Un altro arresto nella gang della droga che ha fatto uccidere i due carabinieri

Un altro arresto nella gang della droga che ha fatto uccidere i due carabinieri Il giudice ha spiccato il settimo mandato di cattura E' un giovane di 24 anni, accusato di associazione per delinquere - Scarcerato invece per mancanza di indizi l'operaio accusato del rapimento dell'industriale Francesco Stola Ancora un anello alla catena che unisce gli uomini arrestati per traffico di droga e armi e per l'uccisione dei due carabinieri di Moncalieri Giuseppe Terminiello e Tonino Gubbioni. Ieri agenti della squadra mobile hanno infatti arrestato Rocco Martelli, 24 anni. E' stato preso nella sua abitazione di via C. Pisacane 15 e portato alle Nuove dove oggi lo interroga il sostituto procuratore Sorbello che aveva spiccato il mandato di cattura. Per ora il giovane è indiziato di associazione per delinquere, una imputazione che lo lega a filo stretto con il clan dei catanesi. ossia con grossi nomi della malavita trapiantata a Torino. Nomi che abbiamo già fatto: i fratelli Sebastiano e Carmelo Messina, i fratelli Francesco e Santo Miano, il presunto trafficante d'armi Claudio Franco, Alfonso Cammarata. A costoro come è noto, faceva da tramite un collega dei carabinieri uccisi, quell'Antonio Chessa che con colpevole incoscienza informava dall'interno della caserma di Moncalieri la gente del «clan» dei movimenti delle radiomobili e delle azioni a cui erano comandati i colleghi. Una delle soffiate ha mandato incontro alla morte Gubbioni e Terminiello che stavano per smascherare gli organizzatori del traffico della droga, ammazzati da Salvador Farre Figueras (già condannato per questo all'ergastolo). Quale ruolo invece abbia avuto il Martelli lo sapremo dopo .che il magistrato lo avrà sentito. * Carmelo Trichilo, 32 anni, l'operaio arrestato il 3 agosto scorso dai carabinieri perché ritenuto il «basista» nel rapimento di Francesco Stola è stato scarcerato per insufficienza di indizi.il provvedimento è stato preso ieri dal giudice istruttore Oggè che conduce l'inchiesta sul sequestro dell'industriale rapito un anno e mezzo fa davanti alla sua fabbrica in via La Thuile71. Il Trichilo, dipendente della ditta «Alfredo Stola & figli» era stato per qualche tempo l'intermediario tra i rapitori e la famiglia del sequestrato. Era stato proprio lui a consegnare nel giugno dello scorso anno a uno dei fratelli l'orologio dell'industriale per dimostrare che Francesco Stola era ancora vivo. Quando però gli Stola chiesero una prova più convincente i contatti si interruppero e da allora (ottobre '78) non s'è saputo più nulla dello scomparso. Venti giorni fa Trichilo, difeso dagli avvocati Albanese e Ciafardo, è incriminato di concorso nel sequestro. La sua assenza dal lavoro il giorno del rapimento, l'amicizia con Altomare (noto come mediatore per il sequestro di Giorgio Garberò, nipote di Pianelli e altri rapimenti e sul quale pendono ora 4 mandati di cattura, uno anche per la vicenda Stola, n.d.r.) sembravano indizi sufficienti di colpevolezza. Si è accertato invece che quan- o i a o o a o o i l i . - do Stola fu sequestrato, Trichilo era andato ad un funerale e che erano stati proprio gli Stola (e lo hanno confermato al giudice) a sollecitare il suo intervento come mediatore. #Un altro spacciatore di droga è stato arrestato dai carabinieri della compagnia San Carlo impegnata da tempo nella lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti nel centro cittadino. Si tratta di Franco Antoniali, 24 anni, residente in via Sineo 5/bis. Al suo nome i carabinieri del capitano Ambrosio sono arrivati grazie alle testimonianze di numerosi drogati suoi abituali «clienti». Il sospetto che fosse uno spacciatore era venuto ai militari quando, alcuni giorni fa. l'Antoniali venne fermato durante una retata nel centro cittadino e venne scoperto con una carta d'identità, non sua. nascosta negli slip. Questa è. infatti, una tecnica usata dagli spacciatori per riscuotere i soldi dai «clienti» che, momentaneamente, non possono pagare la «roba». Gli verrà restituito quando assolverà al suo debito. Ieri una perquisizione nell'appartamento dell'Antoniali ha dato i risultati sperati. E' stato scoperto, assieme ad un amico, mentre si stava iniettando una dose di eroina e, nascoste in casa, altre tre dosi di «divina». 30 grammi di hashish libanese e un bilancino di precisione per tagliare la droga. Anche l'Antoniali come molti altri spacciatori arrestati, figura come «orafo». «Questo — spiega il capitano Ambrosio — è dovuto al fatto che molti spacciatori accettano al posto del denaro collanine, spille e altri oggetti di valore rubati dai clienti per pagarsi il "buco". A lungo andare diventano molto esperti nel valutarci gioielli». Nella stessa operazione sono stati fermati e identificati altri 18 drogati e sequestrate una dozzina di dosi di eroina. Tutti sono stati segnalati alla Pretura e. per alcuni di essi, sono stati adottati i provvedimenti previsti dal regolamento di pubblica sicurezza. it I carabinieri hanno arrestato Giuseppe Demaria, 25 anni. Chieri, via Bogino 17. perché, su ordine di carcerazione, deve scontare 11 mesi di reclusione per rapina, furto, detenzione e porto abusivo d'armi. Un altro arresto nella gang della droga che ha fatto uccidere i due carabinieri Rocco Martelli, arrestato - Carmelo Trichilo, in libertà - Franco Antoniaci, 25 anni

Luoghi citati: Moncalieri, Nomi, Salvador Farre Figueras, Torino