Ashford e Myricks talenti veri di Giorgio Barberis

Ashford e Myricks talenti veri Dopo la Coppa del Mondo l'atletica va a cercare record in quota Ashford e Myricks talenti veri La velocista ed il saltatore in lungo potrebbero cogliere a Città del Messico i frutti della loro limpida classe - Gli statunitensi si preannunciano come protagonisti olimpici Pur non facendo registrare primati mondiali, la Coppa del Mondo — che degli appuntamenti atletici è il meno eclatante in quanto ancora troppo impari sono le forze dei vari continenti — verrà comunque ricordata per aver costituito la fine di qualche mito: merito soprattutto di Evelyr. Ashford, ventiduenne californiana di forme minute (è alta 1,65 e pesa 52 kg), sposata con un giocatore di basket di oltre due metri. RayWashington. Evelyn ha infranto l'imbattibilità di Marlies Gohr sui 100 e di Marita Koch sui 200. La Ashford partecipò diciannovenne all'Olimpiade, ma lo stadio di Montreal non ne fece risaltare le qualità com'è accaduto in questa occasione: allora fu quinta sui 100 senza destare particolare sensazione. Di lei si è incominciato a parlare quest'anno quando nei campionati statunitensi è scesa sotto gli 11" nei cento. La sua azione è molto bella a vedersi, elegante e leggera: apparentemente corre senza alcuno sforzo anche quando aumenta le frequenze. Ed il suo modo di correre, anche per la differente struttura fisica, si differenzia piuttosto sensibilmente da quello delle due grandissime velociste di colore, Wilma Rudolph e Yomina Tyus, protagoniste degli Anni Sessanta, alle quali rende parecchi centimetri in altezza. Nella stagione pre-olimpica si è dunque intaccato il mito di due tedesche «che vincono sempre»: la Ashford diventa automaticamente la velocista da battere a Mosca, tanto più che è l'unica donna al mondo ad essere riuscita a scendere tanto sui 100 sotto gli 11" (10"97), quanto sulla distanza doppia sotto i 22" (21"83). E se gareggerà nei pros- simi giorni a Città del Messico. nell'Universiade. non è da escludersi che all'Olimpiade si possa presentare anche come primatista mondiale. Se !a Ashford ha creato la sorpresa più grossa, senz'altro il risultato più interessante è quello però di un altro statunitense, Larry Myricks, che saltando in lungo 8,52 senza un filo di vento ha dato una nuova dimensione all'impresa di Beamon. sulla regolarità della quale continuano a rimanere molti dubbi. Quello di Myricks è un salto che vale, comunque, il primato del mondo a livello del mare e l'Universiade — con avversari validi come Dombrowski, il giovane tedesco Est secondo a Montreal con 8,27. e lo jugoslavo Stekic i cui finali di stagione sono sempre molto buoni — potrebbe rappresentare un'ulteriore occasione di miglioramento. Non a caso si è parlato finora di due statunitensi: gli Usa si sono presentati alla Coppa del Mondo decisissimi a cogliere un prestigioso successo di squadra che suona quasi come una sfida al «resto del mondo» alla vigilia della stagione olimpica. Moses, e 10 stesso Nehemiah non sono talenti da scoprire, Sanford non ha ancora la caratura di altri sprinter «stelle e strisce» ma è senz'altro un vincente, Jacobs e soprattutto Tully, sono sempre puntuali all'appuntamento con 11 successo. Gli africani hanno impressionato nelle corse (soprattutto Maina ed Yif ter), né è novità cosi come il talento del brasiliano De Oliveira o la classe del pur appannato Harald Schmid che ha pagato le troppe gare, tutte ad altissimo livello, degli ultimi tempi. Due erano gli italiani ed en¬ trambi hanno fatto il loro dovere: Scartezzini con il terzo posto sulle siepi e la Simeoni. pur battuta, con il secondo nell'alto. Sara ha dovuto fare anche i conti con una pedana che non le consentiva il normale sviluppo della rincorsa ed, indubbiamente, l'eliminazione anzitempo della Ackermann non l'ha favorita sul piano della concentrazione. Cosi tra le due «litiganti» ha vinto Debbie Bruì, ventiseienne canadese, che gli appassionati italiani ben conoscono per averla vista spesso sulle pedane di casa nostra. Un successo «promettente» per come è stato ottenuto, che pone la Brill come maggiore candidata a diventare la terza donna al mondo capace di saltare oltre i due metri. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Città Del Messico, Montreal, Mosca, Usa