Inchiesta per il malato di mente ucciso a pugni dal suo compagno

Inchiesta per il malato di mente ucciso a pugni dal suo compagno Nell'ospedale S. Maria della Pietà a Roma Inchiesta per il malato di mente ucciso a pugni dal suo compagno roma — Antonio Pir.ré il I ROMA — Antonio Pitrè. il malato di mente che la scorsa settimana, nell'ospedale psichiatrico romano Santa Maria della Pietà, ha preso a pugni un altro ricoverato. Vincenzo Campioni, di 71 anni, provocandone la morte, è stato interrogato ieri nel carcere di Regina Coeli. dal sostituto procuratore dott. Testa. Il magistrato valuterà le responsabilità di Pitrè. che attualmente si trova in stato di fermo di polizia giudiziaria dopo essere stato denunciato per omicidio preterintenzionale. Il fatto è avvenuto domenica scorsa in una corsia del ventesimo reparto, mentre un gruppo di ricoverati volontari (cioè coloro che si recano in ospedale per periodi di cura e sono liberi di entrare e uscire) stavano vedendo la televisione. Pitrè. che soffre di schizofrenia, ha improvvisamente aggredito Campioni a pugni, provocandogli gravi fratture alla testa. Nel Santa Maria della Pietà, il maggiore Ospedale psichiatrico della capitale, sono avvenuti ripetutamente fatti di violenza come pestaggi, ferimenti e incidenti mortali. Ecco i casi più drammatici accaduti negli ultimi anni. Antonino Morreale. un logofrenico di 41 anni ricoverato da tempo, fugge dall'ospedale la mattina dell'8 settembre 1976. Nessuno ne denuncia la scomparsa. L'uomo muore la sera stessa investito da un'auto. Essendo Drivo di do- un'auto. Essendo privo di doc.menti. dopo un periodo di tempo viene sepolto come «sconosciuto». I parenti, a gennaio, vanno a fargli visita in ospedale ma non lo trovano. Ne denunciano la scomparsa e la magistratura apre un'inchiesta. Il suo corpo viene identificato e rintracciato alla fine del mese. Nel dicembre 1976. l'amministrazione provinciale apre una inchiesta sul Santa Maria della Pietà perché un ricoverato. Francesco Venizi. trasferito in un altro ospedale con la milza spappolata, accusa un infermiere di averlo preso a pugni. Nel gennaio 1977 Elio Cerambino. affetto da sindrome schizofrenica, colpisce con un piccone alla testa un altro malato, Carlo Pedini, ferendolo gravemente. Un'inchiesta inoltre viene aperta per la morte di Anna Conti, soffocata da un boccone troppo grosso. Un'altra inchiesta, rimasta senza risultati, è quella sulla morte di Alberto Rotimani. Dall'autopsia risulta che l'uomo è morto per una frattura cranica. Nessuno ha saputo mai dare una spiegazione del fatto. Per una misteriosa frattura muore anche un altro ricoverato. Marco Finamore. Nel marzo 1977 altro omicidio: Gianfranco Feliciani litiga con un altro malato. Franco Oberdan, un mongoloide affetto da epilessia. Feliciani aggredisce Oberdan e gli fa I urtare la testa diverse volte urtare la testa diverse volte contro un muro. L'uomo muore la sera stessa nell'ospedale san Filippo Neri, dove era stato ricoverato.

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