Un Lincoln 450 dollari Buffalo Bill appena 85

Un Lincoln 450 dollari Buffalo Bill appena 85 USA: UNA «BORSA» DELLE FIRME Un Lincoln 450 dollari Buffalo Bill appena 85 MILWAUKEE —Abramo Lincoln, presidente durante la guerra di Secessione, è valutato sui 450 dollari, mentre ne vale appena quattro l'attrice Raquel Welch. Parte da cento dollari la quotazione del generale nordista Grant, mentre ne costa circa ottantacinque Buffalo Bill, il leggendario personaggio del West. Irving Berlin, autore di Always, Bianco Natale e molte altre canzoni famose, è stimato venti dollari, quaranta Thomas Edison, e cinque meno dell 'inventore l'attore comico Stan Laurei. Queste le cifre correnti per le firme garantite, su lettere o altri manoscritti, di personalità della storia, della politica, delle scienze e dell'arte, dice William J. Luetge, direttore della «Autograph Alcove», negozio specializzato in autografi e manoscritti rari. L'inflazione galoppante, aggiunge Luetge, ha creato un periodo di boom per i collezionisti di manoscritti d'autore. Negli ultimi sei anni il numero degli appassionati è raddoppiato: «Non amiamo incoraggiare il prossimo a raccogliere autografi solo per investimento, ma non si può negare che il loro valore continua a salire, ogni anno, anche del venticinque per cento ». Diversamente da tante azioni di Borsa, tutti gli autografi hanno visto il loro valore salire da quando in America se ne cominciò la collezione, oltre duecento anni fa. Dice Luetge: «A questo settore si dedica sempre più attenzione, e aspettiamo fiduciosi il giorno in cui una lettera importante di George Washington costerà quanto un quadro del suo contemporaneo Thomas Gainsborough». Varie e diverse le fonti. Spesso facevano parte di collezioni formate decenni or sono. Altre volte sono i discendenti delle celebrità che decidono di vendere. Ci sono esperti, i quali sanno con assoluta certezza determinare l'autenticità degli autografi da determinate caratteristiche: la struttura della carta, il tipo dell'inchiostro, il contenuto della lettera, la mano più o meno ferma di chi la scrisse, la regolarità delle dimensioni dei caratteri. Gli autografi più rari, secondo Luetge. sono quelli di William Shakespeare e di Miguel de Cervantes, l'autore di Don Chisciotte. «Uno Shakespeare autenticato ha prezzi accessibili a pochi».

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