A scuola si imparerà a leggere il giornale

A scuola si imparerà a leggere il giornale Approvata la nuova legge regionale A scuola si imparerà a leggere il giornale Troppi italiani non lo fanno - Stanziati 1 miliardo e 200 milioni per trentaduemila abbonamenti - Come? E' sufficiente presentare una domanda, e indicare il quotidiano preferito Gli italiani non sono avidi divoratori di giornali quotidiani. La vendita media giornaliera non raggiunge i cinque milioni di copie. In Giappone c'è un quotidiano che, da solo, ne diffonde il doppio. Il confronto dà un'idea del nostro indice medio di diffusione e di lettura del giornale. In Europa non indossiamo ancora la «maglia nera» dell'ultimo posto in classifica, ma ci manca poco. Colpa del ..prodotto» mal confezionato? Colpa della distribuzione o degli scarsi punti di vendita? Colpa del prezzo o della concorrenza degli audiovisivi? Il cane si morde la coda, ma la realtà è questa, amara e desolante, con editori, lettori, operatori dell'informazione, venditori e distributori a palleggiarsi responsabilità, ad additare rimedi, a suggerire terapie. Nugoli di volonterosi specialisti si riuniscono con crescente intensità attorno al capezzale di quel cronico malato che è la carta stampata quotidiana, diagnosi e bollettini clinici non fanno che parlare di ..febbre alta», le cure d'urto indicate si sprecano. Vendere più giornali non significa soltanto dare ossigeno alle aziende editrici che chiudono i bilanci, nella stragrande maggioranza, pesantemente ..in rosso». Aumentare la diffusione delle copie significa soprattutto più informazione e più formazione. In una parola, più cultura. Ed è proprio questo spirito che ha animato un'iniziativa della giunta regionale avallata dal Consiglio (tranne un'esigua minoranza) e «vistata» proprio in questi giorni dal commissario del governo. La legge regionale che ha fatto scattare il semaforo verde per i promotori ha un titolo un po' burocratico: «Provvidenze in materia di promozione e diffusione della cultura e dell'informazione locale». In concreto significa che dal prossimo ottobre tutte le scuole medie di primo e secondo grado, tutti gli istituti professionali del Piemonte potranno ricevere in abbonamento gratuito due quotidiani e due periodici di interesse locale e regionale. Spesa prevista negli anni scolastici '79-'80 e 'SO-'Sl, un miliardo e duecento milioni. Destinatari saranno gli alunni di circa 8 mila classi, 2051 di scuola media inferiore. 4631 di medie superiori, oltre un migliaio di centri professionali. Complessivamente, circa 32 mila abbonamenti. Lalegge, che porta la data del 19 luglio 1979, è formata da dieci articoli, illustrati ieri in una conferenza stampa dal presidente della giunta regionale Aldo Viglione. «Il Piemonte — ha rilevato Viglione — è l'unica Regione in Italia a disporre di questo provvedimento. Soltanto la provincia autonoma di Trento se n'è dato uno analogo ma le competenze di quella provincia autonoma sono superiori alle nostre». Ha aggiunto: «JVon è per menar vanto o far luccicare medaglie ma affermiamo con convinta consapevolezza che la nostra iniziativa diventa un investimento culturale. Non si tratta di dare contributi più o meno travestiti agli editori per attirarci benevoli consensi o tacite simpatie. Crediamo troppo alla libertà di stampa per prestarci a simili, squallide insinuazioni...». Che la domanda di informazione e di critica sia particolarmente viva nella nostra regione lo si rileva dall'eccezionale quantità di testate edite sul territorio: 4 quotidiani, 6 plurisettimanali, 60 settimanali, una decina di quindicinali, 6 mensili. Vale a dire quasi un quarto dei periodici non quotidiani della penisola (277 in tutto). Una pubblicistica che rispecchia la realtà locale, un cordone ombelicale che alimenta interesse, partecipazione e pluralismo. Ecco perché l'iniziativa pilota della Regione Piemonte non poteva non essere salutata con favore e plauso da editori e giornalisti. Dice il presidente della Federazione italiana editori di giornali, Giovanni Giovannini: «Sono anni che gli editori di giornali insistono affinché nel vasto arco dell'attività educativa scolastica, il quotidiano abbia una sua presenza. Presenza utilissima per sua natura perché capace di arricchire di stimoli e di tecniche nuove di lettura e di comprensione della realtà, l'intera attività didattica e di promuovere per questa via, una più ricca formazione della personalità dei giovani». Con quali criteri saranno scelti i quotidiani e i periodici nelle scuole? Saranno i consigli d'istituto o i legali rappresentanti a stabilirli, come prevede l'articolo due della legge. Non ci saranno cioè imposizioni dall'alto o precostituite, ogni corso sarà libero di scegliere il giornale preferito. Che cosa bisogna fare per poter usufruire dei quattro abbonamenti gratuiti nelle scuole? Una semplice domanda alla giunta regionale da presentare entro il 15 ottobre. La legge rimarrà in vigore per gli anni scolastici '79-80 e '80-'81. Sarà un esperimento suscettibile di modifiche e miglioramenti. Chissà, la lettura dei giornali a scuola la discussione sui fatti e sulle notizie potrebbero diventare in un prossimo futuro una materia obbligatoria in tutta Italia. O qualcuno la considererà una perdita di tempo? Un consigliere regionale, il de Menozzi, se n'è fatto già portavoce. L'ingresso del giornale nella scuola «potrebbe costituire — ha sentenziato — motivo di distrazione e disattenzione dalle lezioni» per alunni che «studiano male, poco o niente». Guido J. Paglia temperatura di ieri massima minima media + 18,3 +13,7 + 16,2 Rilevazioni del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare di Caselle alle ore 20: pressione a livello del mare 1004 mb; umidità 91%. Cielo coperto. Temperatura massima + 16,8; minima +14; media + 16,3. Previsioni: Cielo prevalentemente coperto con precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio e temporale; venti calmi o deboli in pianura; visibilità buona: temperatura in lieve aumento. Sole: sorge 6,35; tramonta 20,30. Temperatura dello scorso anno a Torino: max +28,6: min.+ 17,5.

Persone citate: Aldo Viglione, Giovanni Giovannini, Menozzi, Viglione

Luoghi citati: Europa, Giappone, Italia, Piemonte, Torino, Trento