Il primo pioniere arriva su Saturno

Il primo pioniere arriva su Saturno Dal 26 agosto le foto del pianeta Il primo pioniere arriva su Saturno E una sonda americana lanciata nell'aprile 1973 - Il il settembre sfiorerà il pianeta Notizie da Pasadena — diramate dal Jet Propulsion Laboratori/, centro direttivo dei voli spaziali Nasa — informano che il Pioneer 11, lanciato da capo Canaveral il 5 aprile 1973. raggiungerà il 5 settembre prossimo, e cioè sei anni e cinque mesi dopo la partenza, il pianeta degli anelli, il fantastico Saturno. Negli ultimi giorni la sonda spaziale (260 chilogrammi, di cui una quarantina costituiti dagli strumenti per le osservazioni astronomiche e astrofisiche) ha risposto agli impulsi trasmessile dalla base ed ha modificato leggermente la propria posizione così da orientare meglio l'antenna verso terra: I piccoli razzi della navicella si sono accesi per due secondi. A partire da domenica 26 agosto le telecamere di bordo cominceranno a scattare fotografie più nette di quelle finora fornite dai più potenti telescopi terrestri: ogni immagine (si presume che ne verranno riprese da 110 a 150) avrà una definizione almeno venti volte superiore a quella delle fotografie prese da terra. Viaggiando attraverso l'abisso spaziale alla velocità della luce, 300 mila chilometri al secondo, le fotografie impiegheranno quasi un'ora e mezzo (86 minuti) per arrivare fino a noi. In un dialogo fra un immaginario astronauta a bordo della sonda e la base a terra, ci vorrebbero tre ore per ottenere una risposta. Via via che la sonda si avvicina a Saturno, la sua velocità aumenterà grazie all'attrazione esercitata dalla massa planetaria (effetto «fionda») sino a raggiungere i 112.600 km orari quando la navicella sfiorerà il gigantesco globo, quasi dieci volte più grande della Terra, alla distanza minima di 21.400 chilometri. Il momento più difficile e più atteso dagli scienziati del Jet Propulsion si avrà il 1" settembre alle 18.01 (ora italiana) quando la sonda attraverserà il piano degli anelli. Passando tra gli anelli del pianeta il veicolo spaziale potrebbe infatti venir danneggiato, o distrutto, urtando contro qualche frammento di materia. Se tutto andrà bene, la piccola astronave passerà nelle vicinanze del maggior satellite di Saturno. Titano (che è più grande di Mercurio). Questo satellite suscita l'interesse degli esobiologi perché in base a quanto si sa delle sue atmosfera e composizione, potrebbe ospitare forme sia pur primitive di vita. Il principale interrogativo al qua!e si attende dal Pioneer una risposta definitiva è quello che riguarda la struttura, la composizione e la dinamica degli anelli, una fantasmagorica cintura che avvolge il pianeta e che per primo intravide, nel 1610, il nostro Galileo. Ne diede notizia, nel suo elegante latino, con il verso: «rergreminum planetum altissimum observavi» e cioè: -ho notato che il pianeta più lontano (allora non si conoscevano ancora né Urano né Nettuno né tantomeno Plutone) è fatto di tre pezzi-. In realtà Galileo non riconob- Umberto Oddone (Continua a pagina 2 in terza colonna)

Persone citate: Nettuno, Saturno, Umberto Oddone

Luoghi citati: Pasadena