Scheckter riceverà l'aiuto di Villeneuve? di Cristiano Chiavegato
Scheckter riceverà l'aiuto di Villeneuve? Scheckter riceverà l'aiuto di Villeneuve? Il sudafricano sta provando a Monza per il G.P. d'Italia La nostra Casa prepara una rivoluzionaria monoposto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MONZA — Si comincia a respirare aria di Gran Premio. Mentre i monzesi discutono animatamente al Bar-gelateria di via IV Novembre, proprio di fronte all'ingresso dell'autodromo, delle imprese di Jody Scheckter e Gille Villeneuve, divisi tra loro come i tifosi di Coppi e Bartali, la Ferrari è arrivata per effettuare una serie di tests con (a Michelin che dureranno fino a domani e che vedranno impegnata da stamane anche la Renault-Turbo. Una squadra di meccanici diretta da Tomaini è giunta da Maranello con una Ti tradizionale. Oggi arriveranno anche Villeneuve con l'ing. Mauro For- ghieri e probabilmente due macchine modificate, una proveniente dall'Olanda (la stessa che aveva fatto qualche giro di prova a Zandvoort) e una dalle officine modenesi. Quest'ultima vettura avrà altre sostanziali modifiche aerodinamiche e tecniclie. Il compito di fare il punto sulla situazione spetta e Scheckter, il quale nei pochi minuti a disposizione tra un giro e l'altro ha parlato della lotta per il titolo e della nuova sistemazione della pista contestata da Ecclestone. «Dopo Zandvoort — ha detto il sudafricano — mi sento più tranquillo. Temevo in Austria e in Olanda che qualcosa potesse andare male. Invece, nel bilancio delle ultime due prove sono uscito bene sia nei confronti di Laffi'- "he di Villeneuve. Il frani.. comunque, ha contenuto bene la botta, mentre Gilles è rimasto un po' più attardato. Oggi considerano il canadese tagliato fuori ma i. tematicamente è ancora dei...-o. Quindi rimane un concorrente per il titolo. Per quanto mi riguarda sono ora abbastanza ottimista. Per noi Monza dovrebbe risultare più facile che i precedenti circuiti e ancora meglio dovrebbe essere in Canada e negli Usa». Su Monza il campione della Ferrari, che è anche uno dei più influenti componenti della commissione sicurezza piloti, ha dato un giudizio positivo. «La pista ora è molto più curata — ha affermato — e mi sembra sicura. C'è soltanto qualche problema all'uscita della curva parabolica che potrà essere eventualmente risolto con uno spostamento dei guard-rails. Ieri il circuito era molto sporco e sia a Lesmo che sull'entrata dei boxes si scivolava come sull'acqua. Ritengo comunque che si possano fare tempi inferiori a quelli ottenuti da Jones (l'36"8) nelle prove della passata settimana». Scheckter non si è sbilanciato molto sulla possibile rivalità con Villeneuve. Alla Ferrari si continua a dire che i due piloti avranno sempre le stesse chances in fatto di assistenza e che fino all'ultima corsa nessuno dei due verrà considerato prima guida e avvantaggiato. La maturità dimostrata dal sudafricano tuttavia avrà il suo peso, anche perché se Villeneuve domenica non si fosse lasciato trascinare dalla voglia di vincere a tutti i costi avrebbe potuto portare via punti preziosi a Laffite con un piazzamento. Qualora Villeneuve per aiutare la squadra dovesse rinunciare a qualche ambizione personale, sarà certamente ripagato nella prossima stagione. Pare infatti che la Casa di Maranello abbia una serie di progetti in fase di più o meno avanzata realizzazione che dovrebbero garantire un futuro brillante per entrambi ipiloti. A parte lo studio dei motori turbocompressi (sono in prova sette tipi di sovralimentazione) i tecnici modenesi starebbero lavorando intorno ad una fantascientifica soluzione aerodinamica. Si tratterrebbe di una vettura con motore turbo e completamente ad -effetto suolo», che garantirebbe — sulla carta per il momento — risultati simili o superiori a quelli ottenuti dalla famosa Brabham-Alfa che vinse e fu squalificata lo scorso anno in Svezia a causa del ventilatore che aspirava l'aria sotto la macchina. Per realizzare una vettura del genere senza uscire dalle norme del regolamento tecnico, la Ferrari avrebbe in progetto una monoposto con una carenatura anche posteriore nella quale i cerchioni delle ruote funzionerebbero come aspiratori, estraendo l'aria sotto la macchina per creare una depressione quasi totale. Si tratterebbe di un progetto a scadenza non immediata ma già avanzato. Mentre sta ancora lottando per il campionato mondiale 1979, Enzo Ferrari prepara dunque per i suoi avversari un colpo da k.o., sempre che l'idea dovesse rivelarsi azzeccata e vincente. Cristiano Chiavegato
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