Rimozione forzata dell'auto è un avvertimento legittimo

Rimozione forzata dell'auto è un avvertimento legittimo Dopo due anni il Tar ha sentenziato Rimozione forzata dell'auto è un avvertimento legittimo La scrìtta non è fuori legge, come sosteneva l'Aci - Purché poi il vigile valuti caso per caso se la sosta costituisce davvero un intralcio I cartelli stradali con la scritta «intralcio grave - rimozione forzata» aggiunti ai normali segnali di divieto di sosta non sono «fuorilegge». La polemica nata tra l'Automobile Club Torino e il Comune è stata cosi risolta dal Tar (tribunale regionale amministrativo). I pannelli sotto accusa, si legge nella sentenza, non violano il codice della strada, svolgono anzi un'importantissima funzione nel rendere più scorrevole il traffico nelle zone centrali della città. La controversia è vecchia di due anni. Nel dicembre '77 l'Aci torinese, con gli avvocati Rho e Fubini, presentò ricorso al Tar chiedendo l'annullamento dell'ordinanza comunale (dell'ottobre precedente) che prevedeva i nuovi segnali. Due i motivi principali dell'impugnazione del provvedimento. Secondo l'Acl i cartelli erano in contrasto con il codice stradale che vieta l'impiego di segnali diversi da quelli previsti dalla legge. Seconda obiezione: lo stesso codice ammette sempre la momentanea sospensione della marcia del veicolo tranne le ipotesi di intralcio o pericolo per la circolazione da valutarsi caso per caso, in relazione alle esigenze del traffico. I giudici sono stati di parere i n 11 li 111 u i ■ 111 i 11 n 111 ì i iti i n ; 11 i i f f i ■ i i i ci 1111 ■ i n i ti 11 diverso ed hanno accolto la tesi del Comune sostenuta dall'avv. Luciano Savia. Queste le conclusioni del Tar. I nuovi segnali non pongono ulteriori limitazioni al traffico nell'area urbana. Rappresentano soltanto un invito per gli automobilisti a valutare il rischio di vedersi rimuovere l'auto. Il vigile giudica caso per caso se esiste la situazione di pericolo o intralcio al traffico che renda necessaria la rimozione. Non è obbligato quindi ad agganciare la macchina al carro-attrezzi, sempre e in ogni caso, ma solo quando l'auto intralcia o rappresenta un pericolo. Per i giudici, non c'è violazione del codice della strada in quanto i cartelli non costituiscono «nuovi segnali» ma servono soltanto ad integrare quelli di divieto di sosta. In sosta. Infine, conclude la sentenza, non bisogna dimenticare che i pannelli sotto accusa sono stati apposti, dopo attenti studi sulle correnti di traffico, nelle zone centrali più soggette a intralci e intasamenti della circolazione. Ignoti decapitano altre due statue Dopo l'atto vandalico compiuto da ignoti al santuario di S Ignazio, sopra Lanzo, dove era ;ata decapitata nei giorni scorsi una statua dell'Assunta posta davanti alla chiesa, anche ad Usseaux. in vai Chisone, ignoti hanno danneggiato un gruppo marmoreo. In località Pian dell'Alpe sono state decapitate a colpi di mazza due statue raffiguranti S. Giovanni Bosco e S Domenico Savio.

Persone citate: Domenico Savio, Fubini, Giovanni Bosco, Luciano Savia

Luoghi citati: Lanzo, Pian Dell'alpe, Rho, Usseaux