spingere, Raas fa cadere Knudsen, Raas urta Battaglin e fa cadere anche lui. Raas diventa campione del mondo. Sempre l'olandese protagonista, nel bene e nel male, in un campionato del mondo che per gli azzurri si è risolto con un'altra beffa, anche se diversa da quella dello scorso anno sul Nurburgring. Secondo alcuni, Raas si sarebbe reso protagonista anche di -grandi manovre» nel finale della corsa, manovre che gli avrebbero spianato la strada verso la maglia iridata almeno quanto gliel'ha spianata la caduta di Battaglin. Può darsi che non sia vero. Ma può anche darsi che lo sia. Racconta Battaglin: -L'ho visto parlare con Thurau, e anche con i due francesi che facevano parte del gruppetto in fuga. Secondo me, Raas e Thurau erano d'accordo. Non riesco a spiegarmi in altro modo il comportamento del tedesco, che ha fatto esattamente quello che avrebbe fatto un gregario di Raas». Battaglin ricorda le ultime fasi : - Chalmel, a circa un chilometro e mezzo dal traguardo, prende il largo. Poco dopo Raas si volta e, con la ruota posteriore, urta Knudsen, che finisce a terra. Io mi trovo la bici del norvegese davanti, non riesco ad evitarla, le passo sopra, ma miracolosamente riesco a restare in sella. Willems, invece, fa un volo sull'asfalto. Lubberding è già staccato». Chalmel è al comando, può diventare campione del mondo. Battaglin però non si muove perché sa che Raas, campione locale, non può permettere che un francese quasi sconosciuto conquisti la maglia iridata proprio a casa sua. i tifosi farebbero una mezza rivoluzione. Ma invece di Raas. scatta Thurau, con l'olandese a ruota: -Se il tedesco voleva davvero vincere, non doveva commettere un errore cosi grossolano'. Thurau insiste a tirare per tutte l'ultimo chilometro, sempre con Raas a ruota, con Battaglin in terza posizione e Bernaudeau in quarta. Chalmel è ripreso, poi la sbandata di Thurau. la caduta di Battaglin urtato da Raas ed il trionfo, a quel punto facile, dell'olandese, propiziata proprio — volontariamente o involontariamente? — da Thurau. Secondo Alfredo Gios. sponsor torinese di Thurau. non c'è stata alcuna «combine»: Thurau ha gettato via il campionato del mondo correndo da pollo. Secondo Merckx. qualche sospetto è lecito. Secondo Baronchelli uRaas deve aver promesso molti soldi in giro». Secondo Battaglin, che tra l'altro accusa l'olandese di averlo fatto cadere apposta, i due erano d'accordo. Secondo alcune voci, infine, lo stesso Battaglin sarebbe stato avvicinato, in corsa, da Raas. che gli avrebbe offerto qualcosa in cambio di una -non belligeranza» allo sprint. Ricevendo un rifiuto netto, naturalmente. Altri affermano che lo stesso Thurau. in precedenza, avrebbe fatto a Willems un discorso di questo tipo: "Corriamo entrambi per la Jisboerke, cerchiamo almeno di non danneggiarci a vicenda nello sprint». Per chi avesse aiutato l'altro, ci sarebbe stato un premio. E chi doveva aiutare sarebbe stato Willems. Pare che ad alcune fabbriche giapponesi che producono bici da corsa ed accessori, e che avrebbero intenzione di invadere il mercato tedesco, un successo di Thurau avrebbe fatto molto comodo e, per «aiutare» Didl, sarebbero state disposte a spendere parecchi yen. Ma poi Willems è caduto e qualcuno dice che Thurau, da eventuale compratore, si sarebbe velocemente trasformato in venditore. Ma soltanto i protagonisti, è chiaro, sanno la verità. Ed è altrettanto chiaro che non hanno alcun interesse a renderla pubblica. Può anche aver ragione Gios. quando afferma che Thurau ha semplicemente sbagliato tutto, e non è la prima volta. E' stato il campionato dei sospetti e delle polemiche. Polemizza Martini con la giuria: -Il nostro reclamo per la caduta di Battaglin è stato respinto dopo una lunga discussione con cinque voti a favore e cinque contro: ha deciso il parere del presidente, che è un fiammingo, uno di queste parti. Siamo andati in appello, abbiamo detto: guardate con calma il filmato dello sprint al rallentatore, ci darete ragione, le scorrettezze ci sono state. Battaglin non è caduto da solo. Dopo neppure cinque minuti ci hanno risposto che anche il controreclamo era stato respinto. E' serio, tutto questo?» Le polemiche non finiscono qui. C'è un po' di malumore nei confronti di Moser: «E'andato a raccogliere soldi al Giro di Germania prima del campionato ma con i soldi ha raccolto anche la tracheite, ed i risultati si sono visti», ha commentato un membro della commissione tecnica. Moser non sta bene: la sua tracheite. acuita dal freddo di Valkenburg (nelle prime ore di corsa c'è stato vento e c'è stata an|che pioggia), potrebbe trasformarsi in una brutta bronchite. C'è chi ha consigliato a France¬ sco di stare dieci giorni a riposo E' polemico Beccia (-Se Moser non stava bene, poteva fare almeno uno sforzo per riportare il gruppetto in cui lui era con Saronni sui primi: poi avrebbe potuto anche ritirarsi») ed è polemico anche Gavazzi (.Su questo circuito, un corridore come me sarebbe servito di sicuro-). Martini, rientrato ieri in Italia con gli azzurri (oltre a Moser mancava anche Saronni, che ha voluto tornare per conto suo) dice che. se tornasse indietro, rifarebbe la stessa squadra. Se due «punte» (Moser e Saronni) non tirano in porta e la terza «punta» viene atterrata in area di rigore, lui che colpa ne ha? Maurizio Caravella

Luoghi citati: Germania, Italia, Olanda