Quando lo sciopero selvaggio è fatto contro i cittadini

Quando lo sciopero selvaggio è fatto contro i cittadini Alcune proposte per regolamentare le agitazioni Quando lo sciopero selvaggio è fatto contro i cittadini Traghetto selvaggio e locomotiva selvaggia hanno ripreso a imperversare, come accade di solito a Ferragosto, Pasqua e Natale. Oramai non è più la richiesta sindacale che crea l'occasione per questa forma di sciopero, ma è, viceversa, l'occasione di attuare lo sciopero-ricatto che crea la richiesta. Ho più volte esposto ai lettori de -La Stampa» la mia posizione, su questo delicato argomento. Punto primo: lo sciopero per i servizi pubblici essenziali deve essere proclamato solo da organizzazioni registrate, non da gruppetti; punto secondo: deve esserci un congruo preavviso; punto terzo: non lo si deve attuare, in epoche e con modalità tali per cui il disagio sia enorme, contro il cittadino indifeso, spesso lavoratore dipendente, cosi beffato due volte (perché paga più tasse degli altri e perché più degli altri paga per questi scioperi). Ed infine, vi deve essere un organo arbitrale, che giudichi su queste vertenze. D'altra parte, le pene detentive previste dal codice penale del 1930 per il reato di sciopero e tuttora parzialmente in vigore, per il caso dei servizi costituzionalmente essenziali, vanno mitigate e trasformate in sanzioni pecuniarie. Il codice di autoregolamentazione sindacale potrà servire per stabilire ì casi e le modalità in cui sono ammessi gli scioperi nei servizi essenziali; nonché i casi di servizi sostitutivi. Cosi la legge, anziché dettare disposizioni specifiche, potrà fare rinvio al codice del sindacato. Insomma, la legge che io propongo potrà essere assai breve. Mi auguro che su questo tema tutto il Parlamento trovi finalmente la concordia, per un'iniziativa serena, che trascende le singole vedute economiche e sociali, se è vero che ciò che è in gioco è la capacità dello Stato di dare un minimo di servizi e di ordine, a conna¬ zionali e stranieri, che si trovano sul suo territorio. Insomma, beni primordiali e la credibilità stessa di questo nostro Stato, tante volte invocato più a sproposito che a proposito. Però la questione degli scioperi a Ferragosto, a Natale e a Pasqua di traghetto selvaggio e locomotiva selvaggia (non è presente, per fortuna, né aquila né hostess selvaggia) sta diventando un caso particolare: in cui, come dicevo, è l'occasione che crea la rivendicazione anziché viceversa. Oltretutto, la tecnica di traghetto selvaggio si va raffinando: non si sciopera solo prima, quando i cittadini partono per le vacanze; ma anche dopo, quando devono rientrare. Se si può discutere sull'essenzialità di servizi pubblici, che portano la gente alle vaFrancesco Forte (Continua a pagina 2 in quinta colonna)