Scoperta una bomba sulla, ferrovia a Imperia: poteva fare una strage?

Scoperta una bomba sulla, ferrovia a Imperia: poteva fare una strage? In località Barbarossa, vicino alla stazione di Porto Maurizio DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE IMPERIA — Un attentato alla linea ferroviaria GenovaVentimiglia è fallito per caso a Imperia. Lungo la massicciata, in località «Barbarossa», a un paio di chilometri dalla stazione di Porto Maurizio, è stata trovata una bomba inesplosa. Era stata munita di due micce ma entrambe si sono spente prima di arrivare alla fine. La scoperta è stata fatta nel pomeriggio di martedì verso le 15, da un guardalinee che controllava il tracciato. L'attentatore avrebbe avuto quasi 24 ore per agire: i controlli, infatti, avvengono una volta al giorno. Sul posto sono subito accorsi funzionari di polizia, il prefetto, artificieri. Gli inquirenti non hanno voluto fornire ulteriori notizie e mantengono le indagini nel riserbo più stretto. Comunque, secondo una prima e sommaria ricostruzione, l'ordigno potrebbe essere stato collocato tra i binari già nella serata di lunedi. Obiettivo dell'esplosione avrebbe potuto essere il «rapido» delle 20 diretto da Ventimi glia a Milano, in questo periodo affollato dai turisti Sempre secondo una ricostruzione ufficiosa, gli attentatori erano almeno due. Uno si' è fermato su un piazzale lungo l'Aurelia, cosi da poter controllare il traffico stradale e, dall'alto, l'arrivo del convoglio per avvertire il complice e dargli il «via» all'innesco della miccia. Si esclude in modo assoluto il gesto di un folle. Gli inquirenti hanno attribuito all'episodio una impronta terroristica e ora si vagliano i legami che questo fatto ha con altri avvenuti recentemente nella zona. C'è chi dice che. in caso di esplosione della bomba, il treno avrebbe potuto precipitare sugli scogli e poi in mare e le vittime sarebbero state moltissime: gli esperti della questura negano che l'attentato avrebbe potuto avere tali dimensioni; anzi, minimizzano l'accaduto e affermano che la carica non sarebbe stata sufficiente. Il vice questore D'Agostino, che dirige la Digos. esclude che, in caso di esplosione, fosse possibile il deragliamento di un convoglio. «L'ordigno è stato trovato a una certa distanza dai binari — ha detto —, la carica era debole, si trattala di una bomba rudimentale. Non avrebbe potuto spaccare le traversine». Il questore dottor Maugeri ha aggiunto: «Si tratta più che altro di un'azione dimostrativa». Ma la cautela degli inquirenti, forse la loro volontà di non creare allarmismi, lasciano aperta la strada a molti dubbi sulle dimensioni del fallito attentato. Secondo alcune voci, il guardalinee (di cui viene taciuto il nome) avrebbe trovato accanto ai binari una scatola di conserva contenente quattro candelotti di dinamite innescati con le due micce: in tutto circa mezzo chilo di esplosivo. L'uomo avrebbe raccolto l'ordigno e l'avrebbe scagliato lungo la scarpata, poi avrebbe dato l'allarme per telefono. Ma non è solo la potenza della carica a lasciare perplessi. Il luogo prescelto fa sospettare che le intenzioni fossero più gravi di quanto la polizia lascia credere. In località «Barbarossa» i binari corrono su una striscia di terra molto stretta, a fianco c'è una scarpata a sette, otto metri sul livello del mare. Se una traversina fosse stata divelta, il convoglio avrebbe potuto precipitare tra gli scogli sottostanti. Imperia è stata negli ultimi tempi teatro di parecchi attentati: qualche tempo fa fu fatta saltare l'auto del segretario della Cgil edili. Fulvio Lanterni, fu incendiata la villa dell'industriale oleario Jacassi, si parlò di minacce delle Br all'allora sindaco (ora parlamentare de) Alessandro Scajola. venne appiccato il fuoco allo studio del neuropsichiatra Vittorio De Carolis, presidente dell'Ordine provinciale dei medici. Recentemente, dopo una manifestazione di piazza di «autonomia», furono lanciate bombe molotov contro una colonna della Celere che rientrava a Genova, a tarda sera, dopo il servizio prestato a Imperia. Una serie di fatti e violenze che si sono conclusi con gravi danni materiali ma per fortu na sempre senza danni alle persone. Ora viene trovato un ordigno esploso sui binari della Genova-Ventimiglia. Esiste il timore che questo episodio sia indicativo di un terrorismo che cambia anche qui. E' inevitabile ricordare l'incubo mai spento dell' «Italicus ». Marco Neirotti Scoperta una bomba sulla, ferrovia a Imperia: poteva fare una strage? La polizia lo nega: «L'ordigno era debole e distante dai binari» - C'è chi dice, invece, che contenesse mezzo chilo di dinamite - Forse collocato sulla linea al passaggio del rapido per Milano Alassio. Benito Feroldi e Parajjosta cinturata u Capo Cervo

Luoghi citati: Genova, Imperia, Milano