È legittimo bloccare un aereo straniero?

È legittimo bloccare un aereo straniero? Parlano esperti di diritto È legittimo bloccare un aereo straniero? DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Sulla vicenda di Ludmilla Vlasova, la ballerina del Bolscioi trattenuta con l'aereo sovietico da quattro giorni all'aeroporto di New York, abbiamo raccolto i pareri di due autorevoli giuristi. Secondo il prof. Dante Gaeta, ordinario di diritto della navigazione a Pisa, dai giornali «non appare certo lineare il comportamento» di Aleksandr Godunov che ha chiesto agli Stati Uniti «asilo per motivi non politici, ma artistici» «Solo dopo aver ottenuto l'asilo, il Godunov manifesta il dubbio che la moglie non lasci il territorio nord-americano di sua volontà: basta questo timore, che non appare almeno formalmente come una denuncia di sequestro di persona — prosegue Gaeta — perché le autorità statunìten si ritengano legittimate a intervenire e a pretendere un colloquio in separata sede». «Sul piano del diritto internazionale, specialmente dopo la Dichiarazione dei diritti dell'Uomo, non può porsi in dubbio il diritto degli Usa di intervenire per impedire che un cittadino straniero venga rimpatriato contro la sua volontà, ma per ottenere questo scopo non possono violare a propria volta il principio della libertà di navigasione secondo l'accordo stipulato fra i due Stati, impedendo all'aereo di decollare. Basterebbe lo sbarco della vittima, una volta ritualmente accertata l'infrazione, come è possibile nel caso di un aereo civile che non gode di extra-territorialità, diversamente da un aereo militare». A parere dell'avv. Anselmo Crisafulli, esperto di diritto privato internazionale, in mancanza di comunicati ufficiali o di interventi delle autorità giudiziarie «si deve ritenere che il punto di vista espresso da giornali sovietici sia rispondente alle norme generali del diritto». Crisafulli nega che esista un «diritto internazionale codificato»: è la più grave lacuna dell'Onu, a suo giudizio. «Quanto accade all'aeroporto di New York — conclude — è un esempio concreto delle carenze che si verificano quando un organismo mondiale opera in chiave di potere e non in funsione della formasione di un diritto delle genti».

Persone citate: Aleksandr Godunov, Anselmo Crisafulli, Crisafulli, Dante Gaeta, Godunov, Ludmilla Vlasova

Luoghi citati: New York, Pisa, Roma, Stati Uniti, Usa