I dirigenti statali chiedono modifiche per la scala mobile

I dirigenti statali chiedono modifiche per la scala mobile I dirigenti statali chiedono modifiche per la scala mobile ROMA — «E' necessario correre ai ripari: la scala mobile deve essere rivista; il governo e le organizzazioni sindacali non possono più ignorare gli effetti perversi di un "marchingegno" che ha finito per generare nei lavoratori dipendenti un enorme malumore, con conseguente disaffezione al lavoro». Lo afferma, in una dichiarazione, il vice segretario generale della Dìrstat (il sindacato dei funzionari direttivi dello Stato), Giancarlo Trentani. «I recenti dati forniti dall'Istat — prosegue Trentani — sono la lampante testimonianza che la scala mobile, da una parte, e la sempre più forte incidenza della pressione fiscale, dall'altra, hanno colpito in maniera ormai non più sopportabile i dipendenti statali, primi tra questi coloro che appartengono ai quadri direttivi, i cui attuali, magri stipendi j vengono poco a poco superati dalla stessa scala mobile corrisposta in misura lorda ugualeper tutti». «Il disagio è ancora più accentuato per i dipendenti statali a riposo, ai quali, per una vera e propria stortura legislativa, la scala mobile viene corrisposta nella misura dell'80 per cento di quella corrisposta al dipendente in servizio». E' necessario quindi, per Trentani, «che il governo, onde restituire alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti il loro potere di acquisto, adotti sema indugio idonei e definitivi provvedimenti, attuabili mediante un'adeguata, anche se graduale, defiscalizzazione della scalamobile». «Peraltro — continua il vice segretario della Dirstat — fino ad oggi il governo, pur rendendosi conto degli effetti perversi di una scala mobile cosi congegnata, continua ad essere sordo, preferendo escogitare altre vie, su pressione delle stesse centrali sindacali confederali, attraverso palliativi che peccano, tra l'altro, di settorialismo, alimentando la già impraticabile giungla retributiva». «Stando cosi le cose anche i dipendenti statali, in servizio e in quiescienza, pretendono ora — e non si può dare loro torto — la trimestralizzazione, in luogo dell'attuale semestralizzazione, della scala mobile e, frattanto, la corresponsione di una tantum, quale risarcimento per quanto loro da tempo negato a differenza del settore privato. Tutto ciò — conclude la dichiarazione — ovviamente, non farà che accrescere la spirale inflazionistica, con conseguenze sempre più deleterie per la intera economia nazionale».

Persone citate: Giancarlo Trentani, Trentani

Luoghi citati: Roma