Cinque ragazzi tedeschi inerti sfracellati mentre tentane una scalata sai Sassolungo di Enzo Pizzi

Cinque ragazzi tedeschi inerti sfracellati mentre tentane una scalata sai Sassolungo Terribile sciagura alpinistica provocata dall'imprudenza sulle Dolomiti Cinque ragazzi tedeschi inerti sfracellati mentre tentane una scalata sai Sassolungo Un altro è rimasto ferito - I giovani, dopo essere rimasti incrodati per una notte, hanno perso rorientamento - Hanno cercato la via del ritorno ma, uno dopo l'altro, sono precipitati DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BOLZANO — L'imprudenza, l'inesperienza e la mancanza di un adeguato equipaggiamento sono le cause della morte di cinque ragazzi bavaresi tra i 14 e 16 anni, periti sulle erode del gruppo del Sassolungo che domina la Valle Gardena. Unico superstite della tragedia — che non ha precedenti a memoria d'uomo in Alto Adige — è un giovane salvato dalle squadre di soccorso dei «Catores» e dell'.Alpenverein» e trasportato al fondo- valle da un elicottero del IV Corpo d'Armata che dopo l'allarme, dato alle 12 di ieri, ha sorvolato la zona ed è riuscito ad avvistarlo. I sei ragazzi erano giunti in treno venerdì scorso con altri due compagni da Hallstadt per trascorrere un periodo di ferie in montagna ed avevano raggiunto insieme la zona di Passosella dove avevano piantato una tenda con l'intenzione di compiere alcune scalate sulle vette dolomitiche. Addestrati nella palestra di ueddtlszmcmdsqgd una scuola alpinistica tedesca ed allenati a compiere anche difficili evoluzioni, non si rendevano purtroppo conto che tra l'addestramento teorico e le difficoltà pratiche di una scalata alpinistica le differenze sono a volte enormi. Per questa ragione ieri mattina erano partiti con la certezza di poter scalare facilmente la rampa dello spallone del Sassolungo che presenta soltanto difficoltà di terzo e, quarto grado. Mentre due ragazzi erano rimasti alla base della parete, gli altri avevano iniziato l'ascesa anche se privi di una completa attrezzatura ed in breve tempo avevano incontrato serie difficoltà sa pericolosi camini ghiacciati, erode e insidiosi precipizi.. Dopo alcune ore gli inesperti escursionisti hanno perduto l'orientamento anche a causa di alcuni banchi di nebbia che li avvolgevano e si sono finalmente decisi a tornare indietro. Sulla via del ritorno hanno però sbagliato strada e cosi, quando è sopraggiunta la sera, si sono trovati in un profondo canalone ghiacciato. Nessuno ha udito le loro invocazioni di aiuto. Sono stati costretti perciò a trascorrere la notte all'addiaccio senza essere dotati di sacchi a pelo e in condizioni di costante perico' A questo punto, forse, la paura ha avuto un peso determinante. Il panico è aumentato e ad uno ad uno, a a i a e a e, e o à brevi intervalli di tempo, i cinque ragazzi, anche perché erano stremati, sono precipitati sul ghiaccio nel fondo del canalone sfracellandosi sulle rocce. La tragedia è avvenuta sotto gli occhi inorriditi dell'unico sopravvissuto che è miracolosamente riuscito a mantenersi aggrappato ad uno spuntone di roccia. I militari dell'elicottero che ieri mattina ha trasportato sul posto le guide alpine sono riusciti ad avvistare, oltre al superstite, anche due cadaveri, mentre gli altri tre sono stati ritrovati dai soccorritori che li hanno pietosamente composti in attesa di trasportarli questa mattina nel fondovalle. Enzo Pizzi

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