Senza soldi, sui moli in attesa di una nave che non arriva mai

Senza soldi, sui moli in attesa di una nave che non arriva mai Senza soldi, sui moli in attesa di una nave che non arriva mai I marittimi PALERMO — Nel porto di Palermo sono bloccate in banchina due navi della Tirrenia, la Petrarca e la Boccaccio, che non sono partite per Napoli, lasciando a terra alcune migliaia di turisti. Molti viaggiatori, fattisi rimborsare i soldi del biglietto, si sono diretti alla volta di Messina per essere traghettati dalle navi delle Ferrovie dello Stato e delle società private, che hanno rinforzato il servizio con l'impiego di ben nove navi in più per fronteggiare il massiccio afflusso di passeggeri. Anche i marittimi della Siremar, la compagnia che cura i collegamenti con le isole minori, sono in sciopero. I servizi con le Pelagie sono bloccati, quelli con le Egadi e le Eolie si svolgono regolarmente. Se lo sciopero dovesse continuare, non si esclude che i comandanti di Petrarca e Boccaccio decidano di formare un equipaggio di fortuna per consentire almeno a un'unità di partire per Napoli. La situazione può cambiare da un'ora all'altra essendo lo sciopero «selvaggio», quindi senza tempi prefissati. LAMPEDUSA — Un migliaio di turisti è bloccato da tre giorni nell'isola di Lampedusa a causa dello sciopero dei marittimi Siremar. I turisti sono rimasti senza soldi e gli albergatori non vogliono più far loro credito. Ieri, per protestare trecento persone hanno invaso la pista dell'aeroporto. Il velivolo che collega Palermo a Lampedusa, vista l'impossibilità di atterrare, non è stato fatto partire: in serata, la protesta è rientrata e l'Ati ha ripreso i collegamenti. Oltre allo sciopero, le condizioni del tempo impediscono alle navi di uscire in mare. A Porto Empedocle, in Sicilia, sono ferme due navi della Siremar. capaci di portare un migliaio di passeggeri, ma i riprenderanno i viaggi per le due isole oggi pomeriggio. L'Ati s'è detta disposta a portare i collegamenti da due a sei al giorno, ma gli unici aerei in grado di operare a Lampedusa sono i biturboelica «Fokker 27» capaci di 45 posti. Un elicottero con un funzionario di Ps e sette tra agenti e carabinieri è stato inviato da Agrigento nell'isola e ha convinto i turisti a sgomberare l'aeroporto. Il sindaco di Lampedusa, Giuseppe Policarpo, ha disposto che il Comune assegni sussidi a quanti, per il ritardo della partenza, sono rimasti senza soldi. Policarpo ha poi chiesto agli albergatori e ai proprietari dei ristoranti delle due isole «comprensione» per le eventuali difficoltà nel saldare i conti. OLBIA — Circa cinquemila persone con un migliaio di auto al seguito hanno trascorso la notte all'addiaccio nel porto di Olbia per il mancato arrivo da Civitavecchia dei traghetti «Deledda», «Verga», «Città di Nuoro» e «Staffetta mediterranea». Il numero dei passeggeri in attesa di partenza nel porto gallurese era però molto più alto: 7500 persone. Duemilacinquecento però sono partite ieri con \'«Espresso Ravenna» per Genova e con il «Manzoni» per Civitavecchia. La decisione di far dirottare il «Manzoni» è stata presa ieri mattina, dopo che una folta delegazione di passeggeri esasperati era stata ricevuta in municipio dal sindaco di Olbia. Carzedda. Questi passeggeri minacciavano di occupa- re WEspresso Ravenna» per dirottarlo da Genova a Civitavecchia. «Per smaltire tutti i passeggeri e le auto in attesa — ha detto un funzionario della «Tirrenia» — sarebbero necessarie quattro corse straordinarie. CAGLIARI — Gravi disagi per oltre 600 turisti e 150 auto a causa del mancato arrivo ieri della motonave Boccaccio, bloccata a Palermo. L'unità doveva giungere ieri mattina e compiere il tragitto per Civitavecchia. Nel porto del capoluogo isolano sono arrivate ieri soltanto le navi Sicilia e Leopardi, che in serata hanno ripreso la navigazione per Trapani e Napoli. Sulla Leopardi hanno trovato posto, dopo aver ottenuto il cambio del biglietto, circa duecento persone e alcune decine di auto, che dovevano partire con la Boccaccio. I sindacati Cgil, Cisl, Uil hanno inviato al ministro della Marina mercantile un telegramma in cui si chiede un urgente e autorevole intervento perché la situazione creatasi nei porti possa normalizzarsi al più presto. «Nei porti sardi potrebbero determinarsi problemi di ordine pubblico — dice il telegramma — per i continui disagi derivanti ai turisti e agli emigrati sardi». Dopo un vertice svoltosi ieri le autorità hanno deciso di destinare l'intera banchina del molo «Ichnusa» ai passeggeri diretti ai Civitavecchia. Nella zona sono stati predisposti un ampio parcheggio, un centro informazioni e assistenza, un ufficio polizia, e due autobotti dei vigili del fuoco con provvista di acqua potabile. PORTO TORRES — La situazione in porto, mentre si attende che finisca lo sciopero dei traghetti, per ora non è critica. Anche a Golfo Aranci non vi sono preoccupazioni. In quest'ultima località funzionano i traghetti delle Ferrovie dello Stato: un migliaio di passeggeri e circa 200 auto che hanno trovato posto in una delle cinque navi partite ieri sera e nella notte. A Porto Torres non sono rimasti a terra passeggeri. Il traghetto Manzoni è partito ieri mattina con pochissime persone a bordo, quindi ha fatto tappa a Olbia dove ha preso a bordo un migliaio di persone e qualche centinaio di auto, poi è proseguito per Civitavecchia. GENOVA — I traghetti della Tirrenia sono partiti regolarmente dal porto di Genova, malgrado lo sciopero proclamato dalla Federmar da effettuarsi per 48 ore entro il 31 agosto. Circa duemila turisti sono quindi partiti per la Sardegna. Il traghetto «Manzoni» che abitualmente fa servizio fra Porto Torres e Civitavecchia

Persone citate: Deledda, Giuseppe Policarpo, Manzoni, Petrarca