Consumi modesti, confort, affidabilità di Gianni Rogliatti

Consumi modesti, confort, affidabilità Consumi modesti, confort, affidabilità Queste le strade scelte dai costruttori per stare al passo con i tempi - Gli sviluppi della tecnica Alla "vigilia delle rasegne autunnali dell'auto il panorama tecnico si profila molto interessante. Tutte o quasi le maggiori Case costruttrici presenteranno nuovi modelli al Salone di Francoforte. Tra le novità, naturalmente sarà in primo piano la nuova Lancia Delta, che si propone (nel modo giusto ed al momento giusto) come il connubio ideale tra il confort e l'eleganza di una grande vettura e le dimensioni e quindi i consumi di una macchina media. Infatti, il problema più importante della motorizzazione di oggi e di domani è quello di usare meno carburante di quanto non sia stato fatto finora, e ciò non tanto perché il petriolio scarseggi, ma piuttosto perché esso sarà sempre piùcaro. Quindi, fermo restando il diritto all'uso dell'auto privata (in vista anche delle carenze del trasporto pubblico), ogni vettura deve consumare un po' meno. I sistemi per raggiungere tale scopo sono svariati: uno è appunto quello di sostituire le auto di lusso con altre che siano ugualmente valide, ma più piccole, come è il caso della Lancia Delta. Un altro metodo è quello che stanno affrontando tutti i costruttori: ridurre il consumo specifico dei motori. Allo scopo i tecnici ricorrono a sistemi più raffinati di accensione elettronica (la maggior parte dei nuovi modelli ne viene dotata) e a impianti di iniezione in grado di dosare in modo migliore la benzina. Ormai ci si avvia all'era del calcolatore di bordo per il controllo totale del motore, e quella che fino a qualche anno fa poteva anche essere considerata una curiosità tecnica è oggi una necessità per risparmiare. Citroen sulla Visa e Bmw sulla nuova berlina della serie 7 hanno già applicato un dispositivo elettronico digi tale per l'accensione. Un'altra possibile strada è data dal turbocompressore. Quando si consideri che normalmente si usa solo una parte della potenza di un motore, mentre la potenza massima viene richiesta per accelerazioni o per sorpassi, appare superfluo realizzare motori troppo grandi e quindi pesanti. Un «due litri» sovralimentato può fornire oggi gli stessi cavalli dì un « tre litri» aspirato, sema problemi come è dimostrato dai modelli di serie che già ne sono dotati (Alfa Romeo Turbodelta, Saab Turbo e Porsche 924). E' probabile che presto anche altre marcile adotteranno il turbo sui modelli di loro produzione. Lo farà certamente la Renault, visti i successi della monoposto francese in Formula 1. Va inoltre ricordato che una speciale versione della R 5 sovralimentata fu presentata a Parigi un an nofa. Miglioramenti importanti anche nella strumentazione, con l'aiuto — come al solito — dell'elettronica. E' naturale dato che l'automobile diventa seppre più complicata è necessario ideare sistemi di controllo più raffinati, ma anche più semplici dal punto di vista dell'attenzione del guidatore. Quindi, accanto agli strumenti ed alle spie convenzionali, ci saranno strumenti elettronici e dispositivi di segnalazione di ogni possibile anomalia. Il tutto permetterà di evitare guasti più gravi. Le maggiori industrie del settore sonoallavoro. Automobili più complicate e più care, ma anche automobili che durano di più. In que- sti anni molto è stato fatto per eliminare il fenomeno della corrosione delle lamiere, in modo da garantire la solidità delle carrozzerie portanti per un maggiore periodo di uso. Altri elementi che concorrono alla accresciuta longevità delle vetture sono i sistemi frenanti a doppio circuito (con spie dì cattivo funzionamento), i quali consentono dì viaggiare più sicuri; gli impianti dì accensione senza manutenzione; il miglioramento generale della tecnologia del motori. Anche le batterie sono state migliorate, come lo provano i nuovi tipi a lunga vita e ad energia sigillata, cioè senza tappi per il rabbocco dell 'acqua distillata. Sono solo alcuni casi, ma l'elenco potrebbe essere allungato. Si consideri, ad esempio, l'impiego di materie plastiche «su misura» per una infinità di parti meccaniche ed estetiche delle vetture. In sostanza, l'industria dell'auto si affaccia agli anni Ottanta in piena efficienza, sia pure con la consapevolezza che in futuro taluni mercanti non saranno tanto facili da servire. Ma il problema riguarda tuttii costruttori. Gianni Rogliatti

Luoghi citati: Francoforte, Parigi