Teheran: l'esercito ha riconquistato Saqqez I ribelli curdi: la guarnigione si è arresa

Teheran: l'esercito ha riconquistato Saqqez I ribelli curdi: la guarnigione si è arresa Teheran: l'esercito ha riconquistato Saqqez I ribelli curdi: la guarnigione si è arresa Notizie contraddittorie dalla regione in rivolta - Forse si è aperta una nuova trattativa TEHERAN — Notizie contraddittorie giungono dal Kurdistan. La scorsa notte l'agenzia Pars aveva annunciato la riconquista della città da parte dell'esercito, in seguito all'invio di una colonna corazzala di 400 uomini. Ieri il leader del Pdki (Partito democratico del Kurdistan iraniano). Abderrahman Ghassemlu. ha smentito la notizia, affermando che Saqqez è ancora, e saldamente, in mano curda. I ribelli avrebbero assalito una colonna di rinforzi, uccidendo molti uomini e conquistando sei mezzi cingolati e | artiglierie pesanti. Ieri matti- I na, la guarnigione della città, circa 700 uomini, asserragliati | da alcuni giorni nella caserma, si sarebbe arresa. 1 collegamenti telefonici con la zona sono interrotti. In una serie di dichiarazio- ni contrastanti. Ghassemlul ha affermato che i curdi «sono pronti ad una lunga guer-ì ra. Continueremo a combatte- \ re sinché la democrazia noni trionferà in tutto l'Iran e ili Kurdistan non avrà ottenuto', l'autonomia. La guerra non si fermerà a Saqqez. allargheremo il conflitto a tutto il Kurdistan sino all'Aserbaijan».\ Ghassemlu, d'altra parte, ha lascialo la porta aperta al ne- J goziato affermando che i ribelli peshmerga non vogliono battersi contro l'esercito, mal che non accettano la presenza di guardie della rivoluzione Ieri, secondo il giornale Et- I telaat. il comandante la 65 divisione che opera nell'Azerbaijan occidentale, religiosi e 1 rappresentanti curdi si sono incontrati a Teheran per discutere le condizioni della resa di Mahabad, anch'essa in | mano ai rivoltosi. Una trattativa sarebbe quindi in corso. Il leader religioso curdo. J sheikh Ezzedin Hoseini, si è dichiarato pronto al negozia- i to. precisando però di voler 1 trattare «coti i politici., piuttosto che con il clero, che è reazionario», e ha esortato il premier iraniano. Bazargan. a dimettersi «per non lasciare l un pessimo ricordo di sé nella \ storia dell'Iran». Bazargan. ! vista la grave situazione del [ Paese, ha rinunciato ad anda- ! re all'Avana alla conferenza dei Paesi non allineati. La delegazione iraniana sarà ca¬ peggiata dal ministro degli Esteri. Ibrahim Yazdi. Anche dal Khuzestan. la principale provincia petrolifera dell'Iran, continuano a giungere notizie di disordini. Khomeini ha inviato un mediatore nella regione per esaminare le rivendicazioni degli operai della raffineria di Abadan e dell'isola di Kharg. Negli ultimi due giorni sono state giustiziate altre nove persone, quattro delle quali nel Kurdistan «per collaborazionismo con i ribelli». In un discorso a qom. Khomeini ha attaccato nuovamente il Pdki. il Fronte nazionale democratico e gli intellettuali «lacchè dell'Occidente», a proposito dei quali ha detto: «Non permetterò mai che un pugno di intellettuali, di democratici e di giornalisti, in nome della libertà e della democrazia, anneghi il popolo nella corruzione e nella prostituzione. Noi spezzeremo queste penne, schiacceremo tutti questi democratici». e.st.

Persone citate: Abderrahman, Ezzedin, Ibrahim Yazdi, Khomeini, Pars