Sempre più sicure le «due ruote»

Sempre più sicure le «due ruote» Moto - Gomme, freni, sospensioni al centro dell'attenzione dei tecnici Sempre più sicure le «due ruote» Anche nella motocicletta, tome nell'automobile, l'attenzione dei tecnici è rivolta al miglioramento del coefficiente di sicurezza generale. Per quanto nella moto non si possa parlare di sicurezza passiva (la minimizzazione dei danni provocati al pilota dallo stesso veicolo), giacclié di rado si verificano interazioni traumaticlie fra macchina e conduttore in caso di urto o cadute, mollo si è fatto e si sta facendo nel settore della sicurezzaattiva. Tale settore è dedicato a incrementare l'efficienza dei veicoli e a ridurre quindi la possibilità tecnica di un incidente. L'ottimazione di rendimento di freni, sospensioni, pneumatici, l'affidabilità del motore e delia trasmissione, il miglioramento delle condizioni di comfort di pilota e pas¬ seggero, la loro protezione dal freddo e dalle intemperie, sono i punti base su cui lavorano gli sp ~cialisti delle Case. Ad esempio, i pneumatici moderni per motocicletta hanno raggiunto, con l'aiuto delle competizioni, prestazioni tali da assicurare coefficienti di aderenza al terreno superiori addirittura all'unità e possibilità di piega in curva ad angoli superiori anclie ai 450. Questo limite fino a qualche anno fa era riservato soltanto ai bolidi da Gran Premio. Anche i freni, ormai generalizzati a disco con comando idraulico, hanno prestazioni di assoluta sicurezza. Una motocicletta lanciata a 160 all'ora si arresta in condizioni di normale aderenza in meno di 110 inetri, uno spazio d'arresto da fare invidia a molte auto La ricerca di miglioramento della sicurezza attiva non si ferma soltanto alla affidabilità tecnica del mezzo. La strumentazione di bordo, le spie di servizio, la praticità dei comandi a mano e a pedale mettono il pilota in condizioni di guida rilassate e serene, condizione prima per una marcia menorischiosa. Nessun fattore è stato trascurato: anche gli indicatori di direzione sono oggi dotati di un dispositivo automatico per lo spegnimento e il comando di «sprazzo-luci» è ormai universalizzato. Una Casa ha addirittura congegnato le proprie macchine in modo che le luci siano sempre accese, giorno e notte: è dimostrato che la moto nel traffico è più visibile. Non dimentichiamo poi i vari dispositivi di sicurezza ormai normali: l'avvisatore acustico o luminoso che avverte se la stampella laterale di appoggio è rimasta aperta alla partenza; l'interruttore di emergenza sul lato destro del manubrio per spegnere il motore con immediatezza senza disinserire la chiave quadro; il proiettore anteriore di grandi dimensioni e potenza luminosa; le pedane ripiegabili o l'antifurto ad inserimento automatico. Progressi notevoli sono stati compiuti inoltre nello studio della posizione in sella. Le selle sono dimensionate e imbottite in modo ottimale anche per diverse ore di guida, le pedane di appoggio isolate dalle vibrazioni e posizionate correttamente (in qualche caso addirittura regolabili). Guido Rosani

Persone citate: Guido Rosani