Goldmann «è pronto» a incontrare Arafat

Goldmann «è pronto» a incontrare Arafat Il discusso esponente del sionismo Goldmann «è pronto» a incontrare Arafat DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TEL AVIV — Nahum Goldmann, l'ottantacinquenne ex presidente dell'organizzazione sionistica mondiale e del Congresso mondiale ebraico, ha dichiarato di essere pronto a incontrare Yasser Arafat e in qualsiasi città europea. Smentendo parzialmente la notizia pubblicata dal New York Times, il più anticonformista dei leaders israeliani ha dichiarato ieri in un'intervista telefonica alla radio, da Bad Reichenall, dove si trova, di non aver chiesto nessun colloquio al capo dell'Olp e che non c'è stata nessuna proposta formale in proposito, ma di essere pronto a inj contrarlo se gli amici americani ed europei che da tempo suggeriscono questo incontro 10 predisponessero. Ha aggiunto che tra i fautori c'è anche un membro dell'amministrazione americana che non ha voluto nominare. A questo proposito, ha precisato di disapprovare l'atteggiamento del governo israeliano che rifiuta qualsiasi contatto con gli esponenti dell'organizzazione per la liberazione della Palestina e ha dichiarato che molti uomini politici di Paesi che hanno ottenuto l'Indipendenza, a cominciare da Jomo Kenyatta, erano considerati terroristi. Ha anche criticato l'amministrazione americana per aver evitato finora contatti con l'Olp. Goldmann ha aggiunto di aver dato le dimissioni da tutte le cariche che ricopriva per essere libero d'incontrare chi vuole, come vuole e quando vuole, e ha affermato di averne dato notizia al capo del governo oltre sei mesi fa. Ha precisato che terrà informato 11 primo ministro di ogni eventuale incontro, ma non chiederà nessun permesso perché si considera un libero e privato cittadino che rappresenta soltanto se stesso. Si ricorda a questo proposito che negli Anni Sessanta era stato predisposto, con l'intermediazione di uomini politici europei tra cui il maresciallo Tito, un incontro con Nasser che poi non ebbe luogo anche per l'intervento di Golda Meir, che vi si oppose decisamente. Richiesto dal corrispondente della radio israeliana cosa pensa di poter discutere con Arafat, ha detto che gli chiederebbe di sospendere qualsiasi attività terroristica, di riconoscere l'esistenza di Israele entro confini sicuri e stabiliti e che per contro sosterrebbe l'esigenza che lo Stato ebraico riconosca i diritti legittimi dei palestinesi e delle loro organizzazioni. g- r.

Persone citate: Arafat, Golda Meir, Jomo Kenyatta, Nahum Goldmann, Nasser, Yasser Arafat

Luoghi citati: Bad Reichenall, Israele, Palestina, Tel Aviv