Coerenza, ma anche sfida di Paolo Garimberti

Coerenza, ma anche sfida Coerenza, ma anche sfida Fu con un altro articolo su Rinascita, sei anni fa. nella grande emozione del tragico fallimento dell'esperimento attendista in Cile, che il segretario comunista italiano propose per la prima volta la strategia del -compromesso storico». Se questi ricorsi hanno un senso, come di solito hanno nella storia del pei, l'inatteso saggio berlingueriano verrà ricordato, negli anni a venire, come un'altra tappa miliare nel tormentato processo evolutivo del pei. Non tanto perché l'articolo contiene proposte inedite, bensì proprio perché ripropone idee già note, e tanto discusse sia dentro che fuori il partito, e le ripropone proprio in questo momento, dopo la bruciante sconfitta elettorale di giugno e il franco, persino acre, dibattito al comitato centrale di luglio. «Compromesso storico» e -austerità» sono le due idee-guida del partito berlingueriano. La prima, il -compromesso storico», insieme con l'ineguale processo di distacco dall'Urss è stata determinante per il successo elettorale comunista del '76. La seconda, l'-austerità». elaborata invece nel 77, è figlia di quel successo, in quanto definitiva presa di coscienza della corresponsabilità anche economica del pei nella soluzione della crisi italiana. Ma sono anche le idee che hanno subito la più forte contestazione interna della storia del comunismo italiano, al punto da minarne il proverbiale monolitismo. Anzi, alcuni comuni¬ sti, e non soltanto della base, dopo le elezioni di due mesi fa, le hanno indicate come le cause di fondo della grande sconfitta. Ora Berlinguer, con un intervento che sarà sicuramente il pane quotidiano del dibattito politico alla ripresa settembrina, le rilancia entrambe, ancorché con il correttivo di una maggiore durezza ideologica di fondo, secondo la tendenza segnata dall'ormai famoso discorso di Genova del settembre 1978 (continuità politica in un involucro di marcata aggressività ideologica). Ci sono, in questo rilancio berlingueriano, un tratto di coerenza e un segno di sfida. Coerenza perché il segretario del pei, convinto che questi siano i rimedi per portare l'Italia fuori della crisi, non teme di insistervi, anche se finora ha avuto tiepide risposte dagli altri partiti, magri risultati sul piano politico-economico generale, critiche non troppo velate dall'interno del suo stessopartito. Sfida perché, vinta la battaglia del comitato centrale di luglio. Berlinguer ripropone ai suoi avversari interni l'identica strategia del passato e, in questo modo, ripropone la sua stessa legittimità a guidare il partito negli anni futuri. Del resto, nella replica al comitato centrale, aveva ammonito: questa è la mia politica e non sarò certo io a cambiarla; se mai, dovrete cambiare il segretario del partito. Paolo Garimberti

Persone citate: Berlinguer

Luoghi citati: Cile, Genova, Italia, Urss