Accuse in Francia al monopolio tv

Accuse in Francia al monopolio tv Accuse in Francia al monopolio tv PARIGI — La sopravvivenza del monopolio statale della radiotelevisione potrebbe essere in Francia di breve durata: è l'impressione che gli osservatori politici ricavano dalle reazioni suscitate dall'incriminazione per violazione della legge relative a quel monopolio notificata venerdì dal giudice istruttore al primo segretario socialista Francois Mitterrand e a due parlamentari del suo partito in relazione alle trasmissioni radiofoniche «pirate» organizzate dal ps. La più significativa di tali reazioni è venuta dal delegato nazionale all'informazione del partito repubblicano — il partito del presidente della I Repubblica — Alain Madelin. il quale ha reclamato un di- | battito in Parlamento, perché «la repressione non può restare a lungo la sola replica», e ha rammentato di aver firmato con numerosi colleghi una proposta di legge «mirante ad accordare, e ad organizzare, una vera libertà nel campo radiotelevisivo». Ad una riforma liberale della legge sembrano ormai favorevoli anche i neogollisti. Quanto ai comunisti che vogliono evitare «un'anarchia radiotelevisiva all'italiana». essi sono ancora esitanti. Il partito socialista, che intende trasformare il processo a Mitterrand in un processo «agli abusi del presidente della Repubblica e del governo» in materia di informazione, si ripromette intanto di organizzare nuove trasmissioni «pirate». (Ansa)

Persone citate: Alain Madelin, Francois Mitterrand, Mitterrand

Luoghi citati: Francia, Parigi